giovedì 29 marzo 2018

per la serie 110eLode: la CACCIA alle UOVA!

Dovete sapere che tra i fan dell’asilo ci sono dei (simpatici) paparazzi 😜. Costoro sostengono (amichevolmente) di avere le prove del fatto che la caccia alle uova di sabato potenzialmente avrebbe potuto essere senza fine.
Di prove in realtà ancora non se ne è viste, e comunque, anche se fosse? 😄 😜
Quanto si sono divertiti i bambini?

Ma andiamo con ordine.

Il cortile era vestito a festa, con bandierine colorate, conigli pasquali (e le loro impronte!), carote segnaletiche, festoni.


Le foto non rendono ma solo perché non c’era il sole.
Naturalmente, invisibili agli occhi, c’erano le uova. 195 uova per l’esattezza: 30 con nastrino giallo, 30 con nastrino arancio, 30 con nastrino azzurro, 30 con nastrino verde, 30 con nastrino rosa (i colori delle sezioni, naturalmente) + 45 uova jolly (senza nastrino). 195 uova che il coniglio pasquale ha nascosto chissà quando.

Intanto che aspettavamo che arrivassero tutti i bambini, sono arrivate invece le maestre (e non solo loro!) e con nostra grande sorpresa ci hanno fatto…una grande sorpresa!
In salone, di fronte ad un pubblico di bambini curiosi e genitori, stringevano tra le mani un festone di compleanno e un cartellone, e avevano il viso illuminato da sorrisi radiosi.






Ci hanno anche regalato una torta con una candelina a forma di 3 (nessuno ha visto, ma alla sera, una volta rimasti soli, la torta è stata mangiata in un attimo, era buonissima!!)

Ma quante associazioni sono così festeggiate per un compleanno? Che onore e che gioia!!
Vederle lì tutte insieme, le nostre maestre, anche con Patrizia, Pietro e Maria Chiara, è stato proprio bello. Ed è bello sapere che anche chi non è potuto venire era presente con il cuore.


Ma torniamo ora alle UOVA.
Sapete tutti com’è la storia, no? Il coniglio pasquale dona le uova ai bambini, ma dato che è un po’ dispettoso, gli piace nasconderle e lasciare che i bambini si mettano a cercarle.

Bisogna dire che, in questo caso, i bambini erano tantissimi, erano svegli e conoscevano il cortile come le loro tasche.
Un primo tentativo di dare al gioco una parvenza di “ordine” è miseramente fallito: tutti i bambini si sono lanciati di corsa tutti insieme alla caccia delle uova.
Almeno la regola di base è stata abbastanza rispettata: raccogliere le uova SOLO del colore della propria sezione (o ex sezione) e portarle nel rispettivo cestino.
In ogni caso, le uova si sono presto accumulate nei cestini. Ma più uova arrivavano, e più, chissà perché, i cestini erano sempre meno pieni. È a questo proposito che i simpatici contestatori di cui sopra hanno bonariamente espresso il loro dubbio sull’onestà della procedura, ma che ne sanno loro di magie?? 😄 😜
Che ne sanno loro di coniglietti pasquali che sfrecciano alla velocità della luce per nascondere più tesori e far divertire più a lungo i bambini? 😄


Quando dopo aver a lungo corso e ovunque cercato, i bambini si sono (finalmente) stancati e i cestini si sono finalmente riempiti definitivamente.
Ma c’era ancora un uovo, gigante, appeso ad un albero.


Era un uovo con sorpresa, i bambini lo sapevano bene perché si sono radunati tutti lì sotto aspettando. C’è da dire che non hanno dovuto aspettare molto, ahinoi! 
Ricordarsi: non bisogna più autorizzare i papà a fare questo gioco, sono troppo forti!! 😄  
In soli due colpi la pignatta era a terra (intatta). Un rapido volo in cielo e una caduta dall’alto, e la pignatta era spaccata, e i suoi dolci tesori hanno riempito le mani e le pance dei bambini (un pensiero per Clara mamma di Andrea, tartaruga, che con lunga procedura ha preparato questa pignatta dalla vita così breve…). 



E’ arrivato un po’ di freschino e insieme l’ora della merenda, quindi tutti dentro a mangiare e poi a dipingere le uova. Menomale che abbiamo optato per distribuire pennarelli invece che tempere (e continuiamo a chiederci come fanno in classe le maestre!)

Nel frattempo il gioco per i grandi non era finito: avevano ancora da indovinare il peso e il contenuto di un ultimo uovo di Pasqua. Nessuno ha indovinato niente con precisione, ma chi si è avvicinato di più è stato Marco, papà di Alessandro, sezione Primavera, che si è aggiudicato il premio: un uovo di Pasqua, naturalmente!

il vincitore del gioco di Pasqua, nonché l'abbattitore dell'uovo pignatta!

Insomma, per essere stata la prima caccia alle uova mai organizzata all'asilo, è andata alla grande! Ora non ci resta che aspettare ancora tanti bambini sabato 7 aprile con il terzo evento della serie 110&Lode: il GIOCO del COLORE.

Stay tuned 😄




Uno dei paparazzi 😄

martedì 27 marzo 2018

per la serie 110eLode: la famiglia Mirabella!

Venerdì sera, eccoci…tutto è pronto, il palco è addobbato con tanti hula hoop, clavette e monocicli.
Gli spettatori si sono già accomodati e Luana inizia la serata con un discorso di apertura:
"Buonasera a tutti, benvenute bambine e bambini, e benvenuti anche ai grandi!
Grazie di essere qui stasera per festeggiare con noi i 110 anni dell’Asilo, che senza
alcun dubbio per noi meritano un giudizio superlativo: un meritatissimo 110 e lode!
Stasera è il primo di una serie di eventi che organizzeremo per festeggiare degnamente
questo anniversario: domani (24 Marzo) ci sarà la caccia alle uova, il 7 Aprile il gioco del colore, il 21 Aprile il gioco-sport, il 5 Maggio la lettura animata, per finire con la grande festa di fine Anno il 27 Maggio!!


Luana, la nuova presidente AAA nonché presentatrice perfetta!

Per iniziare alla grande questa sera vi presentiamo una famiglia, mamma, papà e tre figli, e pensate: sono l’ultima famiglia in Italia di artisti di strada. E di strada ne hanno fatta tanta fino ad arrivare in finale a “Tu sì que vales” e partecipano con molto successo a trasmissioni televisive come Colorado e molte altre !
Ed è con grande piacere che vi presento… la FAMIGLIA MIRABELLA!!!”

Papà Edoardo, insieme al piccolo Mael, sale sul palco e presenta in modo molto
particolare gli altri componenti della famiglia: per prima la figlia Matilde, soprannominata
“Bambola” perché imbambolata tutto il giorno su Instagram; poi il figlio più grande Martin, un vero e proprio fuori classe, perché è sempre fuori nei corridoi della sua classe ed infine la sua memoria esterna, il suo “hard disk, che però dell’hard è rimasto solo il disk", sua moglie Elisabetta. :-) :-) :-)


Si inizia con una serie di giochi simpatici, per interagire con i bambini seduti nelle
prime file e con gli adulti presenti in sala.
Con la mano destra tiriamo su il pollice, con la sinistra l’indice e poi contemporaneamente invertiamo le dita delle due mani…provateci…non è mica facile!
I bambini, divertiti, ridono a crepapelle, mentre gli adulti, un po’ imbarazzati, fanno mille prove…ma a quanto pare nessuno ci riesce.

Parte la musica, ed Edoardo e la sua famiglia iniziano a stupirci con una serie di esercizi di equilibrio e abilità, facendo dondolare il piccolo Mael come se fosse su un’altalena, girandolo e rigirandolo.
I bimbi sbigottiti applaudono fragorosamente, tra urla di incitamento da parte del resto
della platea.


Si passa poi alla volta degli hula hoop, tutti e 5 insieme (che cosa bellissima vederli così, insieme, così uniti in questa loro passione e in questo loro amore di famiglia), con un numero particolare, reso ancora più bello da Matilde che lo esegue non con uno ma addirittura con otto cerchi colorati, a ritmo di musica ...il successo è assicurato.



Neanche il tempo di finire con gli applausi che Martin ci sorprende con un attrezzo molto
particolare che arriva direttamente dall’India, il “bastone del diavolo”. Con molta sicurezza inizia a farlo volare in aria, con l’aiuto di due bastoni, facendolo passare anche sotto la gamba e dietro la schiena. Bravissimo!!!


Si susseguono altri numeri di giocoleria: esercizi di equilibrio con i piedi e altri con le
clavette...



...per poi terminare con un gran finale!
Elisabetta ed Edoardo chiedono l’aiuto di due papà per salire sui loro monocicli,
intrattenendo il pubblico con diversi scherzi e battute esilaranti. Uno, due e tre…con facilità ed estrema destrezza, iniziano a girare per il palco, creando un girotondo da 110 e lode!



Le prime file, quelle dei bambini, sono in subbuglio, la platea intera esulta, e tutti si alzano in piedi per riempire di meritatissimi applausi la straordinaria Famiglia Mirabella. 110 e lode anche a loro! 

Luana torna infine sul palco e conclude ringraziando questa famiglia così speciale per aver regalato a tutti uno spettacolo indimenticabile e, prima di lasciare andare i grandi per il brindisi finale, ricorda un altro anniversario molto importante: il 3° compleanno dell’organizzatrice di questa serie di eventi, l’Associazione Amici dell’Asilo, fondata il 25 Marzo 2015 da un piccolo gruppo di mamme appassionate ed innamorate dell’Asilo.

E i bambini? I bambini, da venerdì sera, provano e riprovano con i cerchi, appena ne trovano uno (...e come si è ampiamente visto sabato, l'asilo ne è pieno!!) e con tutto quello che trovano: sono esaltatissimi!


Grazie a Stefi B. e Raffaele per l'organizzazione e per averci fatto conoscere di persona la Famiglia Mirabella, e come al solito grazie al Balthazar per il prosecco assolutamente di livellanza :-)

mercoledì 21 marzo 2018

#dallanostrabiblioteca: i libri di marzo

Visto che domani, 22 marzo, sarà la giornata mondiale dell’acqua, nel nostro appuntamento con i libri della biblioteca di questo mese parliamo di pioggia, di fiumi dove fare il bucato e di altri in cui nuotare (forse sì o forse no)

"L'omino della pioggia"


L’omino della pioggia ha un compito importantissimo: spetta a lui aprire i rubinetti che fanno piovere, e spetta a lui chiuderli per far smettere di piovere. Anche se non si direbbe, non è un compito così semplice e l’omino della pioggia deve stare molto attento. Infatti, se lascia i rubinetti aperti troppo a lungo combina guai, ma combina guai anche se li lascia chiusi troppo a lungo!

       
Insomma, la pioggia serve, così come serve il sole. Se poi vediamo che non smette di piovere, o che la pioggia non arriva più, possiamo sempre provare a dire ai nostri bimbi di gridare forte per svegliare l’omino della pioggia, beatamente addormentato sulle nuvole :-)

Età: dai 2 anni


"Il bucato della famiglia Topini"


Questo è un libro fatto di disegni bellissimi e azzurrini, che coprono quasi totalmente le pagine, e di una striscia bianca in basso dove si trovano le parole.
Le parole descrivono una giornata di bucato, per la famiglia Topini.
La giornata di bucato per la famiglia Topini è una specie di festa, tutti partecipano e tutti si divertono: già, fare il bucato può essere divertente, soprattutto se lo si fa in compagnia!


Età: dai 4 anni


"Il fatto è"


Il fatto è: c’è una paperella che proprio non ne vuole sapere di tuffarsi.  Tutti gli animali cercano di convincerla­­­, ma niente da fare.
Il fatto è: non è che la paperella abbia paura di tuffarsi, o non sappia nuotare, o abbia freddo nell’acqua fredda.
No. Semplicemente, non ne ha voglia.
Il fatto è: più viene (letteralmente) spinta a tuffarsi, più la sua presa sul prato si fa salda. La paperella è (letteralmente, di nuovo) irremovibile.


Il fatto è: l’ostinazione è vista come un capriccio, quando forse non insistere sarebbe una forma di rispetto.

(Mai capitato con i nostri bambini? ;-) )

Curiosi di sapere cosa succede quando gli altri animali rinunciano e la lasciano in pace?

Età: dai 3 anni

martedì 20 marzo 2018

Una chitarra, una canzone, una storia e un messaggio d'amore

Qualcuno si ricorda di quando frà Giorgio Bonati, due anni fa, è venuto all’asilo per parlare di San Francesco, e di quando un mesetto dopo i bambini sono andati a trovarlo in convento?
E qualcuno si ricorda di quanto frà Giorgio era piaciuto ai bambini, con la sua chitarra e i suoi abbracci?


Ecco: oggi frà Giorgio è tornato, per via del progetto pasquale del DONARE e di PRENDERSI CURA degli altri. Ha incontrato i bambini della Scuola dell'Infanzia e poi quelli della Sezione Primavera.
E’ venuto con la sua chitarra, una canzone e una storia.


La canzone faceva così:

è Gesù mio amico
è Gesù io ti dico
lui ti vuole un bene grande
grande ancora più del mondo
e ti dona ogni cosa

I bimbi un pò l'hanno imparata, provate a chiedergliela.
O hanno imparato a fare i gesti.

La storia era quella del bruco che si trasforma in farfalla: frà Giorgio ha mostrato le immagini del bruco, del bozzolo e della farfalla e ha spiegato ai bambini la "magia "del cambiamento: la nascita della farfalla che apre le ali e vola libera. Le resurrezione di Gesù.
Aprire le ali e volare è aprirsi all’amore.
- Voi bambini come dovreste fare se voleste provare a volare? - chiede frà Giorgio.
I bimbi spalancano le braccia.
- Ecco, guardate le vostre braccia, sono braccia aperte, come quelle di Gesù sulla croce – prosegue – e con le braccia aperte possiamo abbracciarci e donare amore -




Oggi frà Giorgio si è preso cura dei nostri bambini portando loro in dono i suoi sorrisi, le sue parole e un bellissimo messaggio cristiano.


E le famiglie si sono prese cura di chi ne ha bisogno riempiendo il baule di generi alimentari non deperibili e prodotti per l’igiene personale.



Grazie per questo scambio d’amore.

venerdì 16 marzo 2018

Un po’ di noi...

Nei film americani le mamme che fanno volontariato nelle scuole dei loro figli sono sempre: ricche, super in tiro anche alle 7.30 a.m., precise e organizzatissime, con il sorriso cementato sulle labbra, discretamente pettegole e poco sopportate dal resto del genere umano. L’avete notato? Tipo Bree Van de Kamp, ma più antipatiche, tipo così:


Ecco, è evidente che sono film. Queste cose, sappiatelo, non accadono nella realtà. O almeno, non da noi.
Basta guardare le mamme dell’associazione: per noi è già tanto essere decorosamente vestite, in ritardo limitato, non eccessivamente caotiche.

Ma il bello di noialtre è questo. Essere sempre di  corsa e non annoiarsi mai perché le idee nuove spuntano come funghi. 
Non stare dietro alle mail e ai messaggi sul gruppo di whatsapp, che se per sbaglio hai il telefono fuori gioco per due ore ti trovi con 72 messaggi non letti. 
Entusiasmarsi e incoraggiarsi e anche tenersi a freno l’un l’altra e sapere che puoi sempre chiedere perché, quando non puoi tu, ce la fa una delle altre. 
Delegarsi le cose perché siamo intercambiabili. 
Pensare seriamente di presentarsi alle riunioni con il sacco a pelo perché all’una di notte si starà ancora discutendo (invece presentarsi – davvero – con pop-corn e patatine o biscotti e liquore alla liquirizia). 
Chiudere un capitolo ed aprirne un altro, ancora prima di aver girato pagina. 
Non stare mai ferme. 
Correre sempre. 
Ridere. 
Divertirsi. 
Essere amiche.

Queste sono le mamme del direttivo dell’associazione. Mamme lavoratrici – in casa e/o fuori – e appassionate.

Ora, la maggior parte delle mamme del (primo) direttivo è già approdata ad altri lidi (la scuola primaria). Il loro cuore è rimasto all’asilo, ma per forza di cose sono sempre più estranee ad esso. E visto che, come richiesto dallo statuto dell’associazione, era arrivato il momento di nuove elezioni, martedì l’Associazione Amici dell’Asilo si è riunita in assemblea per eleggere il nuovo direttivo. Qualcuno del “vecchio” direttivo è rimasto, e qualcuno è andato: i bambini crescono ed è giusto star loro dietro e seguire il corso delle cose. 
Quindi grazie a Clarivana, Emanuela, Lucia, Stefania, Tiziana per l’entusiasmo, la dedizione, la partecipazione, le emozioni, l’amicizia di questi 3 anni.






Per sempre grazie

     
Quanto alle “rimaste” e alle “nuove” del “nuovo” direttivo: “benrimaste” e benvenute, e benvenuti ai prossimi 3 anni di fuoco :-)






domenica 11 marzo 2018

Centodieci e lode!

10 anni fa l’asilo ha festeggiato i suoi primi 100 anni di vita. 
Il centesimo anniversario è una ricorrenza storica, una pietra miliare.

10 anni fa, per il centenario, dall’entusiasmo di alcuni genitori di allora, della Stefy "Dire", delle insegnanti, del Consiglio di Amministrazione e dell’allora presidente della Fondazione don Peppino è nato un libro che ripercorre la storia dell’asilo nel suo primo secolo di vita. 


Ci trovate foto di un secolo fa, per l’appunto, e di vari passaggi intermedi. Cercando bene, qualcuno ha trovato anche la foto di se stesso da piccolo/piccola, fino ai bambini di 10 anni fa (ora già adolescenti). E le maestre, le NOSTRE, dieci anni fa (sono rimaste uguali!): ci trovate Stefi, Marta, Cri, Raffy, Franci maestra, Sara, e anche Mariangela. E se la cercate bene, troverete anche Patrizia!

Ci trovate il racconto di come è nata la Fondazione, nomi illustri, testimonianze e ricordi, e i pensieri di chi ha fatto la storia di questo asilo.

10 anni fa era stata fatta una grande festa: S. Messa presieduta da Don Peppino, lancio dei palloncini sul sagrato, grande pranzo in oratorio, spettacolo di magia a attività per i bambini.



10 anni dopo, l’asilo di anni ne compie 110 e il libro del centenario non è più il libro del presente, ma è un bellissimo "libro ricordo".

Il centodecimo anniversario va oltre la storia.
110 è tantissimo.
È più dei 100 anni di sonno forzato della Bella Addormentata, più dei Cent’anni di Solitudine di Marquez, più dei 100 anni che sembra ci abbia messo Noè per costruire l’arca. 

I 110 anni dell’asilo, in realtà, sono un bellissimo 110 e lode.

 

Il giorno preciso del 110° compleanno cade tra due mesi esatti, l’11 maggio: l’11 maggio del 1908 i bambini, per la prima volta, entravano all’asilo.
Ma un centodecennale non si può festeggiare in un solo giorno, serve almeno un anno intero: un 110 e lode, da che mondo è mondo, merita festeggiamenti adeguati.

Ecco perché l’Associazione Amici dell’Asilo ha progettato tutta una serie di eventi – per i bambini dell’asilo e non solo – per festeggiare a lungo questa ricorrenza.

I primi due eventi cui dovete assolutamente partecipare sono fissati per la sera del 23 marzo, serata inaugurale dell’anno dell’anniversario, con uno spettacolo per famiglie, e il pomeriggio del 24 marzo con un evento per i bambini a tema pasquale.


Stay tuned!!

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venerdì 2 marzo 2018

Sezione Primavera: FESTA del BIANCO

:-) Si sospetta che la neve di questi giorni sia stata chiamata dai bambini della Sezione Primavera: i bambini ne avevano bisogno per coronare il percorso di scoperta del bianco.

Questo percorso è andato di pari passo con la scoperta dell’inverno, e la prima cosa che viene in mente associando i concetti di BIANCO e di INVERNO, non è forse la NEVE?
La neve, quella vera, peraltro bisogna prenderla quando c’è: così già alla prima (e fino a ieri unica) nevicata di dicembre i bambini ne hanno approfittato per sperimentare il BIANCO gelido e bagnato della NEVE. 

Dopo di che hanno avuto il loro bel daffare con tanto altro BIANCO, ad esempio il BIANCO della tempera usata per dipingere i fiocchi di neve e per i loro costumi di carnevale da pupazzo di neve, fino alla FESTA DEL BIANCO di mercoledì quando, tutti vestiti di BIANCO, i bambini della Sezione Primavera hanno assaggiato il BIANCO di una cosa fresca e dolce come il GELATO, e poi il BIANCO di una cosa croccante e saporita come i POP CORN (li ha fatti una macchinetta speciale, che li faceva scoppiettare allegramente)


e poi si sono cosparsi mani, braccia, viso, anche i capelli, con il BIANCO di una cosa morbida e profumata che li ha fatti impazzire: la SCHIUMA DA BARBA! 
Ma quanto è bello il fatto che i bimbi siano lasciati liberi di toccare, sperimentare e anche sporcarsi un pò? 




In salone si sono scatenati con palloncini rigorosamente bianchi e si sono travestiti con lenzuola bianche che li hanno resi fantasmi o che sono state trasformate in mantelli per coprirsi o tendoni sotto cui ripararsi. 


E dulcis in fundo, la provvidenziale nevicata di ieri ha permesso un prolungamento della festa del bianco in cortile, sotto fiocchi di neve piccoli e danzanti. 



Cosa si può volere di più se anche il cielo ci dona la neve, quando i bambini la reclamano? :-)