martedì 19 maggio 2015

Saranno famosi

Doppio appuntamento sabato all’asilo.
Al mattino “LEZIONE APERTA” di TEATRO per i grandi e i loro genitori.
Nel pomeriggio, “SAGGIO” di RITMIA per i bambini mezzani.


Ma andiamo con ordine.

Dalle 9 e 45: TEATRO

“I bimbi sono come comete: li guardi e non puoi che esclamare: WOW!” (citazione: Andrea Gosetti)
È vero. Ma chissà se i bambini guardano noi genitori ed esclamano “WOW” ?
...noi ci abbiamo provato.

Diciamo che non siamo completamente impreparati: già durante il primo incontro di febbraio noi genitori abbiamo avuto modo di vergognarci un po’ o esaltarci o divertirci della nostra prestazione, o tutte queste cose insieme.
Ma sappiamo che stavolta ci saranno anche i bambini, e per giocare con loro dobbiamo metterci alla loro stessa altezza...guardarli negli occhi e lasciarci guidare da loro..
(Ecco salire il livello della nostra ansia da prestazione  Meglio, per una volta sarà la loro presenza a dare sicurezza a noi.)

Premessa: uno degli scopi base del GIOCO DEL TEATRO è quello di aiutare i bambini a prendere coscienza degli strumenti di cui sono dotati: corpo, occhi e voce.
Sono strumenti utilizzati normalmente nella quotidianità, e che comunicano più di quello che si pensi.
I bambini lo hanno imparato, e noi adulti, ce lo ricordiamo?

Ecco che allora siamo messi alla prova insieme ai nostri bambini.

Quest’anno, l’attività mimico-teatrale in cui Andrea e Francesca guidano bambini e genitori ha l’approccio ludico della storia di Pinocchio. Insomma, l’esperienza teatrale è personalizzata sul progetto dell’anno e declinata nelle sue forme attraverso i vari personaggi.

Genitori e bambini sono quindi invitati a calarsi nella storia:
- da un ceppo di legno vengono creati tanti Pinocchietti - genitori e bimbi, tutti insieme - che si mettono in posizione eretta muovendosi a scatti e in maniera sincopata.

(...mooooolto più bravi i bambini!)

- In un ribaltamento di ruoli, Pinocchio - ogni grande - incontra per la prima volta il proprio Geppetto - ogni bambino - ...Geppetto lo rincorre ma Pinocchio scappa e gli fa anche la linguaccia!

- È la volta dello spettacolo di Mangiafuoco: burattini immobili – i grandi – animati da tanti piccoli burattinai – i bambini – che sistemano gambe, braccia, mani, teste per portarli alla vita. E viceversa.

(Ehi voi grandi! non siete robot, siete burattini eh. I bambini sono sempre più bravi.)

- Il Gatto e la Volpe:  guardiamoci, siamo così impacciati nel camminare…così gobbi e accecati noi gatti...e le volpi invece così eleganti...

- Ma ecco arrivare Lucignolo, è così gasato ed entusiasta nell'invitare Pinocchio a seguirlo nel Paese dei Balocchi. Tutto il suo corpo con la sua gestualità parla da solo! Ma Pinocchio è reticente all'inizio, e Lucignolo così avvilito dalla sua reazione...

- Lucignolo e Pinocchio, la coppia di amici per eccellenza. Lucignolo è l'amico vero, che farebbe di tutto per Pinocchio: gli uni di fronte agli altri, genitori e bambini si ricongiungono alla fine del percorso guidati dai soli sguardi. Senza parlare, fidandosi e affidandosi reciprocamente gli uni agli altri, seguendone i movimenti in totale fiducia.



È un'emozione incredibile giocare a mantenere lo sguardo fisso coi nostri bambini...occhi che brillano e che ti rigenerano l'anima e il cuore!

Ricordiamocene, facciamolo anche a casa ogni tanto.

Alla fine Pinocchio torna a casa, ma non trova nessuno... chiama BABBO!...BABBOOOOO ma risponde solo un silenzio fermo. La casa è vuota, triste e impolverata.
Geppetto, da Buon Padre, non poteva stare a casa con le mani in mano ad aspettare, è andato a cercare il suo burattino. Perché i Papà devono dare un segnale forte, un insegnamento di vita: se vuoi qualcosa devi andare a cercarlo e a prendertelo, non aspettare che arrivi da solo.

Una casa senza bambini è così, triste silenziosa e grigia...È proprio vero, i bambini sono come le comete...ci affascinano con la stessa magia, e noi rimaniamo senza parole, solo con un: WOW (o UAU, a scelta ;-). )


Possiamo ringraziare Andrea e Francesca? 
Ad esempio per l’attenzione mostrata nei confronti dei nostri figli. 
Per l’entusiasmo con cui lavorano e che hanno portato d'esempio, condividendolo con i bambini. 
Naturalmente, per quello che i nostri bambini hanno imparato e per la capacità di concentrazione e di ascolto che hanno sviluppato (tornerà utile alla scuola primaria!). 
E infine, per aver fatto uscire noi grandi dalla nostra comfort zone a averci fatto divertire in maniera insolita.



Dalle 14 e 30: RITMIA

I bambini – i mezzani – fremono per uscire di casa per cui si arriva all’asilo incredibilmente anche un po’ in anticipo.
Si scambiano sorrisetti con i compagni, vergognosi un po’ per l’insolita presenza di tutta la famiglia.
Li lasciamo a Simona e noi genitori aspettiamo, curiosi, il loro ingresso nel salone.
E invece non ci sono bambini che entrano nel salone, ma ESPLORATORI che, attraverso una porta magica, si inoltrano nella Cantalberi Forest e raggiungono la loro postazione di osservazione. Il battere ritmico del tamburo accompagna i loro movimenti.

Le prime che si fanno vedere sono le SCIMMIETTE "cià! cià! cia! CICCICCIÀ!", che si posizionano in cerchio a cavalcioni dei tamburi, e suonano insieme e poi una alla volta, evocando immagini suggestive.

BOM BOM BOM, BOM BOM BOM... chi arriva? Si prendono i binocoli, ecco i TAMBURELEFANTI. Vogliono fare il loro gioco preferito, scambiarsi di posto sui tamburi.

Gli SFIORI D'ACQUA fanno smorfie perché qualcuno ha messo nell'acqua lo sciroppo per la tosse che ha un saporaccio... E poi cantano e subito dopo si addormentano. E poi ancora si spostano lungo la strada, cantano, cambiano giro, ricantano. Sembrano proprio simpatici e strampalati questi Sfiori d'acqua. 
L’ascolto dei suoni e del canto mette in vibrazione e induce posture, movimenti e sensazioni specifiche.



Poi ancora, arrivano i GORILLA, che quando fanno GU tirano in fuori la pancia, quando fanno GA la tirano indietro, saltano, lasciano penzolare le loro zampe anteriori e poi cercano il loro tamburo. E come si divertono in bambini a fare i versi e a camminare come gorilla!


E i FLAUCCELLINI, pronti a cantare e ballare quando sentono il suono del tamburo. 
Finché, un pò stanchini, aprono le zampe, nascondono il becco tra le piume e si riposano.

I diversi personaggi corrispondono a diverse posture ed andature ritmiche e vocali (“respirocanto”) appositamente create.  

E quando gli esploratori, dopo aver viaggiato tanto, si sdraiano su un fianco, stanchi, una dolcissima ninnananna li accompagna nel mondo dei sogni (ma qualcuno sbircia!)

E poi i CANTALBERI, cantano e ridono. E ballano. 
Il gruppo è “un'orchestra in movimento nello spazio” dove i suoni dei singoli si intrecciano con quelli dei compagni per creare particolari effetti timbrici, strutture ritmiche e melodiche, combinazioni armoniche sempre più complesse.

Alla fine gli esploratori, molto coraggiosi, vengono premiati con un tatuaggio molto speciale e ritrovano RESPIRASBUFFO, che hanno conosciuto all’inizio del loro percorso, e tornano a casa felici, salutando tutti gli amici e chiudendo dietro alle loro spalle la porta di questa magica Cantalberi Forest.

Chiara Bottelli, giovane incantatrice dalle molteplici doti, ci spiega alla fine quanto i bambini siano stati bravi nell’apprendere “concetti” musicali complessi, e noi, adulti mediamente istruiti o mediamente ignoranti in educazione musicale, la seguiamo appena. Alla fine rivela di essere violinista e cantante jazz, quindi stiamo tranquilli, non siamo noi ad essere in difetto, è lei ad essere molto avanti.


Sabato all’asilo noi adulti abbiamo potuto ammirare delle forme di espressione artistica in bambini di 4 e 5 anni. Ma volete mettere la grande fortuna e opportunità che hanno avuto i bambini, che sono stati coinvolti in un’esperienza artistica forte, sotto la guida di straordinari professionisti, per diversi mesi?

Insomma, magari non diventeranno famosi, ma le premesse ci sono tutte, e sono ottime :-)

Nessun commento:

Posta un commento

Lascia il tuo commento qui: