lunedì 11 aprile 2016

Festa di compleanno, vista dai bambini

Un frammento di whatsapp tra mamme:
- ...peccato che i nostri figli non riusciamo neanche a guardarli. E invece sarebbe così bello!!
- ...già...ma loro vedono noi!!!

ci ispira a scrivere della festa di ieri immaginandola dal punto di vista dei nostri figli.


I giorni prima...

E’ tutta la settimana che la mamma si dà da fare. Casa nostra è diventata affollata di cose, cartoncini, piantine, fiori, carta velina, sassolini, nastri, palloncini, prati di cartoncino e decorazioni che nemmeno a Natale. I miei amici dicono che anche nelle loro case sta succedendo qualcosa, chi parla di bustine colorate e semini piccoli e tondi che si infilano dappertutto, chi di palle di carta di giornale incollata e bagnaticcia dove bisogna metterci dentro qualcosa, ma nessuno sa cosa.
Insomma, è tutto in disordine...la mamma dice che ci sarà una festa di compleanno all'asilo.

Domenica 10 aprile...

E’ tutta la settimana che tormento la mamma perché voglio che sia già il giorno della festa, e finalmente oggi il gran giorno è arrivato: oggi andiamo all'asilo e vedrò i miei amici. Mangerò patatine, torte, caramelle, e ho sentito la mamma dire che ci sarà anche lo zucchero filato.
Andrò sulla nuova altalena e giocherò nel cortile. Oggi per fortuna è una bellissima giornata di sole.

Mamma è uscita prestissimo stamattina perché dovevano fare un altro banchetto di torte fuori dalla chiesa, come ieri. Ieri, che era sabato e non era ancora il giorno della festa, noi bambini ci siamo lo stesso divertiti un sacco a correre e giocare e gridare fuori dalla chiesa e alla Madonnina, anche se qualche volta i genitori ci dicevano di abbassare la voce, perché in chiesa c'era la messa. Questi siamo noi con don Giorgio, al banchetto delle torte. Possiamo stare su internet perché le mamme hanno detto “va bè, sono tutti figli nostri”, se no non si potrebbe:


Chissà chi ha comprato le torte che ho fatto con la mamma, quasi quasi le volevo comprare io. Quella che abbiamo comprato noi ieri l'ha fatta la Mari ed era buonissima.

Oggi, che è proprio il giorno della festa, mamma è tornata a prenderci a pranzo e siamo andati insieme all’asilo. Papà dopo viene anche lui.
Però all’asilo non c’era ancora nessuno.
Siamo scesi nel cortile, e ho scoperto che le mamme dovevano ancora finire di preparare, e allora noi bambini ci siamo messi a giocare. Una mamma ci ha detto che potevamo fare un bel gioco, raccogliere i sassolini che erano caduti sulle nuove piastrelle colorate. Lo abbiamo fatto per un po' ma in verità non ci sembrava così tanto un bel gioco...allora abbiamo smesso e una di loro ha tolto i sassolini con la scopa.
Chissà se hanno visto che dopo poco altri sassolini sono saltati sulle nuove piastrelle.

Poi sono arrivate tante persone, altri bambini, altri amici, e delle ragazze che si sono messe a giocare a palla, ed erano uguali alla Lory, e infatti erano le sue bambine, però un po’ grandi e con le trecce come quelle che la Lory fa a noi bambine dell’asilo nelle occasioni speciali. Poi il don Giorgio che è un signore proprio simpatico. E poi finalmente anche le maestre. I grandi ci hanno fatto mettere in riga con un nastro rosso in mano, poi invece hanno cambiato idea e abbiamo lasciato lì il nastro, e il don ha fatto un discorso. Noi bambini siamo la cosa più importante e siamo al centro di ogni cosa, e infatti ci ha fatto andare al centro del cortile (però proprio sopra la parte dove non si potrebbe andare perché c'è la terra), e i genitori e le maestre facevano un cerchio intorno a noi. E poi siamo andati anche noi in cerchio insieme a loro, e al centro è rimasto solo il don, e forse allora in quel momento era Gesù bambino la cosa più importante e infatti abbiamo detto un Ave Maria.
Poi ci siamo rimessi in fila  per tagliare il nastro, e si è offerto Luigi dei tigrotti, che dice che ci è abituato. Forse di nascosto da sua mamma taglia tutti i nastri di casa.
Però non sappiamo se era davvero così allenato perché il don lo ha dovuto aiutare. Ma forse era perché le forbici non tagliavano, perché gli hanno dato quelle per i piccoli, che lo sanno tutti che non tagliano.


Poi tutti hanno esultato perché il nastro è stato tagliato, e questo voleva dire che l’inaugurazione era stata fatta e che noi potevamo rimetterci a correre e giocare.
Però le mamme potevano pensarci prima perché ora siamo già un po’ grandi e quando diventeremo ancora più grandi non andremo più all’asilo e non potremo più usare l’altalena nuova. Però questo è colpa anche di Babbo Natale, perché anche lui poteva pensarci prima a regalarcela.

Avevamo appena ricominciato a giocare che siamo stati interrotti di nuovo perché le maestre hanno portato tutte insieme un tavolo con sopra qualcosa e lo hanno messo nel mezzo del cortile. Menomale che non c’era la pozzanghera come l’altro giorno perché se no tutte queste cose fatte proprio al centro del cortile bisognava farle di lato e forse diventavano meno importanti.

Sul tavolino c’erano:
una torta bellissima con sopra: un folletto quasi vero della Piccola Fabbrica di Babbo Natale, un’altalena però piccola, delle mascherine di carnevale, dei chupa-chups finti e una scritta che nessuno però ci ha letto.


E poi una torta gigantesca a forma di numero 1 alla nutella, di quelle che piacciono a noi. La torta era a forma di 1 perché gli amici dell’asilo hanno compiuto un anno. Però noi questi amici non li abbiamo mica visti, o forse erano tutte le persone che c'erano lì ma non siamo sicuri, e la torta ce la siamo mangiata noi.
Se siamo fortunati ne è avanzato anche un pezzetto per la merenda a scuola. 


Poi la Franci è comparsa con un grosso cartoncino dove abbiamo visto che c’erano incollati i fiori che abbiamo punteggiato noi bambini, e lo ha dato alle nostre mamme, e in realtà era una busta perché una mamma ci ha tirato fuori un foglio e quando le campane hanno smesso di suonare ha letto quello che c’era scritto, ma si sentiva poco anche senza campane.



Ma noi eravamo già impegnati di nuovo a giocare, e allora poi le mamme ci hanno inseguito per darci la torta.
Le nostre mamme erano impegnate anche loro, e non ci guardavano, ma intanto che giocavamo, un po’ le abbiamo sbirciate noi. E sembravano le mamme di tutti, un po’ come le maestre che sono le nostre mamme dell’asilo, perché facevano palloncini anche per gli altri bambini, e versavano da bere anche ai figli degli altri, aiutavano bambini che non eravamo noi, facevano zucchero filato e distribuivano fette di torta per tutti. 
Ma fa niente, perché tanto quando torniamo a casa la mia mamma è solo mia. 
E poi erano tutte allegre.
Ho chiesto alla mamma di guardarmi intanto che salivo dallo scivolo all'incontrario, che so che è una cosa che non si fa, ma ieri era una giornata speciale. Lei mi ha guardato intanto che lo facevo, mi ha sorriso e mi ha fatto "pollice su", anche se poi è tornata subito a fare tutto quello che doveva fare e non ha guardato più cosa facevo... 
(Poi però finita la festa le mamme hanno usato anche loro lo scivolo insieme a noi bambini, ma nel senso giusto, anche se non erano tanto capaci perché si incastravano un pò e non scendevano veloci come noi).

Abbiamo mangiato una fetta di torta, o due fette di due torte, o anche tre tanto ce le dava sempre una mamma diversa e nessuno teneva il conto, ed erano tutte buonissime. E insieme focaccia, pop corn e patatine, e zucchero filato che volava in giro e ci impiastricciava i capelli, ma anche le mamme erano impiastricciate quindi non potevano mica sgridarci!
Ci siamo fatti fare palloncini a forma di fiori, spade, cani, pesci, ali da farfalla, e un po’ li abbiamo fatti anche noi che oramai siamo diventati capaci, soprattutto a fare dei bellissimi TOPI VOLANTI!
C’era un bel po’ di confusione, ma un po’ era anche colpa nostra perché ci divertivamo come matti a scoppiare i palloncini saltandoci sopra.

Poi è successa una cosa divertentissima.
Le mamme hanno detto che bisognava andare tutti di nuovo al centro del cortile, e pensavamo che qualcuno dovesse parlare ancora e invece toh! c’era Francesca con una benda sugli occhi e un bastone in mano, e c’era una specie di palla di carta colorata e con i simboli delle sezioni appesa in alto su un ramo: si chiama pignatta. 


E Francesca voleva colpire questa palla con il bastone e noi gridavamo: Fran-ce-sca! Fran-ce-sca! Fran-ce-sca! E dopo qualche tentativo lei è riuscita a dare un colpetto. Poi hanno fatto la stessa cosa la Raffi e non aveva tanta mira, ma forse perché non vedeva nulla, la Marta, che però ci è sembrata un po’ pericolosa e infatti ci hanno fatto spostare un pò, la Franci maestra che ha aperto un buchino e sono cadute delle caramelle e una stella filante, e poi la Cri, che è stata la più forzuta perché ha rotto completamente la palla e sono uscite tante tante stelle filanti e caramelle, che noi così ci siamo riempiti le tasche. Ma forse ha vinto lei perché la pignatta era già malridotta.
Però la Sara e la Stefi non lo hanno potuto fare, ma si sono sbagliate perché dovevano mettersi in fila PRIMA della maestra Cri che ha vinto, e non DOPO, perché DOPO non c’era più niente da rompere.
Secondo noi le mamme dovevano fare una pignatta per ogni maestra, e magari già che c'erano anche almeno una per i bambini grandi, una per i mezzani e una per i piccoli, anche se una a testa sarebbe meglio.


Poi è successa un’altra cosa che ha fatto troppo ridere: una mamma ha spruzzato il vino addosso alle altre mamme, ma APPOSTA però, che è una cosa che secondo noi non si può fare di solito, e anche Camilla delle tartarughe che passava di lì è stata innaffiata!

Ad un certo punto la festa ha iniziato a finire, si capiva perché cominciava a fare freschino e qualcuno andava via, e le mamme si abbracciavano con le maestre.
Siamo rimasti in pochi a giocare nel nostro bel cortile intanto che le mamme pulivano e sistemavano. Le mamme vogliono sempre mettere tutto in ordine, per fortuna non hanno detto che dovevamo riordinare noi bambini, come succede a casa quando lasciamo in giro i giochi.
E poi di nuovo a giocare e correre sul sagrato, come ieri, con le nostre mamme che chiacchieravano al banchetto delle torte.
Solo che poi hanno tolto tutto, portato via i tavoli e smontato il gazebo che è quella cosa che faceva ombra alle torte ma non tanto.
Allora noi bambini ci siamo dovuti salutare, ma solo per andare a casa a cenare e dormire perché, una volta dormito, domani ci ritroviamo di nuovo all’asilo, tutti noi bambini, tutti noi amici.
E’ bellissimo avere degli amici così, e anche avere delle mamme così che anche se non ci guardano, fanno cose per cui le possiamo guardare noi.


Si ringraziano, in ordine sparso:
- per la torta con le decorazioni: Cristina, mamma di Leonardo, orsetto
- per la torta alla nutella a forma di 1 e il bellissimo pensiero di ringraziamento: le maestre e il personale della scuola, e i bambini naturalmente!
- per le foto: Stefano papà di Greta ex tartaruga e di Andrea, tartaruga anche lui e un ringraziamento particolare alla loro mamma Clara per la pignatta
- per le grafiche: Barbara mamma di Iacopo, orsetto
- per le torte da vendere: tutte le mamme, nonne, zie, ex cuoche, collaboratrici, mamme, papà, il panificio Civelli, le Delizie dell'Orto per la frutta e poi la mamma, la zia e la suocera della zia di Margherita, orsetta, per le famose e bellissime 20 torte
- per il prosecco: Balthazar
- Don Giorgio per essere intervenuto e per aver saputo farsi ascoltare e capire così bene dai bambini, e Don Luigi cui non è stato possibile partecipare ma che sarebbe venuto volentieri
- per la “pubblicità” in parrocchia: Chicca e Domenico
- per tutto il resto, sistemazione del cortile e copertura banchetto turni compresi: i nostri associati e volontari e amici AAA
- e infine, tutti coloro che hanno dato il loro contributo alla ristrutturazione dell’area giochi. 
A tutti, grazie di cuore.





giovedì 7 aprile 2016

C’è sempre qualcosa da FESTEGGIARE

Partiamo dalle tecniche di mindfulness ed esasperiamole un po’ - perché ci serve in questo caso – e diciamo che se facciamo attenzione, non solo possiamo trovare sempre qualcosa di bello di cui essere grati, ma possiamo anche trovare sempre un buon motivo per festeggiare.


Dunque: 
per vivere meglio, e con più consapevolezza, il must è tenere un diario dove annotare ogni giorno le cose belle che capitano. E’ difficile trovare cose belle anche nei giorni no, e in questo sta l’allenamento che dovrebbe aiutare a trovare equilibrio, positività e serenità. 

Noi tiriamo l’acqua al nostro mulino e vi invitiamo a trovare un buon motivo non solo per trovare cose belle, ma per trovare cose tanto belle da dover essere festeggiate.

Senza scomodare le cose più eclatanti, più scontate e più rare, quelle che capitano una volta all’anno o poche volte nella vita, come:
compleanni/anniversari/onomastici/lauree/battesimi/comunioni/cresime/matrimoni, festa della mamma/papà/nonni/bambini/cani/gatti/porcellini d’india, la squadra del cuore che vince il campionato, cambiare casa/lavoro/macchina, ecc,

si può festeggiare anche per le cose più inaspettate, semplici e teoricamente alla portata di tutti e in un giorno qualunque, tipo:
  • esaurire la montagna di cose da stirare
  • ritrovare il ciuccio perduto
  • scattare una foto casualmente perfetta
  • primo disegno antropomorfo del figlio duenne
  • concludere il giro cena-denti-pigiama-nanna dei figli in un tempo ragionevole
  • c’è il sole
  • fare una passeggiata
  • essere informati dalla maestra che oggi nostro figlio non ha picchiato nessuno 
  • tornare dalle vacanze di Pasqua e scoprire che il cortile dell’asilo è diventato più bello :-)
  • registrare successi nel processo di spannolinamento
  • arrivare in ufficio in orario
  • mio figlio ha imparato a pronunciare il suono "erre" o la parola "fucsia"
  • indossare un vestito nuovo
  • è caduto un dentino!
...e molte altre ancora.


E ogni volta che c’è un buon motivo per festeggiare, l’INDISPENSABILE è....avere un DOLCE!!

Quindi, segnatevi tutti i motivi per festeggiare che vi vengono in mente, passati, presenti e futuri, e procuratevi uno o più dolci adeguati.
Al banchetto delle torte ne troverete di tutti i gusti.
Mi raccomando, non mancate, venite numerosi e fate pubblicità!!