Esiste uno sport che dai più non è preso in considerazione, etichettato come passatempo infantile, relegato tra le attività di intrattenimento degli animatori al mare o in coda alle feste di compleanno.
Eppure nulla può essere più sottovalutato come la baby dance per rimanere in forma.
Niente di meglio allora della pesciolino dance per allenare i lombari, di un giro di chu chu ua per stressare i quadricipiti, di una sessione di cala la panza per tonificare i polpacci.
Tra i buoni propositi di inizio anno scolastico, oltre agli intenti di essere sempre puntuali e di non inveire contro il mondo quando scoprite che la vostra coda alla cassa è puntualmente la più lunga, rinunciate al corso di zumba e boicottate le lezioni di pilates!
Meglio rivolgersi ad una sana e divertente baby dance.
I vantaggi sono innumerevoli: è economica (basta la musica sul vostro smartphone o i video in TV per i più geek), si fa tendenzialmente a casa propria (non serve affrontare il traffico per raggiungere la palestra), niente certificato medico (a nessuno verrà in mente che corriate dei pericoli ballando sulle note di soco, bate, vira) e si fa sempre in compagnia, meglio ancora se i vostri compagni ballerini hanno meno anni di voi e una qualche relazione di parentela.
Eccoci arrivati al vero segreto della baby dance therapy: la condivisione familiare!
Provate la sera a proporre ai vostri figli di ballare qualche baby dance, partendo dalle più semplici per arrivare a quelle più impegnative. Non abbiate paura di mettervi alla prova, di mettervi in mostra davanti ai vostri bambini o di sbagliare qualche passo.
Trascorrerete del tempo insieme, vi divertirete tutti quanti e loro, sfiniti, andranno a letto con la consapevolezza di aver fatto qualcosa di speciale con le loro mamme e i loro papà.
Si ringrazia per questo post, per l'immagine disegnata ad hoc, e per tutte le baby dance passate e future 😉😊 Daniele, papà di Giorgio e Elena, ormai ex delfini entrambi.