Al mattino “LEZIONE APERTA” di
TEATRO per i grandi e i loro genitori.
Nel pomeriggio, “SAGGIO” di RITMIA
per i bambini mezzani.
Ma andiamo con ordine.
Dalle 9 e 45: TEATRO
“I bimbi sono come comete: li
guardi e non puoi che esclamare: WOW!” (citazione: Andrea Gosetti)
È vero. Ma chissà se i bambini
guardano noi genitori ed esclamano “WOW” ?
...noi ci abbiamo provato.
Diciamo che non siamo completamente
impreparati: già durante il primo incontro di febbraio noi genitori abbiamo
avuto modo di vergognarci un po’ o esaltarci o divertirci della nostra
prestazione, o tutte queste cose insieme.
Ma sappiamo che stavolta ci saranno
anche i bambini, e per giocare con loro dobbiamo metterci alla loro stessa
altezza...guardarli negli occhi e lasciarci guidare da loro..
(Ecco salire il
livello della nostra ansia da prestazione Meglio, per una volta sarà la loro presenza a dare
sicurezza a noi.)
Premessa: uno degli scopi base del
GIOCO DEL TEATRO è quello di aiutare i bambini a prendere coscienza degli strumenti
di cui sono dotati: corpo, occhi e voce.
Sono strumenti utilizzati
normalmente nella quotidianità, e che comunicano più di quello che si pensi.
I bambini lo hanno imparato, e noi
adulti, ce lo ricordiamo?
Ecco che allora siamo messi alla
prova insieme ai nostri bambini.
Quest’anno, l’attività
mimico-teatrale in cui Andrea e Francesca guidano bambini e genitori ha
l’approccio ludico della storia di Pinocchio. Insomma, l’esperienza teatrale è
personalizzata sul progetto dell’anno e declinata nelle sue forme attraverso i
vari personaggi.
Genitori e bambini sono quindi
invitati a calarsi nella storia:
- da un ceppo di legno vengono
creati tanti Pinocchietti - genitori e bimbi, tutti insieme - che si mettono in
posizione eretta muovendosi a scatti e in maniera sincopata.
(...mooooolto più bravi i
bambini!)
- In un ribaltamento di ruoli,
Pinocchio - ogni grande - incontra per la prima volta il proprio Geppetto -
ogni bambino - ...Geppetto lo rincorre ma Pinocchio scappa e gli fa anche la
linguaccia!
- È la volta dello spettacolo di
Mangiafuoco: burattini immobili – i grandi – animati da tanti piccoli
burattinai – i bambini – che sistemano gambe, braccia, mani, teste per portarli
alla vita. E viceversa.
(Ehi voi grandi! non siete
robot, siete burattini eh. I bambini sono sempre più bravi.)
- Il Gatto e la Volpe: guardiamoci, siamo così impacciati nel
camminare…così gobbi e accecati noi gatti...e le volpi invece così eleganti...
- Ma ecco arrivare Lucignolo, è
così gasato ed entusiasta nell'invitare Pinocchio a seguirlo nel Paese dei
Balocchi. Tutto il suo corpo con la sua gestualità parla da solo! Ma Pinocchio
è reticente all'inizio, e Lucignolo così avvilito dalla sua reazione...
È un'emozione incredibile giocare a mantenere lo sguardo fisso coi nostri bambini...occhi che brillano e che ti rigenerano l'anima e il cuore!
Ricordiamocene, facciamolo anche
a casa ogni tanto.
Alla fine Pinocchio torna a casa,
ma non trova nessuno... chiama BABBO!...BABBOOOOO ma risponde solo un silenzio
fermo. La casa è vuota, triste e impolverata.
Geppetto, da Buon Padre, non poteva
stare a casa con le mani in mano ad aspettare, è andato a cercare il suo
burattino. Perché i Papà devono dare un segnale forte, un insegnamento di vita:
se vuoi qualcosa devi andare a cercarlo e a prendertelo, non aspettare che
arrivi da solo.
Una casa senza bambini è così,
triste silenziosa e grigia...È proprio vero, i bambini sono come le comete...ci
affascinano con la stessa magia, e noi rimaniamo senza parole, solo con un:
WOW (o UAU, a scelta ;-). )
Possiamo ringraziare Andrea e
Francesca?
Ad esempio per l’attenzione mostrata nei confronti dei nostri figli.
Per l’entusiasmo con cui lavorano e che hanno portato d'esempio, condividendolo
con i bambini.
Naturalmente, per quello che i nostri bambini hanno imparato e
per la capacità di concentrazione e di ascolto che hanno sviluppato (tornerà
utile alla scuola primaria!).
E infine, per aver fatto uscire noi grandi dalla
nostra comfort zone a averci fatto divertire in maniera insolita.
Dalle 14 e 30: RITMIA
L’ascolto dei suoni e del canto mette in vibrazione e induce posture, movimenti e sensazioni specifiche.
I bambini – i mezzani – fremono per
uscire di casa per cui si arriva all’asilo incredibilmente anche un po’ in
anticipo.
Si scambiano sorrisetti con i
compagni, vergognosi un po’ per l’insolita presenza di tutta la famiglia.
Li lasciamo a Simona e noi genitori
aspettiamo, curiosi, il loro ingresso nel salone.
E invece non ci sono bambini che
entrano nel salone, ma ESPLORATORI che, attraverso una porta magica, si inoltrano
nella Cantalberi Forest e raggiungono la loro postazione di osservazione. Il
battere ritmico del tamburo accompagna i loro movimenti.
Le prime che si fanno vedere sono
le SCIMMIETTE "cià! cià! cia! CICCICCIÀ!", che si posizionano in cerchio a cavalcioni dei tamburi,
e suonano insieme e poi una alla volta, evocando immagini suggestive.
BOM BOM BOM, BOM BOM BOM... chi arriva? Si
prendono i binocoli, ecco i TAMBURELEFANTI. Vogliono fare il loro gioco
preferito, scambiarsi di posto sui tamburi.
Gli SFIORI D'ACQUA fanno smorfie perché qualcuno ha messo nell'acqua lo sciroppo per la tosse che ha un saporaccio... E poi cantano e subito dopo si addormentano. E poi ancora si spostano lungo la strada, cantano, cambiano giro, ricantano. Sembrano proprio simpatici e strampalati questi Sfiori d'acqua. L’ascolto dei suoni e del canto mette in vibrazione e induce posture, movimenti e sensazioni specifiche.
Poi ancora, arrivano i GORILLA, che quando fanno GU tirano in fuori la pancia, quando fanno GA la tirano indietro, saltano, lasciano penzolare le loro zampe anteriori e poi cercano il loro tamburo. E come si divertono in bambini a fare i versi e a camminare come gorilla!
E i FLAUCCELLINI, pronti a cantare e ballare quando sentono il suono del tamburo.
Finché, un pò stanchini, aprono le zampe, nascondono il becco tra le piume e si riposano.
I diversi personaggi corrispondono a diverse posture ed andature ritmiche e vocali (“respirocanto”) appositamente create.
E quando gli esploratori, dopo aver viaggiato tanto, si sdraiano su un fianco, stanchi, una dolcissima ninnananna li accompagna nel mondo dei sogni (ma qualcuno sbircia!)
Finché, un pò stanchini, aprono le zampe, nascondono il becco tra le piume e si riposano.
I diversi personaggi corrispondono a diverse posture ed andature ritmiche e vocali (“respirocanto”) appositamente create.
E quando gli esploratori, dopo aver viaggiato tanto, si sdraiano su un fianco, stanchi, una dolcissima ninnananna li accompagna nel mondo dei sogni (ma qualcuno sbircia!)
E poi i CANTALBERI, cantano e ridono. E ballano.
Il gruppo è “un'orchestra in movimento nello spazio” dove i suoni dei singoli si intrecciano con quelli dei compagni per creare particolari effetti timbrici, strutture ritmiche e melodiche, combinazioni armoniche sempre più complesse.
Il gruppo è “un'orchestra in movimento nello spazio” dove i suoni dei singoli si intrecciano con quelli dei compagni per creare particolari effetti timbrici, strutture ritmiche e melodiche, combinazioni armoniche sempre più complesse.
Alla fine gli esploratori, molto coraggiosi, vengono premiati con un tatuaggio molto speciale e ritrovano RESPIRASBUFFO, che hanno conosciuto all’inizio del loro
percorso, e tornano a casa felici, salutando tutti gli amici e chiudendo dietro
alle loro spalle la porta di questa magica Cantalberi Forest.
Chiara Bottelli, giovane
incantatrice dalle molteplici doti, ci spiega alla fine quanto i bambini siano
stati bravi nell’apprendere “concetti” musicali complessi, e noi, adulti
mediamente istruiti o mediamente ignoranti in educazione musicale, la seguiamo
appena. Alla fine rivela di essere violinista e cantante jazz, quindi stiamo
tranquilli, non siamo noi ad essere in difetto, è lei ad essere molto avanti.
Sabato all’asilo noi adulti abbiamo
potuto ammirare delle forme di espressione artistica in bambini di 4 e 5 anni.
Ma volete mettere la grande fortuna e opportunità che hanno avuto i bambini,
che sono stati coinvolti in un’esperienza artistica forte, sotto la guida di
straordinari professionisti, per diversi mesi?
Insomma, magari non diventeranno
famosi, ma le premesse ci sono tutte, e sono ottime :-)
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