giovedì 29 giugno 2017

La prima festa del DONALIBRO

Come forse sapete, il 14 giugno scorso, con la festa del DonaLibro, la biblioteca dell’asilo ha chiuso per le vacanze.
Ma forse non sapete che la festa del DonaLibro è stata una vera meraviglia, una piccola chicca realizzata dalle nostre maestre, una prestazione artistica di alto livello, e, con il senno di poi, peccato che non ci siano dei video, perché tutto quello che abbiamo sono le bellissime foto fatte da Melisa, la dolce tirocinante che si è data da fare all’asilo nell’ultimo periodo, e questo post.

I bambini sono stati invitati alla festa del DonaLibro da un personaggio d’eccezione, che due anni fa aveva la sua casa nell’allora Laboratorio di Geppetto, poi diventato biblioteca: Pinocchio naturalmente, che il venerdì precedente ha accolto i bambini in biblioteca e ha consegnato loro l’invito a donare un libro e a partecipare alla festa in cortile.



Il giorno della festa del Donalibro, così, tutti i bambini sono scesi in cortile. Non sapevano ancora che si sarebbero divertiti un mondo.

Pinocchio li aspettava lì, con un libro aperto in mano. 
Il libro si intitolava “Io mi mangio la luna” di M. Grejniec, e le insegnanti, insieme a Barbara e Lorena, e a Francesca che faceva la voce narrante, ne hanno messo in scena la storia.


La storia racconta che da sempre, nelle notti africane, gli animali si chiedono che sapore abbia la luna. Così, una notte di luna piena, gli animali della savana si adoperano per raggiungerla, arrampicandosi l’uno sull’altro e formando una piramide di animali.
Ecco, questo è quello che hanno fatto le maestre :-), ve le immaginate?



Ognuna interpreta un personaggio del racconto: vestite a tono, con una maschera in testa, si sono calate benissimo nella parte.
Tanto per incominciare, Barbara regge una grossa e pesantissima Luna e sta lì, a prendersi gioco di quei buffi animali che si danno tanto da fare.


La tartaruga per prima (che, giustamente, è rappresentata dalla maestra Cri) decide di arrampicarsi su una montagna per arrivare a toccare la Luna e poterla assaggiare. Però non ci arriva, allora chiama l’elefante Simona.



Quando l’elefante sale in groppa alla tartaruga, la Luna sale un po’ più in alto nel cielo. Ma neanche l’elefante riesce ad arrivarci, nemmeno utilizzando la sua lunga proboscide. 
Allora chiamano la giraffa Raffaella (giRAFFA-ella…di nome e di fatto, vestita di giallo e marrone con le sue movenze “selvagge ;-) ), che con il suo lungo collo non può non arrivarci! 
Macché, niente da fare nemmeno questa volta. 


È la volta della zebra Francesca, con la sua maglietta zebrata, e poi del leone Marta, che, bè, fa l’attrice di secondo lavoro, quindi per lei scalare gli altri animali è una passeggiata! Ma la Luna sfugge via ogni volta!



Gli animali pensano di chiamare allora la volpe Sara che, furba com’è (non Sara, la volpe!), di sicuro escogiterà un sistema, ma neanche lei ha successo, e nemmeno la scimmietta Lorena, che si arrampica subito dopo.



Tutti si arrampicano e tutti, per un soffio, la mancano intanto che lei che, dispettosa, si sposta di un pezzettino per volta.
E’ il turno del piccolo e scattante topolino Stefania, e la Luna, stufa di questa confusione e stufa di muoversi, decide di stare lì dov’è, tanto non sarà certo un così piccolo topolino ad arrivare dove non sono arrivati gli altri.



E invece…il topolino agguanta la Luna, la fa a pezzetti e la distribuisce, così che tutti ne possano assaggiare un pezzetto, e scoprire così che la Luna ha il sapore del proprio cibo preferito: sa di insalata per la Tartaruga, di foglie di acacia per l’Elefante, di mimosa per la Giraffa, di erba per la Zebra, di carne fresca per il Leone, di gallina per la Volpe, di banana per la Scimmietta, e naturalmente, di formaggio per il Topolino!


Morale della favola: l’unione fa la forza, le dimensioni non contano, e le maestre sono delle attrici favolose! :-) :-) :-)

(applausi)

Finita la rappresentazione, i bambini sono tornati in biblioteca, una sezione alla volta, con i loro cesti di libri, portati in dono.






Grazie bambini!


sabato 24 giugno 2017

Festa di fine anno 2017

Negli ultimi giorni della scorsa settimana c'è stato un “dietro le quinte” molto animato… innumerevoli chat in fermento, liste della spesa, liste dei giochi da preparare, liste dei partecipanti, liste di chi, con tanta buona volontà, si è offerto di dare una mano, liste dell'ultimo minuto...e come in ogni occasione di grande importanza la macchina organizzativa non ha perso un colpo (...o quasi!!)

Quest'anno, a conclusione di un progetto didattico importante e molto coinvolgente, l'Asilo e l'Associazione degli Amici dell'Asilo hanno collaborato al massimo per rendere la festa di fine anno indimenticabile!

Il cortile dell'Asilo si è rivelato essere la location perfetta, i bambini sono a loro agio, rispettosi dell'ambiente e delle regole che qui vigono; la giornata è bellissima, calda ma non afosa, ventilata ma senza far volar via nessuno!
Il cortile è una meraviglia: l'orto è rigoglioso e sgargiante dei colori del dipinto di Maura; 



lungo i muri e sulla ringhiera le maestre hanno esposto una mostra con i bellissimi capolavori realizzati dai bambini della materna nei vari laboratori: i Terra Capolavori, il Risto-latte per gli uccellini, la Riciclo fioriera:





E non solo... tra le fronde di un albero, tanti uccellini di latta e un grande Tico dalle Ali d'Oro volano e sembra che cerchino un po' di fresco.


Dall'altro lato a fare allegria c'è il grande lenzuolo colorato dalle piccole manine a dai piccoli piedini dei piccolissimi della Primavera, il loro treno arcobaleno e il mosaico di tappi.




Ma quanto è bello tutto questo?

E sullo sfondo di un bellissimo anfiteatro, lei, la Special Guest.. Enrica! Bella! Colorata! Allegra! Magica! Circondata da palloncini colorati, dai suoi amici BIDONI, e soprattutto, dai suoi amici BAMBINI.


Ma andiamo con ordine: dopo i preparativi finali, quando tutto era pronto...


...giusto qualche minuto prima dell'apertura dei cancelli, Rebecca, orsetta e Adele, tartaruga, supersorridenti, hanno consegnato alle maestre e a tutte le "creature magiche” che lavorano all'asilo una cesta piena di magliette... a ciascuna la sua, in regalo...e così, in barba alle camicette eleganti delle maestre, ecco, come in ogni show che si rispetti, un cambio d'abito istantaneo!




Ed ecco che finalmente arrivano i bambini. Il cortile, già in vivace fermento, si riempie di gioia, sorrisi, emozioni di genitori e nonni e fratelli e sorelle più grandi, seduti in prima fila… loro sanno e intuiscono tutto prima di tutti gli altri!


I bambini si sistemano su più livelli... dietro i grandi, molto disinvolti, poi i mezzani, orgogliosi e davanti i piccoli, un bellissimo gruppo di amici di Enrica, e lo spettacolo inizia.

Sotto la guida delle loro favolose insegnanti, i bambini iniziano a cantare una canzone dal titolo “Ogni cosa ha il suo bidone”. Ed ecco che, all’urlo di 
ma con la plastica non ci sto! Disse la LATTINA, sto con il vetro sì però!” 
i bambini della primavera fanno il loro ingresso, i primi indossando una collana con una lattina-gioiello, seguiti da altri con una coroncina di cartoncino intanto che la canzone dice così:
ma con il vetro non ci sto! Disse il CARTONCINO, perché se no mi taglierò
e infine gli ultimi con una zucchina....proprio una zucchina, in testa! Sì, perché la canzone a questo punto fa, testuali parole: 
ma con la carta non ci sto! Disse la ZUCCHINA, ma nell’umido me ne andrò”
I piccolissimi sono tutti seduti, al loro posto d’onore con le loro seggioline colorate, e si continua a cantare: è il turno di altre due canzoni, Erre come riciclare” e “Verde blu
Ascoltiamola!!



Il momento dei bimbi è davvero gioioso, Francesca ricorda l'importanza di questo progetto, e ringrazia tutti quelli che l'hanno reso possibile e AMATO. Sì perché i bambini adorano Enrica e tutto il progetto, e le maestre e il personale della scuola hanno dato il cuore per trasformare la scuola in una vera Green School. E tutti hanno contribuito con gioia: le famiglie, che hanno aiutato, cooperato, portato materiale, l'Associazione Amici dell'Asilo che ha messo il tassello iniziale regalando, mesi fa, la casetta che la bravura delle maestre avrebbe poi trasformato nella bellissima Enrica, i Nonni che si sono adoperati per preparare l'orto con i bambini, Maura che ha realizzato lo splendido murales dell'orto, il famoso signor Giacomo dell'Agricola, il personale dell'Aspem, l’amico Paolo e i suoi colleghi della Provincia ...insomma tutto è stato possibile grazie ad una grandissima squadra! Senza dimenticare il contributo ricevuto dalla Fondazione Comunitaria del Varesotto, ottenuto grazie alla bravura di Francesca che ha pensato il progetto nei minimi particolari.


Dopo i ringraziamenti, la festa continua, con una merenda per tutti i gusti, dolci e salati, anguriosi e gelati... bibite, birre, calici di prosecco e – che idea grandiosa –  un delizioso aperitivo versato direttamente dall’innaffiatoio verde (siamo o non siamo una Green School?!) 



C’erano tantissime cose preparate con cura e servite col sorriso, e nel frattempo, tanti giochi per i bambini: i giochi dei Nonni, i giochi di una volta e realizzati  con materiale di riciclato...come ci insegna Enrica: riciclato e trasformato, con fantasia!
E quindi i bambini giocano come non mai e fare centro con le palline nei barattoli di latta colorata, a cercare di pescare il tappo giusto - quello giallo vince!!! o se proprio va male quello neutro dice: “ritenta, sarai più fortunato!” e quello viola? “non hai vinto” (va bè ma ce ne sono pochissimi!) perché alla fine le caramelle le vincono tutti vincono!




E poi eccone altri, ad attaccare, bendati, la coda all’asino il fiocco blu all’orsetto, il fiocco verde alla tartaruga, il naso al tigrotto, la palla al delfino e le ali alle apine, circondati  da tutti gli amici che aiutano e suggeriscono: più su, più in basso, a destra, a sinistra! Quante risate!!



E intanto, da una finestra in alto compaiono e scompaiono le maestre, indaffarate con un cestino che calano in un pozzo con una corda: è il Pozzo di San Patrizio. Secondo la leggenda, il Pozzo di San Patrizio è una riserva inesauribile di ricchezze: e infatti il cestino, ogni volta che viene calato e che poi torna su dal pozzo, contiene sempre una sorpresa diversa e i bambini ci trovano le ricchezze che piacciono a loro: cerchietti, pastelli, giochini e palloncini...e preziosissimi gioielli!



La festa va alla grande, i 125 bambini presenti sono indaffaratissimi a giocare, ma i grandi non possono essere da meno: ed ecco allora la sfida, il tiro alla fune, tigrotti e orsetti contro tartarughe e delfini...



e poi tra genitori e maestre! 




Le maestre sono fortissime (ma si sa, no?) e vincono, più felici dei bambini!




“Tiro alla fune senza vittime, con vittoria schiacciante del corpo insegnante!” commenterà poi Daniele, papà di Giorgio, delfino.

Cos’altro… tra la folla si aggira un salame, al seguito di una banditrice d’eccezione, che sfida i presenti ad indovinarne il peso, per vincerlo, naturalmente! Alla fine, sotto lo sguardo attento della banditrice trasformatasi in notaio per l’occasione, il salame è stato pesato pubblicamente: complimenti alle famiglie di Camilla, tartaruga, e Francesco, orsetto, che hanno vinto e che, come nelle migliori famiglie, hanno condiviso con tutti il loro gustosissimo premio!


Il pomeriggio sta finendo, ma, come alle feste più belle, non c'è proprio voglia di salutarsi e tornare a casa...perché al nostro Asilo, diciamocelo, si sta Divinamente!!

E allora, per finire, almeno una scivolata a testa:


Chi vince il premio per la scivolata più bella??

E infine, i nostri ringraziamenti, perché se l'Associazione Amici dell'Asilo ha preparato e gestito giochi e buffet, c'è da ringraziare anche qualcun altro:

- il fruttivendolo di Casbeno “le Delizie dell’Orto” che ha donato la frutta - un'anguria da 15 kg e le fragole del cocktail analcolico;
- il Balthazar, che ha offerto il salame e il prosecco e Stefania mamma di Margherita, ex orsetta, per l'organizzazione e lo spirito di iniziativa;
- Lydia mamma di Luca, apina e Nora, orsetta, che ha donato due grossi pacchi di caramelle;
- Daniele, papà di Giorgio, delfino, che ha proposto il tiro alla fune e ha recuperato la corda e il fiocco.
E poi:

- Carolina, ex tartaruga, che durante la festa si è presa la briga di vendere qualche maglietta di Enrica;
- i genitori che hanno comprato una, due, tre o più magliette, qualcuno anche per tutta la famiglia!
- i fotografi “ufficiali”: Veronica mamma di Giorgia, Stefano papà di Andrea e Alessandro papà di Luca, tutti e tre tartarughe;
- Clara, mamma di Andrea, tartaruga, che ha scritto buona parte di questo post.

E un ringraziamento specialissimo a tutti gli Amici dell’Asilo che, dando il loro contributo, hanno visto solo il “pezzettino” di festa intorno a loro, e si sono persi tutto il resto. Questo post è per loro.