martedì 19 dicembre 2017

Quest’anno, alla Piccola Fabbrica di Babbo Natale...

Quest’anno, alla Piccola Fabbrica di Babbo Natale, c’era ancora più allegria del solito.
Ogni tanto il chiassoso vociare della Fabbrica veniva momentaneamente zittito dall’esplodere di un’esclamazione improvvisa: Buoooon Nataleeeee! da un gruppetto di malcapitati assoldati da un elfo in incognito per... creare un po’ di scompiglio ... fare non si sa bene cosa ...coinvolgere nell’atmosfera festosa anche i grandi (grazie a Daniele, papà di Giorgio, delfino, per questa performance e attendiamo di capirci qualcosa di più!)

Quest’anno, alla Piccola Fabbrica di Babbo Natale, c’era ancora più atmosfera del solito. Alberi innevati, un piccolo fuocherello per scaldare gli animaletti del bosco, e poi…vogliamo parlare della slitta? La slitta rossa, trainata da due renne, era l’attrazione magica per piccoli e grandi. Grazie a Luana, mamma di Jacopo, apina, per questa straordinaria sorpresa.






Quest’anno, alla Piccola Fabbrica di Babbo Natale, sono venuti come sempre tantissimi bambini e tantissime bambine motivati ad essere dei super aiutanti di Babbo Natale. Per alcuni era già il terzo anno da piccoli aiutanti, per altri è stata una novità.



Simona due anni fa aveva chiesto un arco rosso con le frecce, ve la ricordate? Eccola di nuovo quest’anno, con la stessa parlantina e con una sorellina al seguito.

Anche Eloisa, che l’anno scorso era venuta da sola, quest’anno era accompagnata dalla sorellina Maria, piccola ma precisissima.

È tornato Stefano, amichevolmente chiamato Mr. NO, e però quest’anno con tutti i suoi NO gli veniva un po’ da ridere.

Poi c’era una testolina di capelli rossi, tutti diritti in testa, che un’elfa insistente ha chiesto e ottenuto più volte di poter accarezzare, vittima del fascino di tanta morbidezza. Erano i capelli di Lorenzo, che ha lavorato benissimo, sopportando stoicamente, e solo andando via, rassegnato, ha annunciato di non essere mica una pecorella!

Riccardo ha chiesto come facessimo noi elfe a sapere il suo nome. C’è sempre qualcuno che lo chiede, e sempre ai bambini brillano gli occhi a sentire le risposte: "noi Elfe siamo magiche. E poi Babbo Natale ci racconta tutto di voi."

Angelica all’inizio stava un pò sulle sue e forse non aveva tanta voglia, invece poi si è data da fare tantissimo.

Giorgio, Matteo e Thomas erano un trio inseparabile. Piccoli e dolcissimi, ma con idee chiare e con un uno spiccato senso di appartenenza alla loro piccola banda, si ispiravano, correggevano, consigliavano a vicenda. Ad un certo punto il discorso è stato più o meno così:
uno dei tre, rivolgendosi ad un altro del gruppetto: “tu sei più alto, quindi tu sei il capo e noi siamo i tuoi soldati”
elfa: “ma qui non ci sono capi né soldati, ci sono elfi e aiutanti di Babbo Natale”
un altro dei tre: “allora lui è Babbo Natale, dato che è più alto, e noi siamo i suoi aiutanti”
Perfetto, tutti e tre felici e soddisfatti. Ma che belli erano?

Quest’anno, alla Piccola Fabbrica di Babbo Natale, un sacco di bambini ancora non avevano scritto la loro letterina (!), e così in tanti si sono affannati a scrivere la propria per poterla imbucare subito. La cassetta delle lettere si è riempita così di letterine piene di desideri.


Quest’anno, alla Piccola Fabbrica di Babbo Natale, ad un certo punto e all’insaputa di tutti si è presentato…Babbo Natale. Alcuni bambini lo guardavano esterrefatti, altri avevano gli occhi lucidi e le guance rosse dall’emozione, altri sussurravano dubbiosi che non era mica il vero Babbo Natale, perché lui non si fa mai vedere. Però si guardavano bene dal dirlo ad alta voce.



Insomma, girano tante voci sull’arrivo di Babbo Natale alla Fabbrica, ma poi tutti hanno seguito senza fiatare il suo invito alla mini fiaccolata sul sagrato. ;-)

Quest’anno, alla Piccola Fabbrica di Babbo Natale, sono state costruite tantissime casette, mangiatoie per gli uccellini (ma qualcuno le ha messe sotto ad un cespuglio in giardino per dare da mangiare ai ricci!) e tanti alberelli che potrebbero ripopolare il bosco del Campo dei Fiori.


Una mattina gelida e nevosa, una settimana dopo la Piccola Fabbrica di Babbo Natale, appoggiata su una vecchia cassetta della posta di una strada di Casbeno, c’era una casetta per gli uccellini, una di quelle rosse, con un pupazzo di ovatta su un lato e tanti pezzi di tessuto colorato a decorarla.
Evidentemente un Piccolo Aiutante di Babbo Natale ha deciso di fornire un riparo anche agli uccellini della strada.

E qualche giorno fa una consegna speciale ha fatto arrivare al borgo del Sacro Monte le decorazioni dei bambini. Andate a vederle, si trovano nel passaggio verso il museo Baroffio.



Anche quest’anno, visto quanto sono stati bravi i suoi aiutanti alla Piccola Fabbrica, Babbo Natale ci ha recapitato questo messaggio di ringraziamento, nonostante sia indaffaratissimo, com’è facile immaginare, con gli ultimi preparativi:



Ecco qua, non è bellissimo?

lunedì 11 dicembre 2017

#dallanostrabiblioteca: i libri di dicembre

Oggi vi presentiamo un libro invernale, due libri natalizi e un libro che non c’entra nulla ma che è saggio. 
Ecco il primo:

“NO”

Com’è quella storia che i bambini dicono sempre NO, e com’è che hanno una spiccata tendenza a ribattere e a fare il contrario di quello che viene loro detto? Qui in verità si parla di un orsetto, non di un bambino, ma la scena è sempre quella e lo scambio di battute tra mamma orsa e orsetto è ben noto:
“è ora di dormire” – “ma io non ho sonno”
“farà molto freddo” – “ma io non sento freddo”
“cadrà tanta neve” – “ma a me piace la neve”
Finché il cucciolo cede e si rifugia nella tana, ma solo perché la mamma senza di lui si sarebbe sentita molto sola. ;-)
Libro dolce e invernale da leggere abbracciati sotto una coperta.
Età: dai 2-3 anni



“Babbo Natale e le formiche”


Quante delle nostre case non sono, ahinoi, dotate di caminetto e quanti di noi non sanno proprio come fa Babbo Natale ad entrare e a lasciare i doni sotto l’albero?
Questo libro rivela delle possibilità. Oltre a caminetti inesistenti ci sono antenne fastidiose, animali che vengono in aiuto e un po’ di magia, oltre che disegni da “libro per bambini di una volta”.

Età: dai 4 anni


“Il Natale di Topo Tip”


Sapete quando ci si imbatte in qualcosa di fatto bene e di bello da vedere, e si è ispirati per farlo altrettanto bene? Di questi tempi, pinterest e instagram - da una certa età in poi - esprimono bene questa voglia, anche troppo. Ridimensionandoci ad un libro per bambini: ne “Il Natale di Topo Tip”, Topo Tip scrive – anzi no, non sa scrivere, quindi disegna – una letterina per Babbo Natale talmente semplice e bella che fa venire voglia di farla uguale, altrettanto bella, con gli stessi pastelli a cera che usa lui.


Topo Tip fa un pupazzo di neve che vien voglia di correre fuori, se solo ci fosse la neve, per farne uno uguale.
Topo Tip aspetta il Natale aiutando un uccellino in difficoltà. Aiutare gli uccellini in difficoltà non è quello che hanno fatto i bambini, più o meno, lavorando alla Piccola Fabbrica di Babbo Natale?
Insomma, un libro bello, buono e attuale, per aspettare il Natale insieme ai nostri piccoli.

Età: dai 2-3 anni


“Il succo della sapienza”


Il succo del titolo è proprio un succo. Il succo dei mandarini, per la precisione. Di fatti, sanno tutti che i mandarini (cinesi) sono molto saggi. La storia è quella di una damigiana piena di succo che viene trasportato dalla Cina fino a Mosca. Durante il viaggio rende sagge molte persone, finché per sbaglio viene rovesciato a terra. Quando si alza il sole e il succo comincia ad evaporare, a diventare saggio è nientemeno che il cielo di Mosca.
Questo cielo saggio fa piovere dopo la semina, fa brillare il sole quando la frutta deve maturare, butta giù un acquazzone quando deve spegnere un incendio nel bosco (!). Ma quando scoppia una bomba atomica, l’aria si spaventa e fugge nel mondo, disperdendosi in modo tale da limitarsi a qualche briciolo di saggezza qua e là.
Ecco perché oggi, per diventare saggi, non vale più bere il succo di mandarino, ma bisogna spremere la testa per far uscire il pensiero.

Età: dai 5 anni