mercoledì 14 ottobre 2020

Casbeno - 12 settembre 2020

Ed eccoci qui, dopo 8 anni di Scuola dell'Infanzia che a volte sono parsi interminabili e che invece ora, se ti giri indietro, sembrano essere passati in un soffio ...oggi è arrivato il giorno della festa dei diplomi anche per la "piccola" Chiara!!! 

Eh già, anche dopo e nonostante un anno così strano, le maestre sono riuscite ad organizzare la festa per i remigini del 2020!!! 

Diciamolo pure "e chi se li dimentica questi bimbi?!" I bimbi del 2020, l'anno del covid, l'anno delle cose lasciate un po' a metà...ma anche l'anno che ci ha fatto rivalutare tante altre cose: abbiamo dovuto rallentare, cambiare, riorganizzarci, ma abbiamo anche potuto riscoprire il gusto delle cose "piccole".
Sì perché io la voglio vedere così...a ricordarcelo brutto e cattivo il covid ci pensano già il gel e le mascherine e il dover stare sempre in guardia; però (senza dargliene merito, non fraintendetemi...) anche il gusto delle cose è cambiato e credo in meglio, stavolta. 
Lo hanno dimostrato oggi le maestre, che hanno dovuto riformulare una festa che seguiva un protocollo di tradizione da anni, quasi in pompa magna, ma dove rischiavi anche di non vedere il tuo bimbo per la troppa gente; e invece oggi, nel giardino dell'asilo, in una bella mattina di sole, una giornata dedicata esclusivamente a loro: ai bimbi grandi e alle loro famiglie. Un bellissimo ed emozionante momento dove i bambini hanno ricevuto il loro diploma. 


Chiamati uno a uno dalla maestra, hanno dipinto la loro manina con una vernice speciale e hanno lasciato l'impronta su una piastrella sul muro dei ricordi, affiancato a un bellissimo arcobaleno; poi ogni mamma ha scritto vicino alla manina del proprio bimbo il nome, e lavata accuratamente la manina, i bimbi si sono riseduti al loro posto attendendo di essere chiamati per la consegna del diploma e del portfolio contenente la propria storia all'asilo. 


Ovviamente non è mancato un briciolo di commozione da parte della maestra quando i bimbi, gli ultimi orsetti, visto che da quest'anno i nomi delle classi sono cambiati, le hanno consegnato un album con i loro disegni e le loro foto, ringraziandola di cuore per gli insegnamenti e il tempo trascorso insieme. 

Grazie Maestra Francy, e grazie a tutto l'Asilo davvero con tutto il cuore.


Francesca, mamma di Chiara, ex orsetta

martedì 6 ottobre 2020

Com’è andato questo INSOLITO mese di SETTEMBRE

Settembre, si sa, è il mese giusto per i buoni propositi e per i cambiamenti. 

Di solito è bello quando i cambiamenti sono frutto di una scelta e di una volontà; questo settembre, invece, l’asilo è iniziato con una serie di cambiamenti obbligati dal COVID: le classi mescolate, gli ingressi diversificati, gli spazi rivoluzionati, le regole, i divieti, le raccomandazioni, le comunicazioni a distanza. 

E a tutto questo si aggiunge che ci sono stati arrivi e partenze; maestra Marta e maestra Stefi non ci saranno per un pò, maestra Francesca – orsetta – e la super cuoca Lorena si sono trasferite (Franci e Lory, sarete sempre nei nostri cuori!) e menomale che è tornata la maestra Cinzia, e con lei sono arrivate le maestre Stefania, Elena e Martina.  

Insomma, mai mese di settembre è stato così movimentato, stravolto e sconvolgente. 

L’importante, però, come si dice, è trasformare le difficoltà in opportunità: l’importante è che i cambiamenti siano dei BUONI CAMBIAMENTI e che, messo da parte il comprensibile scoraggiamento iniziale, tutto il personale della scuola si sia rimboccato le maniche e che lo abbia fatto in modo creativo e originale, e con amore. E dato che chi semina amore fa sempre un buon raccolto, ecco che dalle difficoltà del cambiamento forzato, mettendo qualche seme di amore nelle cose che sono state fatte, sono sbocciati i fiori delle nuove classi. 

 

Un po’ di nostalgia per i vecchi orsetti, tigrotti, delfini e tartarughe è comprensibile: hanno fatto parte della vita della scuola per tantissimi anni. Però la novità di appartenere alla classe delle margherite, o a quella delle primule, o a quella dei girasoli, o alla classe dei tulipani, compensa la nostalgia per quello che c'era prima. 

E poi tutto sommato la mancanza di grembiulini, da un certo punto di vista, ha i suoi vantaggi: quante volte al lunedì mattina ci siamo trovati senza un grembiulino pulito e lo abbiamo dovuto pescare, stropicciato, dalla montagna di cose da stirare? 

E vogliamo parlare della comodità per tutti i bambini di stare in pantofole? O di non scendere a mensa? Magari saranno più felici i bimbi più pigri e stazionari, quelli che se possono evitare di mettere il naso fuori dalla porta sono più rilassati; ma si sa che i bambini si adattano in fretta e facilmente, e infatti sembra anche i più girovaghi si siano ambientati tranquillamente alle nuove regole. 

Il gruppo esclusivo della classe, e la nuova dimensione che le classi hanno assunto (sia fisica sia funzionale: si fa tutto lì) rende adesso la nostra scuola dell’infanzia una specie di raggruppamento di 4 piccole scuole (più la sezione primavera) in un unico edificio. Certo, i più socievoli avranno meno possibilità di farsi tantissimissimi amici, ma i più timidi saranno sereni nel nuovo ambiente ristretto, e potranno sempre contare sulla compagnia dei loro compagni più espansivi che li aiuteranno ad uscire dal guscio ☺ 

Insomma, magari non sarà tutto perfetto, ma quello che conta non è la perfezione, ma la capacità di adattarsi e di cambiare nel modo migliore possibile. E sicuramente la nostra scuola è cambiata nel modo migliore in cui potesse cambiare. 

Due parole sulla festa dei diplomi: il 12 settembre i remigini, che non hanno potuto avere la loro festa alla fine dello scorso anno scolastico, si sono ritrovati (distanziati, naturalmente!) per avere quello che si meritavano e che spettava loro. Hanno potuto concludere ufficialmente il loro percorso alla scuola dell’infanzia, prima di iniziare quello alla scuola primaria, hanno ricevuto il loro diploma, hanno lasciato la loro impronta sulla parete dei ricordi. Anche se, in verità, non è necessaria una parete, per ricordarli: sono “i bambini del COVID” e gli ultimi ad essersi diplomati “sotto il segno degli animali”: non potremmo dimenticarli mai.