giovedì 15 settembre 2016

9-10 settembre: l'Asilo delle Favole, e altri giochi…

La prima cosa bella della festa Casbeno Insieme di quest’anno, per noi come ASILO, non è forse la locandina? 
(grazie come sempre a Barbara mamma di Tommaso ex-tigrotto, di Iacopo ex-orsetto e di Nicolò, futura nuova recluta).


Ispirata, naturalmente, tanto dalla bancarella di libri di Fabiola Argenta (che già dal nome si capisce che è una specie di fata dei boschi) quanto dalla magia del nostro Asilo, e delle cose belle che sarebbero state fatte durante la festa.

Ad esempio, una cosa bella è stata il campo da bocce. Era un campo amatoriale eh, ma bellissimo, e a portata di bambino. I bambini che ci hanno giocato, dapprima forse un po’ timidi, ma poi sempre più lanciati, erano entusiasti. Ma che dire dei genitori?? Forse loro lo erano anche di più.


Grazie agli organizzatori del campo da bocce: Francesca coordinatrice, Franci T. e Daniele, grazie a Mattia, Davide, Fabio e Stefano che hanno dato una mano, a tutti coloro che hanno partecipato, e grazie alle maestre che hanno realizzato frecce e cartelli.


E ancora, i libri, e soprattutto le letture di fata Fabiola, erano bellissimi. Perché un libro può essere un bel libro, con una bella storia e delle belle illustrazioni, ma un bel libro letto così bene come fa lei, è una favola.



E i suoi laboratori: erano bellissimi i bambini che scoprivano il gioco dei colori su un lenzuolo immacolato. Erano bellissimi quando si sono sdraiati sui materassini nel cortile, con gli occhi chiusi, a cercare di sognare e di tirar fuori i colori che avevano nel cuore, memori delle imprese del vecchietto di “la foresta di latta”, e hanno realizzato un capolavoro e completato un’avventura che hanno poi battezzato (loro, i bambini!): “L’avventura nel paese della gentilezza”.


Ed erano bellissimi, tutti in ginocchio a dare forma con i pennarelli alle macchie di colore sul lenzuolo, per il laboratorio "i sogni si avverano".





E bellissimi erano i disegni sul lenzuolo...




   
...e i lavoretti dei bambini:



Piccoli artisti crescono.

E un’altra cosa bellissima erano le quattro sorelline che si sono fermate a lungo al laboratorio creativo, che si aiutavano tra loro, e la loro mamma paziente e supersorridente, che erano solo a vederle un tripudio d’amore.

Era bella anche la mostra sull’Australia orientale, nel corridoio dei tigrotti e degli orsetti, che chissà che non abbia ispirato sogni di avventura a qualcuno…

Era bello il nostro banchetto, colorato, fatto a mano e con amore, ed erano bellissime le maestre, che sono passate come sempre a comprare qualcosa. E gli ex-alunni, e le ex-famiglie, che sono venuti a trovarci, sempre con un sorriso.


Erano bellissime le due bambine che hanno girato per le strade con un cestino pieno di sorpresine, e le hanno vendute tutte, tampinando passanti e organizzatori, colti troppo di sorpresa per dire di no.

Erano bellissimi tutti i bimbi sudati e felici, con le mani sporche e i capelli appiccicati alla fronte, ancora in sandali e canottiera, che una festa di Casbeno Insieme così calda non c’è stata mai. E anche le bimbe che, alla faccia del caldo, indossavano gonne vaporose di tulle da principessa. E che alle undici del sabato sera ancora chiedevano le crepes della Carducci.

E c’è stata un’altra cosa molto bella, per noi mamme dell’Associazione, e cioè l’aver lasciato che le altre mamme badassero anche ai nostri figli, o, a turno, l’esserci occupate dei figli delle altre. Senza accordarci, ma come se fosse la cosa più naturale del mondo. La cosa bella è che non c’era da preoccuparsi, erano tutti al sicuro, anche se non sempre sapevamo esattamente dove.

Era tutto bellissimo, nel nostro asilo, che è l’asilo delle favole, di altri giochi, e di avventure piene di sorrisi, amicizia, allegria e non solo...avventure tipo questa:

lunedì 12 settembre 2016

I nostri REMIGINI e il loro primo giorno di Scuola Primaria

La scuola dell’Infanzia è iniziata già da una settimana. Ma i nostri Remigini, loro hanno iniziato oggi. In un altro posto, in un altro mondo, e anche se sono diventati un po’ più grandi, sono pur sempre i bambini del nostro asilo.

Alessandro B, Alessandro F, Anita, Azra, Chiara, Claudia, Daniele, Diego, Edoardo C, Edoardo P, Elena, Elia, Emanuele, Emma, Federico, Francesco, Gaia, Giulio, Iacopo, Katia, Lucia, Maddalena, Margherita, Rebecca, Thomas, Tommaso, Valentina, Vittoria, e William: oggi è stato il loro giorno.

Il piazzale fuori da scuola è pieno di bambini e bambine vocianti, e genitori.
Le mamme si confrontano sullo stato d’animo dei loro figli: alcuni hanno detto di essere emozionati, altri di essere agitati, e un po’ preoccupati. Qualcuno si sente un po’ impaurito, a qualcun altro sono venuti i lucciconi ripensando alla maestra dell’asilo, perché oggi non ci saranno da abbracciare Francesca, Raffi, Simo, Cri o Marta (che a dire il vero c'è, all’ingresso della scuola, per la gioia dei suoi cari Delfini), ma incontreranno delle sconosciutissime nuove maestre cui presentarsi!
Qualcuno è triste, perché sì, è vero che non si separerà dall’amica o dall’amico del cuore, ma che dispiacere che gli altri compagni d’asilo siano nell’altra sezione.

Però lì, in quel piazzale, si vede che sono felici di aver ritrovato gli amici, dopo questa lunga estate, e sono bellissimi, con i loro grembiulini, tutti per mano, tutti amici, tutti sorridenti e in posa per le foto di rito.


Si vede la gioia nelle loro manine intrecciate, e nelle guance arrossate dall’emozione, e l’impazienza di entrare, e scoprire la loro nuova scuola, e sedersi vicini, e anche un po’ di mandare via i genitori e di iniziare a fare sul serio!

Fortunelli i nostri Remigini alla Carducci, che si conoscono tutti, perché alcuni di quelli che vengono da fuori e non conoscono nessuno un po’ hanno pianto. 
Speriamo invece che i nostri Remigini approdati in altre scuole, abbiano iniziato con serenità.

E i genitori? Va bè, le mamme sono famose per i loro patemi, ma cosa dire di alcuni papà grandi e grossi con gli occhi lucidi? I genitori che studiano gli sguardi dei loro figli, li rassicurano, mandano baci, forse sono un po’ impauriti anche loro per il fatto di doverli lasciare lì, così piccoli.

Per loro, e per tutti, lasciamo alcune parole tratte da qui:

(...) a te, che come me, li hai visti sparire dietro la porta a vetri. E ti sembra strano commuoversi per così poco. E forse pensi: no, non è poco. È tutto quel che devo fare. È questo, in fondo, educarli. Che vadano, e quando si voltano, e quando tornano a raccontare, trovino uno sguardo interessato al vero della vita, e che non ha paura.

Buona scuola a tutti i nostri piccoli grandi Remigini!




mercoledì 7 settembre 2016

“MADE WITH LOVE” - La bancarella degli Amici dell’Asilo

Dato che noi abbiamo TANTO amore da dare a questo asilo e abbiamo TANTO tempo a disposizione (…), quest’anno abbiamo deciso, giusto per non farci mancare nulla, e visto che non c’è un banchetto di manufatti dell’asilo, di darci da fare noi.
E poi bè, diciamo che dopo la ristrutturazione del cortile dell’asilo siamo rimasti leggermente a secco, e se entrasse qualche soldino non sarebbe male.

Chissà come mai, l’idea di partenza è stata di dare al banchetto il tema dell’amicizia.
E così sono fioccate idee…badate bene, niente di trascendentale eh, anzi cosine semplicissime ma che fanno la gioia dei bambini.
NON potete non comprarle, per i vostri bambini da tenere per sé o da regalare ai loro amici.

Troverete quindi SAPONETTE e MAGNETI dell’AMICIZIA fatti CON AMORE in casa, da infilare nella tasca dei migliori amici, come dolce sorpresa, o come messaggio di simpatia.



BRACCIALETTI dell’AMICIZIA di vario tipo, a lisca di pesce, a cuori, con ciondoli, con charms, di tutti i colori e di varie misure (anche da adulto eh!). Tutti intrecciati con pazienza e CON AMORE :-)


PACCHETTINI SORPRESA strabelli (ma non possiamo dire cosa c’è dentro, se no che sorpresa eh?), scelti e impacchettati con cura e CON AMORE.
Poi troverete anche sciarpine scaldacollo (le famose INFINITY SCARF) e FASCE PER CAPELLI, realizzati con tecnica batik e timbrini, mettendoci tempo, attenzione e naturalmente, AMORE :-) :-)




PIANTINE DI ALOE E AGAVE, nate questa primavera e fatte crescere CON AMORE in Liguria, e trasferite qui per trovare una famiglia adottiva ;-)


E qualcos’altro. Tutto “made with love”.

Quello che ricaveremo verrà usato per i progetti futuri.
Qualcuno si sta già domandando che cosa regalerà quest’anno Babbo Natale ai bambini, che dopo l’altalena dello scorso anno, chissà che aspettative avranno ora…

lunedì 5 settembre 2016

I nuovi piccoli: pronti per l'inserimento?


E: MAMME, pronte per l'inserimento?

Sì perché, se i vostri bambini respirano in casa un'atmosfera tesa (tipo: “ma che mamma DEGENERE sono per decidere di ABBANDONARE tutto il giorno questa POVERA CREATURA?”), ne saranno contagiati.
Quindi, prima di tutto, convincetevi, se ancora non lo siete, che va tutto bene.
Andare alla scuola dell’infanzia per i bambini è un’esperienza bellissima e portatrice di un’incredibile ricchezza.
I bambini FINALMENTE si separano un po’ da voi, o dai nonni: è ora, bisogna che inizino ad essere un po’ indipendenti. Vedetelo come un regalo che fate loro: andare alla scuola materna è un regalo per renderli un po’ autonomi, oltre che per: assicurare loro amicizie, divertimento, tante cose belle da fare nel lungo inverno che si sta avvicinando, tante cose nuove da imparare, scoprire, creare, ma anche tranquillità, sicurezza, e comunque, una buona dose di dolcezza.

Preparatevi insieme a loro al loro “ingresso in società”: dalle cose pratiche (grembiulino, astuccio, bavaglia, ecc) alle aspettative (di entrambi). Dite loro come sarà, cosa farà, cosa succederà. Naturalmente, non dimenticate di spiegare in anticipo che li accompagnate, andate via e poi tornerete a riprenderli (voi o qualcun altro, e che comunque a sera vi ritroverete a casa con tante cose da raccontarvi!).
Ricordatevi che non devono sentirsi costretti, ma incoraggiateli.

E attenzione: al momento critico, nervi saldi, non si piange davanti ai bambini, se loro dovessero piangere al momento del distacco, rispettate le indicazioni delle insegnanti, e non fatevi intortare commuovere dalle loro lacrimucce. Piangere, aggrapparsi alle vostre gambe, farsi venire le convulsioni per avervi tutte per loro, in fin dei conti è il loro mestiere.
Ma nella maggior parte dei casi appena ve ne andate (mentre voi, a questo punto, scoppierete in lacrime), loro si volteranno per andare a giocare: non devono più fare breccia nel cuore straziato della mamma, e possono dedicarsi a qualcosa di più interessante.
E, passato poco tempo, non vi saluteranno nemmeno più. E quando dovrete andarli a prendere, non vorranno tornare a casa.

Va bene, non sarà così per tutti.
Per una mamma che non ha mai visto nemmeno una lacrimuccia, nemmeno un’avvisaglia di magone, nemmeno un ciao triste, c’è una mamma che dovrà sopportare pianti a dirotto ogni giorno, per qualche giorno, o per tanti giorni.

Per un bambino che si inserisce talmente facilmente da far venire il sospetto che stia meglio a scuola che a casa (non sia mai!!), c’è un bambino che inizierà a piangere sulla strada verso la scuola. E un altro che starà muto, in un angolino, rifuggendo qualunque tipo di contatto con i suoi simili. E un altro ancora che sarà arrabbiato, rifiuterà di mangiare. O si farà di nuovo la pipì addosso. E cuore di mamma sanguina.
Non sono (quasi mai) capricci, e qui non c’è una soluzione unica per tutti. Ogni bambino ha i suoi tempi e il suo carattere, e anche se una mamma conosce il proprio bambino meglio di chiunque altro, è la maestra che sa come fare in questi casi. Quindi, affidiamoci alle insegnanti e facciamo ESATTAMENTE quello che loro ci dicono.

Mamme, se proprio non ce la fate, mandateci i papà ad accompagnare i bambini all’asilo (senza farvi venire i sensi di colpa però!), che i bambini sanno colpire la mamma nei suoi punti deboli, ma il papà, notoriamente di punti deboli non ne ha ;-) (e comunque, è mooooolto meno sensibile e moooolto più resistente ai pianti dei loro figli).


Tre anni fa gli aquiloni Rosino, Giallino, Verdino e Azzurrino,  accompagnando i bambini durante l’inserimento, nel loro volo hanno portato a noi genitori questa poesia di Erma Bombeck:



(titolo originale: Children Are Like Kites)

L’inserimento all’asilo è un po’ questo. I nostri figli inizieranno magari con fatica, ma con il nostro aiuto, e con quello delle loro insegnanti, piano piano spiccheranno il volo, e saranno loro a volersi allontanare un pochino di più da noi. È giusto così :-)