mercoledì 30 maggio 2018

COSE SUCCESSE nella SCORSA SETTIMANA

La scorsa settimana è stata molto molto impegnativa.
PRIMA DI TUTTO: per giorni e giorni le maestre hanno avuto il loro bel daffare a insegnare ai bambini i canti per la festa, a preparare l’allestimento e a organizzare il tutto.




Il signor Elio, (GRAZIE!) nonno di Giacomo, delfino, e responsabile del coro della chiesa, ha avuto il suo bel daffare a insegnare ai bambini il canto da cantare in chiesa.
E i bambini hanno avuto il loro bel daffare a imparare i canti per la festa.


POI: lunedì 21 alcuni bambini, in rappresentanza dell'asilo, insieme ai loro genitori o nonni e accompagnati da Marta, Franci maestra e Patrizia, sono andati in Provincia per presentare il progetto “Una Casa per Dino, nella Città Giardino”, al cospetto della commissione Green School che già l'anno scorso ha insignito la nostra scuola di questo importante riconoscimento, come descritto qui e qui:



Hanno spiegato il senso del progetto come cura dell’ambiente, hanno descritto il percorso di scoperta della segnaletica stradale e del muoversi a piedi, hanno parlato del potenziamento della raccolta differenziata tramite i nuovi bidoncini, dei lavoretti fatti con il materiale di riciclo, del coinvolgimento delle famiglie in questo percorso e soprattutto delle attività contro gli sprechi alimentari. Forse non tutti sanno che a scuola si pesano gli avanzi, e si analizzano i menù per studiare strategie di riduzione degli sprechi: se i bambini avanzano le zucchine a pezzetti nella pasta, perché non condire la pasta con un pesto di zucchine? In questo modo si possono proporre gli stessi alimenti ma abbattendo lo spreco alimentare.







E ANCORA: mercoledì 23 i bambini hanno incontrato all’asilo una persona speciale: il dottor Giuliano Gambarini, medico pediatra e zio di Leonardo, orsetto. 
Il dottor Gambarini che lavora periodicamente, come volontario, a Puri, in India, con la Worldwide Assistance Foundation, organizzazione senza fini di lucro che opera attivamente in alcuni dei Paesi più poveri del mondo, attraverso il sostegno alla salute, all’istruzione e all’adozione a distanza.

Come è già capitato in altre occasioni (questa, ad esempio), ancora una volta un libro si è rivelato essere portatore di un valore aggiunto, quello della solidarietà.

Questo libro si intitola “Pasu e il Re del Silenzio”, racconta una storia che ha una profonda valenza psico-pedagogica e il dottor Gambarini, insieme ai suoi due collaboratori (tutti e tre persone di gran cuore e con una certa vena artistica 😆) ne ha proposto una lettura drammatizzata: il Re del Silenzio è un re che odia il rumore e tutto quello che lo provoca, e per questo ha bandito dal suo castello uccelli, giocattoli rumorosi, naturalmente musica e naturalmente i bambini, fatta eccezione per suo figlio, il piccolo Pasu, educato però ad una vita di silenziosa solitudine.



Un giorno qualcuno bussa alla finestra di Pasu: un rumore! Che cosa strana sentire un rumore in questo castello! È una strana cosa pelosa. Pasu non sa cosa sia, ma i bambini lo sanno: è una scimmietta!
La scimmietta aiuta Pasu a uscire dal castello e gli fa conoscere il mondo: i bambini che vanno a scuola, le mamme che raccolgono il riso, gli animali, e soprattutto gli fa scoprire suoni e rumori. Foto reali vengono proiettate durante la lettura.


Giorno dopo giorno, durante le loro uscite segrete, Pasu e la scimmietta esplorano il regno. Quando il re si ammala, e nemmeno il dottore più importante e famoso riesce a trovare una cura, il vecchio saggio capirà che la malattia del re è la silenziosite e che il rimedio sono gli schiamazzi dei bambini, i loro canti, e la gioia dello stare insieme.



All’asilo sono disponibili alcuni libri per chi volesse acquistarli (costo: 10 euro) e completare idealmente il cerchio della solidarietà: il ricavato sarà interamente devoluto ai progetti di cui è referente il dottor Gambarini per la W.A.F. Onlus.


Se siete curiosi, qui potete ascoltare la storia (e farla riascoltare ai vostri bambini), e qui informarvi su cosa fa questa ONLUS, che è una preziosa realtà della nostra provincia (tra l’altro, proprio qualche giorno fa a una sua giovane volontaria è stato consegnato il premio “GIOVANI NEL VOLONTARIATO XII EDIZIONE”).


INFINE: giovedì 24 i bambini hanno piantato l’albero Dino nel giardino della scuola: Dino, infatti, ha deciso di voler mettere radici (nel verso senso della parola!) proprio nella nostra scuola perché qui ha trovato un luogo sicuro in cui crescere, sapendo che ha tanti amici che si prenderanno cura di lui e che rispettano e custodiscono il giardino.


Questa settimana gli appuntamenti importanti saranno due: domani, 31 maggio, la commissione Green School darà il suo responso e il 1 giugno ci sarà la festa dei diplomi della sezione primavera!

E naturalmente, prima o poi leggerete il blogpost della festa di domenica 27!!

mercoledì 23 maggio 2018

La CERIMONIA dei DIPLOMI della Scuola dell'Infanzia

C'erano una volta un grembiulino rosa e un grembiulino azzurro, sotto gambette abbronzate dall'estate, occhioni spalancati pronti a scoprire un mondo nuovo e manine strette strette nelle mani della mamma e del papà: è il 1° giorno di Asilo.
Chiudiamo gli occhi, proprio un battito di ciglia che sembra velocissimo e quando li riapriamo eccoci ad oggi: stessa porta, stesso Asilo, però i grembiulini sono più lunghi, e i bambini non sono mano nella mano della mamma e del papà, ma al mattino entrano di corsa all'Asilo urlando Ciaooo, conoscono tutti, salutano tutti, s'infilano in classe con la stessa disinvoltura che hanno nella loro cameretta. Sono a casa loro.
Come e quando è successo tutto questo?

Sette giorni fa è stato il giorno della Cerimonia dei Diplomi dei bambini grandi della Scuola dell'Infanzia: in un salone affollato di genitori, fratelli e sorelle, nonni, zie e tate..ecco che entrano in ordine i grandi della classe degli Orsetti con la maestra Francy, segue il Team Raffy dei Tigrotti, le Tartarughe con la maestra Cri e chiudono i Delfini con la maestra Marta (raggiante Marta!) e Simona.
Sono belli, sono grandi, sono emozionati, marciano cantando 

“Siamo i remigini, lasciateci passare, alla scuola primaria siamo pronti ad andare”

..sfilano intorno agli amici mezzani che li accompagnano in questo momento importante. A guardarli anche i mezzani sembrano già un po' più alti rispetto a quella mattina!
L'emozione è palpabile, visibile, è quasi un guaio incrociarsi occhi negli occhi.
I bambini sono perfettamente in colonna e ci cantano proprio a gran voce con entusiasmo 

“E' la mia scuola è..una favola da vivere ogni giorno, ogni giorno..è la mia scuola è ..un ricordo qui per sempre nel mio cuore, nel mio cuore...”

Com'è possibile che certe canzoni siano così giuste proprio per certi momenti!?

Don Luigi ci introduce ad un momento di riflessione, ogni fine di percorso coinvolge tutta la famiglia, non solo i bambini, è importante affidare allora questo momento di passaggio alla Madonna con una preghiera. Patrizia, le maestre, i genitori, i nonni..ci sono intenzioni per tutti, preghiere e ringraziamenti per questi anni ricchi e preziosi di emozioni e di traguardi raggiunti.

E' il momento: Uno per Uno i bambini vengono chiamati per nome e cognome, ricevono il diploma e dalla loro maestra il cappellino blu da diplomati. E' fatta!


Sorrisi, fotografi, click click e mentre li guardi pensi che sono davvero diventati grandi, è tutto racchiuso in quel battito di ciglia e l'emozione è davvero splendidamente prepotente.

Giusto per completare il momento, le maestre a sorpresa dedicano la canzone forse più vera, più bella e più difficile da “accettare” per un cuore che ama e che vede crescere... “A modo tuo”...


Sono attimi quasi surreali, per fortuna come sempre i bambini ci tolgono di impiccio in modo semplice: tutti fuori a vedere la Parete dei Ricordi, 22 nuove manine colorate impresse nella storia dell'Asilo.


E poi gioco, corse, merenda, risate, chiacchiere e commozione e ancora risate, fotografie e regali da dare alle maestre e quanti abbracci e che occhi lucidi...per fortuna ci rivediamo tutti domani mattina!! Strane queste mamme!!!
La verità è che è un puzzle bellissimo, il fatto è che con oggi è completato, lo sappiamo noi e le maestre.. che grandi movimenti di cuore..
E' un dato di fatto, vero ed indiscusso, il cuore delle Maestre e di tutto il personale del nostro Asilo è veramente tanto tanto grande!

Grazie ad Alice, Maria, Mattia, Samuele, Giorgia, Adele, Filippo, Andrea, Matilde, Riccardo, Anita, Marta, Federico, Filippo, Brian, Gabriel, Giulia, Rebecca, Marco, Claudio, Stella e Mattia.


I Diplomati anno 2017/2018.


Si ringrazia per questo post: Clara, mamma di Andrea, tartaruga diplomata.

lunedì 21 maggio 2018

3 poliziotti all’asilo (!)

Come forse avrete letto a scuola, o come forse vi avranno raccontato i vostri bambini, l’uccellino Serafino, che ultimamente viveva ai Giardini Estensi, svolazzando dalle nostre parti si è imbattuto nel palazzo della Questura. Qui ha conosciuto dei poliziotti speciali, e ha pensato di mandarli all'asilo per raccontare ai bambini qualcosa sul loro lavoro.

Così, grazie alla collaborazione e alla disponibilità di alcuni fantastici agenti della polizia (Anna Rita mamma di Martina, sezione Primavera, Fabio e Andrea) giovedì scorso i bambini hanno vissuto un’esperienza molto bella che ha suscitato in loro tanta curiosità e stupore. 


Grandi e piccini sono rimasti affascinati dalla divisa, dagli strumenti in uso dalla polizia e soprattutto dalla macchina di servizio con i lampeggianti accesi e dal suono della sirena. A turno i bambini hanno potuto indossare il cappello da poliziotto e salire sulla moto e sulla volante.







E che emozione quando sono andati via a sirene spiegate!


Anche a livello educativo è stata un’esperienza interessante e significativa: i bambini hanno ascoltato con attenzione il racconto degli agenti, che hanno sottolineato quanto sia importante conoscere e rispettare le regole della strada e hanno ricordato che bisogna sempre mettere la cintura (e stare seduti e allacciati sui seggiolini!) quando si sale in macchina.
Mamme e papà, ricordatevelo anche voi!



domenica 20 maggio 2018

per la serie 110eLode: LETTURA ANIMATA!

Avete mai sentito parlare del Leone Zebrato?

Chiedetelo ai bambini che sabato 5 Maggio, hanno partecipato all’ultimo laboratorio organizzato dall’Associazione Amici dell’Asilo per il 110elode.
Un pomeriggio in compagnia di un’amica molto speciale, la scrittrice ed illustratrice di libri per bambini, Cristina Galli, che insieme alla sua piccola aiutante e con l’ausilio di due burattini ha raccontato attraverso delle carte illustrate, la storia del Leone Zebrato, o “The striped Lion”, se vogliamo dirlo in inglese!!



La favola ha come protagonista un Leone, un po’ annoiato, che un giorno decide di lasciare il proprio paese, per raggiungere una grande città per diventare così un pittore o perché no, anche un perfetto tenore.
Per trovare anche degli amici con cui giocare, ballare e suonare…
Ed ecco…che da lì a poco, qualcuno finalmente lo nota e così il nostro tenero animale inizia a dipingere canzoni, come mai nessuno aveva fatto prima. La tristezza sparisce in un lampo, lasciando il posto alla felicità che trasforma persino il suo aspetto; Infatti le strisce di un tempo diventano uno splendido manto dorato. Spensierato capisce che finalmente ha trovato la sua casa!

Perché forse non è proprio questo il segreto? Viaggiare senza paura, alla ricerca di spazi lontani, per incontrare persone nuove e realizzare i propri sogni. Tutti noi possiamo cambiare e migliorare.

Giusto il tempo di un caloroso applauso, che tutti i bimbi, dapprima attenti, iniziano a correre e giocare in cortile, in attesa di partecipare al workshop, organizzato dalla scrittrice per realizzare un lavoretto molto divertente.

Tra un gioco con la palla ed una scivolata, qualche goccia di pioggia invita tutti a spostarsi all’interno, dove tutto è pronto! Ogni bambino sceglie un posto e con i pennarelli inizia a colorare e decorare la propria mascherina…c’è chi sceglie di farla zebrata, chi tutta di un colore, chi addirittura tutta a pois..
Sembra la fiera del colore! E quanti bimbi mascherati.



Non resta altro che fare merenda tutti insieme con un buon gelato ed una fetta di torta, prima di salutare Cristina che ha portato un regalo per ciascun bambino: una busta rossa che contiene all’interno tutte le carte illustrate della storia del Leone Zebrato, con cui poter giocare e divertirsi a rileggerla anche a casa.

Un piccolo arrivederci, prima di rincontrarci tutti alla Festa del 27 Maggio. Vi aspettiamo!

Si ringrazia per questo post: Luana, mamma di Jacopo, apina.

martedì 15 maggio 2018

TEATRO che PASSIONE!

È il 12 maggio, è sabato mattina e le maestre ci accolgono sulla porta dell'asilo spalancata per l’occasione: c'è la lezione aperta del laboratorio di teatro dei grandi. 
Noi genitori e familiari siamo invitati ad accomodarci in salone, curiosi come non mai di scoprire cos'hanno fatto i nostri bimbi durante questi mesi.
Eccoli, entrano con Lidia, la responsabile del laboratorio di Teatro che spiega: i bambini, tramite esercizi teatrali svolti sotto forma di gioco, in modo molto leggero e spontaneo, hanno lavorato sulle emozioni elaborandole e rappresentandole a loro modo con il suono, quindi con i versi e la parola, e poi con il corpo, con smorfie e posizioni particolari.
Il filo conduttore è la storia "Un cucciolo nero di nome Furia" che racconta di un bambino di nome Sam, bravo a scuola e bravo a casa, insomma, un bambino modello! Un giorno, al parco giochi, incontra Furia, un cucciolo, un mostriciattolo nero dispettoso. Sam e Furia diventano grandi amici ma poi...ma andiamo con ordine!

I bambini con Lidia si posizionano in cerchio e si riscaldano (in realtà si concentrano) con un gioco che richiede la massima attenzione: c’è una pallina invisibile che viene cercata un po' ovunque e infine trovata nientepopodimeno che nell' orecchio di un bambino e subito viene messa in gioco con lanci scattanti, rapidi, precisi e imprevedibili tra un bimbo e l'altro, e qualche volta finisce anche nel pubblico!! Per fortuna ce la caviamo abbastanza anche noi!!


I bambini sono ora pronti per lo spettacolo delle emozioni: Lidia-narratrice racconta che Sam quel giorno è contento, va al parco con l'intenzione di battere il record di 234 scivolate dallo scivolo in un minuto...ma nooo! Ci sono 10 bambini in coda che vogliono scivolare!!! 
Allora pensa di andare sulla giostra ma nooo! C'è Giovanni il bambino più antipatico della scuola... 
E l' altalena? Ma è davvero un incubo!!! C'è Camilla, la bambina più sciocca della scuola che ride sempre..dondola e ride, ride e dondola, uffa!! 
Ma va tutto storto oggi!!!
Nella pancia di Sam cresce un miscuglio di emozioni che scoppia come un razzo!!! Stoccafisso baccalà!!
(Ecco perché nelle nostre case “stoccafisso baccalà” è diventato l’espressione del momento 😅 )

I bambini rappresentano le emozioni con le smorfie e con la lingua, intervallate da uno “stoccafisso baccalà” che fa da “reset”:
FELICE (stoccafisso baccalà)
TRISTE (stoccafisso baccalà)
NERVOSO (stoccafisso baccalà)
ARRABBIATO (stoccafisso baccalà)
OH NOOO (stoccafisso baccalà)
UFFA (stoccafisso baccalà)
BASTAAAAAA!!! (stoccafisso baccalà)

È in questo momento che Sam vede Furia, mostriciattolo invisibile: diventano subito amici e si divertono un mondo a fare dispetti a tutti, e al momento di andare a casa, Sam invita Furia e lo porta con sé.
A casa, però, le cose cambiano, Furia continua ad essere dispettoso e di qualsiasi pasticcio viene incolpato Sam:

“Sam perché hai sporcato il divano con il cioccolato? – chiede la mamma
Ma non è stato Sam, lui dice di no, Furia dice di sì, sì no, no sì..
“insomma Sam sei stato tu?” – incalza la mamma, e in tutta risposta riceve una pernacchia!! È stato Furia, ma lui è invisibile così la mamma si arrabbia con Sam.


“Sam perchè hai strappato il disegno di tua sorella?”
“Sam perché mi hai pestato un piede?”
“Perché continui a saltare?”
“Sam perché hai pasticciato il muro con il pennarello?”
Ed è sempre la stessa storia: non è stato Sam, ma Furia!!! si no, no sì (i bambini sono fantastici!!!) e Sam è un po' stufo di prendersi sempre la colpa, non è più tanto bello avere questa Furia con sé, ma come fare a liberarsene?

I bambini fanno un inchino, e Lidia conclude simpaticamente dicendoci " riprendetevi le vostre Furie".

I bambini in realtà lo sanno come si manda via Furia, ma ce lo diranno a casa, nel momento giusto: come dire, è un po' come giocarsi il jolly!

Per concludere la mattinata, si prosegue con un gioco stile "mimo" con un pallina che si trasforma in qualsiasi cosa si vuole, ed è bello vedere la fantasia dei bambini e giocare un po' anche noi insieme con loro.

E per concludere questo post, non possiamo che ringraziare di cuore per questi momenti così preziosi che ci permettono di vedere i nostri bambini fare cose che con noi non farebbero mai! Anche questa volta siamo noi genitori a guardare i bambini a bocca aperta: sono loro che insegnano a noi!

E infine un grazie particolare a Lidia, bravissima e fenomenale!

venerdì 11 maggio 2018

11 maggio - BIRTHDAY

11 maggio 1908

Sul libro del centenario c’è scritto: “la storia dell’asilo infantile Divina Provvidenza di Casbeno si aprì come si apre un libro di storie, nell’anno 1906. Precisamente il 17 dicembre”. Noi, però, gli anni di vita dell’asilo li contiamo dal 1908: infatti, ogni nascita ha il suo concepimento e la sua gestazione, e di solito, tramite i compleanni, si festeggia il giorno della nascita, e non quello del concepimento. Ma andiamo con ordine.

Il 17 dicembre del 1906 fu registrata la donazione di 2000 mq di terreno alla parrocchia da parte dell’allora sindaco della città, il Cavalier Gerolamo Garoni, con il preciso scopo di costruirci l’asilo. I lavori sono iniziati il 4 febbraio 1907 e la testata d’angolo, la prima pietra che fu posta all’angolo sud est del salone, era un pezzo di marmo, avanzo dell’altare della chiesa. 

Non è una storia bellissima, già solo fino qui?

Dopo varie vicissitudini, il 6 maggio del 1908 arrivarono le suore, pronte a prendersi cura dei bambini anche se l’asilo, in realtà, non era ancora completato.

Si legge quindi nel libro del centenario: “Cinque giorni dopo l’arrivo delle suore, ovvero l’11 maggio 1908, senza alcuna cerimonia formale e nella migliore tradizione bosina, cioè nel rispetto, prima d’ogni cosa, dell’efficienza, l’Asilo s’affollò di bambini”.

Se quindi il 17 dicembre del 1906 è stato posto il seme per l’asilo, l’11 maggio del 1908 è la data ufficiale della sua nascita, e l’11 maggio, quindi, quella del suo compleanno: un asilo diventa un asilo solo quando ci sono i bambini.


Quel seme è cresciuto nei 110 anni di vita dell’asilo: l’edificio è cambiato, si è ampliato, è stato sistemato, rinnovato, risistemato ancora e continuano ad esserci persone che si dedicano a lui. Ed è cresciuto nei 110 anni di bambini e di amore per i bambini.

Non è una storia ancora più bella, adesso?



11 maggio 2018

Qui abbiamo scritto che un centodecennale è un compleanno talmente importante che non si può festeggiare in un solo giorno, serve almeno un anno intero. Ed è quello che stiamo facendo.
Però il giorno giusto non può essere completamente ignorato: ecco perché oggi abbiamo voluto raccontarvi quello che è accaduto 110 anni fa.
In biblioteca trovate alcune copie del libro del centenario, se volete approfondire.

Vi lasciamo con quanto ha scritto 10 anni fa don Peppino, allora presidente della Fondazione:



Ed eccoci, oggi, centodieci anni dopo, a celebrarne il compleanno.

Buon compleanno, asilo del nostro cuore! 😍😍😍




venerdì 4 maggio 2018

per la serie 110eLode: il GIOCOSPORT!

Il 21 aprile era uno di quei giorni di estate precoce che ora ci hanno un pò abbandonato, e i bambini erano in calzoncini corti e maglietta. 
Il salone dell’asilo era una palestra con tanto di rete da minivolley per i più grandi, e il cortile era un colorato percorso ad ostacoli per i più piccoli.


I grandi avevano un allenatore e due allenatrici tutti per loro: Mario, Michela e Lisa della società sportiva Città Giardino. In salone, dopo che tutti si sono presentati e dopo un gioco iniziale per rompere il ghiaccio ("mago ghiaccio", per l’appunto!), sono comparsi i palloni e i bambini hanno fatto la loro prima esperienza di minivolley, che in realtà, per i bambini di quest’età, è chiamato “palla rilanciata”.





Non pensate però che la palla rilanciata sia un gioco improvvisato: è un’attività propedeutica al minivolley vero e proprio, con le sue regole (“chiamare la palla!” “fare i tre passaggi!” solo per dirne due tra le più famose), i suoi requisiti “strutturali” (misura del campo, altezza della rete, numero di giocatori, peso e dimensione della palla), e i suoi tornei, organizzati dalla Federazione.
I bambini hanno sperimentato un’ora di divertimento e di sano movimento, tra esercizi di coordinamento e i primi palleggi.



Intanto fuori, sotto al sole, i più piccoli affrontavano un percorso motorio dove, nell’ordine, dovevano: saltare nei cerchi colorati a piedi pari e a gambe divaricate, rimbalzare sopra ad una grossa palla rosa, passare sotto ad una corda gialla senza toccarla, scivolare dallo scivolo arancione, tirare un pallone in porta (e possibilmente fare goal!), passare sui cubotti attraverso i cerchi senza farli cadere, infilarsi in un tunnel, camminare su dei mini-trampoli, pedalare sul triciclo, fare lo slalom di corsa, tirare a canestro (e possibilmente centrarlo), correre su per lo scivolo a ponte e da lì scivolare giù gridando: 110 E LODE!




 


Il gruppetto del primo turno è stato il più cauto e tranquillo, ma anche quello che alla fin fine ha lavorato di più e anche quello che ha riso di più: ai bambini che uscivano dal tunnel verde qualche burlone gridava: "guarda! un bruco!!" "dove? dove?" "ma sei tu!" 😃

Il secondo turno è stato il più ordinato: un’ora di gioco-staffetta in cui hanno cercato di fare sempre meglio. Anche i più piccoli che prima di partire erano dubbiosi e incerti, alla fine erano diventati abilissimi.
E cosa dire ad esempio di Giada, tigrotto, quasi in lacrime prima di partire, che appena ha iniziato a saltare nei cerchi, mano nella mano con una delle mamme sportive, ha accennato ad un sorriso timido che si è aperto in un sorriso gigante non appena ha iniziato a rimbalzare sulla palla rosa, facendo BOING BOING BOING come Chobin? (nessuno dei bambini sapeva chi fosse Chobin, però tutti hanno imparato che Chobin fa BOING e rimbalza 😃 )

Il terzo turno è stato il più dispersivo, con i bimbi che erano più tentati dal seguire i bambini dei turni precedenti, che ora si rilassavano con i giochi del cortile, piuttosto che impegnarsi davvero nella staffetta. Però pare che si siano divertiti:
 “quasi quasi non volevo venire perché pensavo che era una festa brutta, invece è una festa bellissima e sono molto felice di essere qua. Grazie!” disse Rebecca, una piccola sveglissima tartaruga.




E ora, pronti per il prossimo evento 110eLode?