martedì 28 marzo 2017

#dallanostrabiblioteca: Mi sembra di vedere un DINOSAURO

Le cose non sempre sono come sembrano, si sa.



Questo è vero soprattutto quando passi una notte in tenda con i tuoi cugini, e la tua mamma ti dà distrattamente il permesso di andare a caccia di dinosauri.
Nel buio della notte, ogni cosa sembra mostruosa. Un gufo, insieme al ramo dell’albero su cui è appollaiato, prende la forma di un feroce dinosauro dai denti aguzzi.




Per non parlare di quanta paura possono fare gatti, topolini o rane, o anche la mamma a quattro zampe nella tenda.
Insomma, va bene che vogliamo andare a caccia di dinosauri, ma siamo sicuri di avere davvero voglia di trovarli, questi dinosauri?
Per fortuna la combriccola è dotata di torce e di una cugina più grande e saputella che fa la coraggiosa, anche se tanto coraggiosa non è nemmeno lei.

E quando alla fine i tre cugini dimostrano che tutte le ombre non sono nemiche, allora niente, fine della caccia. Cose spaventose nella notte ce ne sono tante, ma di dinosauri nemmeno l’ombra. Insomma, si sa, in fondo, che i dinosauri non esistono.


Ne siete proprio sicuri?

ne siete proprio sicuri?

sabato 25 marzo 2017

Associazione Amici dell’Asilo – Secondo Anno

Oggi, 25 marzo 2017, l’Associazione Amici dell’Asilo festeggia il suo secondo compleanno.
Ebbene sì, è un’associazione molto giovane, ma qualcosa ha già fatto.
Ecco un riassunto delle sue attività durante il secondo anno di vita:

1) diciamo che mettere da parte i risparmi non è il suo punto di forza, ma nemmeno il suo scopo, del resto: praticamente tutti i fondi raccolti nel primo anno di vita, più quelli che sarebbero stati i fondi futuri, l’Associazione li ha spesi e impegnati per quello che di sicuro è stato il frutto più evidente di tutti gli sforzi sostenuti, e certamente il più apprezzato dai bambini: la ristrutturazione di parte del cortile, con la posa di 94mq di pavimentazione antitrauma, la ristrutturazione dello scivolo a ponte e l’installazione di un’altalena doppia. Tutto effettuato ovviamente secondo le norme, per offrire uno spazio giochi sicuro, e a cavallo delle vacanze di Pasqua, per fare una sorpresa ai bambini al loro rientro.


È vero, quando piove troppo (tipo giovedì!!) si crea una grossa pozzanghera: le misure effettuate con la ristrutturazione del cortile e l’apertura di un nuovo pozzetto purtroppo non hanno risolto il problema di fondo, legato alla configurazione del cortile e ai canali di scolo esistenti. Quindi adesso abbiamo da pensare ad un'altra soluzione.

2) gli eventi successivi sono stati finalizzati alla raccolta dei fondi già virtualmente impegnati per pagare i fornitori intervenuti nella ristrutturazione del cortile; proprio a questo sono serviti:
- il “banchetto torte”, organizzato ad aprile sul sagrato della chiesa. Nello stesso week-end, nel cortile dell’asilo l’Associazione ha festeggiato, insieme alle maestre, al personale e al consiglio della Fondazione, il suo primo compleanno.

Raccolta fondi
Torta meravigliosa realizzata da Cristina, mamma di Leonardo, orsetto
- il “Secondo Trofeo Amici dell’Asilo”, realizzato a fine maggio in collaborazione con alcuni papà calciatori e non, che hanno gestito la parte più propriamente calcistica e hanno donato il più grande dei due gonfiabili su cui i bambini si sono divertiti come pazzi.

3) Dopo l’estate, l’anno si è riaperto subito alla grande con il banchetto “Made with Love” alla festa Casbeno Insieme, con i laboratori creativi tenuti dagli Associati a fianco delle letture animate di Fabiola e con il piccolo torneo di bocce per piccoli (e non solo!) gestito in collaborazione con qualche papà volenteroso :-)
Ecco i post: qui e qui.

Festa di Casbeno Insieme, all'asilo
4) A inizio ottobre, la festa dei nonni è stata festeggiata con la vendita di biscotti e con la consegna ai bambini di segnalibri ad hoc da colorare, e da regalare ai nonni.

5) È da poco iniziato l’autunno ma bisogna già iniziare a pensare all’evento che più di tutti richiede parecchi preparativi: la Piccola Fabbrica di Babbo Natale.  C’è di buono che si può vivere un po’ di rendita per quanto riguarda parte dell’allestimento realizzato lo scorso anno. Ma preparare il materiale per i lavoretti non è cosa da poco. Fustellare uno ad uno 300 cuori di cartoncino ondulato, o un numero imprecisato (ma grande!) di fiocchi di neve per decorare le casette, oppure ritagliare baffi, berretti e tutte le varie parti della sagoma di Babbo Natale, o le corna delle renne, oppure fare a fettine i tappi di sughero, eccetera eccetera è un lavoraccio.
Tanti associati (ma anche qualche non associato) hanno collaborato sia ai preparativi che alla gestione delle attività logistiche o creative durante l’apertura della fabbrica, all’angolo di lettura vicino al caminetto, alla postazione “foto polaroid” e cassetta delle lettere, e all'angolo delle trecce.

Cassetta delle lettere gentilmente costruita da uno zio (o prozio, forse!)
Le mani fatate di Lorena hanno intrecciato i capelli a tantissime bambine!

Anche quest’anno la Fabbrica di Babbo Natale ha fatto la sua bella parte nel contesto del mercatino di Natale di Casbeno, è stata un bel successo, e anche quest’anno è rimasto in eredità qualcosa da imparare.
La piccola fiaccolata sul sagrato e la generosa donazione, ai bambini della Comunità Villa Giuditta di Via Campigli, di parte delle decorazioni realizzate, hanno completato l’opera di far vivere ai bambini l’atmosfera vera del Natale, come una ciliegina sulla torta.
La Piccola Fabbrica ha permesso di raccogliere fondi da destinare ai regali di Natale alle classi e all’acquisto di parte dei libri della nuova biblioteca.

6) A febbraio era tutto pronto per la festa della Candelora, con giochi e attività per i piccoli e non solo, ma anche quest’anno, come l’anno scorso, la pioggia ha fatto saltare l’animazione per i bambini. :-(

7) La festa di Carnevale, organizzata in forma semplice ma con spunti divertenti come i balli e la sfilata, è stata un momento di allegra e colorata confusione dove si sono divertiti come matti una sessantina di bambini, che in verità non erano bambini veri. In verità erano: una Minni, una M&Ms rossa, una Gioia di Inside Out, una Harley Quinn - aka fidanzata di Joker-, una ninja, una zingara Esmeralda, alcuni Spiderman, un cavaliere della tavola rotonda. 
Ah sì, alcune Elsa e alcune Anna di Frozen, una Rapunzel, e poi delle principesse e delle fatine non potevano mancare.


Poi ancora: 3 Marshall e un Rubble di Paw Patrol, una Batgirl, un GattoBoy più la sua mamma Gufetta, una Cenerentola, un pirata, un cowboy, una indiana, un poliziotto, una Trill, e una coccinella, e forse manca ancora qualcuno.

E lui chi è ??
Ecco, a questo punto il nostro secondo anno è finito, un altro inizia e vedremo un pò cosa succederà :-) . Intanto, possiamo festeggiare un pò?
E allora, tanti auguri a noi!!

giovedì 23 marzo 2017

Pulizie di primavera?

Certo che negli ultimi due giorni se ne sono viste di cose all’asilo!
Prima è arrivato il bidone del compostaggio.


Annunciato da Enrica, la casa che ricicla, aspettava i bambini nel cortile. 


E già osservava che c’era un po’ di disordine, e così i bambini hanno iniziato a dare una sistemata.


Poi sono arrivati gli amici dell’Agricola, che sono andati avanti a sistemare il cortile, in grande stile. 



Tra poco avremo un giardino bellissimo, un nuovo orto, la casetta degli insetti, il giardino delle farfalle. Uao, che meraviglia!



E tra l’altro, da quanto non si vedeva l’area giochi così pulita?


E infine è stata la volta degli amici dell’Aspem, arrivati ieri mattina a bordo del loro camioncino.
Erano Emilio, Carlo e Lidia, che si sono presentati con pacchi regalo giganti e sacchi con fiocchi gialli a pois neri contenenti zainetti, matite e sacchi per la raccolta differenziata, per i bambini della Materna e della Primavera, e hanno dato spettacolo mettendo all'opera il camioncino e svuotando i bidoni.



Questi tre amici esperti, circondati in salone dai bambini, hanno raccontato il significato del lavoro svolto da Aspem nel Comune di Varese, hanno ricordato l’importanza della raccolta differenziata, hanno descritto i centri di raccolta dove i vari mezzi vanno a scaricare i vari rifiuti, e hanno sottolineato il valore del riciclaggio. E hanno osservato che se Varese è una città pulita, è merito dell'aiuto di tutti, anche dei bambini!




In realtà hanno anche rivelato di essere stata invitati da Enrica a venire a vedere con i loro occhi l'ottimo lavoro che i nostri bambini stanno facendo, visto che già da tempo differenziano ogni giorno tutti i rifiuti e stanno molto attenti a quello che buttano e che riciclano.
Insomma, i nostri bambini sono già bravissimi, e hanno ricevuto tanti complimenti!

Un passo alla volta, rifiuto dopo rifiuto, riciclo dopo riciclo, stiamo diventando una Green School con i fiocchi!

mercoledì 22 marzo 2017

#dallanostrabiblioteca: In un Giorno di Pioggia

Quanti giochi si possono inventare in un giorno di pioggia?
Se si hanno delle amiche oche con cui giocare e che apprezzano la nostra creatività, poi…

Martina ha per l’appunto delle amiche oche e molta fantasia, oltre che un po’ di ingegno e una naturale inclinazione ad andare oltre la realtà.
Certo, Martina è una bambina che gioca a mosca cieca, a nascondino e al tiro alla fune…niente TV o Nintendo per intenderci. Ma probabilmente proprio qui sta il bello.

Con il tubo di una vecchia stufa si inventa un comignolo-cappello da cui esce fumo colorato.     
E poi si mette a sputare fuori oche sirene e pesci giganti da un boccaglio da sub, immersa nella vasca da bagno.
E dalla pipa del nonno soffia via bolle di sapone grandi come mongolfiere.


Per non parlare di quello che si può fare affacciandosi alla finestra con uno scolapasta in testa!


Tutto con le sue amiche oche.
E tutto perché le oche, nei giorni di pioggia, sono un pò tristi e Martina vuole farle divertire un po’.

Il libro è di quelli semplici da leggere, con frasi brevi e grandi illustrazioni.

Ci sono disegni apparentemente casuali, figure tracciate sui bordi della pagina, tratti appena improvvisati che sembrano anche loro usciti dalla fantasia di questa bambina sognatrice che ricorda un pò Pippi Calzelunghe, nell’aspetto e nell’animo.

venerdì 17 marzo 2017

#dallanostrabiblioteca: CHE RABBIA!

Questo è un libro di una certa fama, spesso consigliato ai genitori come supporto per aiutare i figli a gestire le proprie arrabbiature.


La storia è quella di un bambino che torna da scuola già parecchio nervoso, a casa le cose peggiorano, viene mandato in camera sua, e lì si ritrova ad essere talmente sopraffatto che tutta la collera che ha dentro gli esce dalla bocca e prende le sembianze di un grosso mostro rossastro: la Cosa.


La Cosa combina disastri su disastri, finché il bambino riprende il controllo della situazione e la “mette a tacere”.

Probabilmente l’esito della lettura (quanto il racconto può aiutare a gestire la collera dei nostri figli) dipende tanto dall’età, dalla personalità dei bambini e da come il libro viene letto e se e come viene spiegato.
Senza spiegazioni, il messaggio recepito potrebbe essere: “non devo arrabbiarmi perché poi arriva un mostro spaventoso”. Solo che, per quanto un pensiero simile possa essere una via d’uscita comoda per risolvere alla svelta situazioni critiche, gestire le emozioni negative con la paura non è una bella cosa.
Bisognerebbe spiegare il finale, perché il racconto si chiude un po’ in fretta lasciando sottintese cose che ai bambini è invece probabilmente necessario siano esplicitate; e bisognerebbe spiegare che le manifestazioni di collera possono essere normali, e che va bene se la rabbia “esce”, così poi la si può ridimensionare (può essere d’ispirazione l’idea di “riporre” simbolicamente emozioni negative in un posto dove le si possa avere in qualche modo sotto controllo).

Insomma, è un libro che come punto di partenza e di ispirazione può aiutare, ma è un libro per il quale, più di altri, vale la pena rispettare le “regole belle” della nostra biblioteca, descritte qui.

mercoledì 8 marzo 2017

Donne o CREATURE MAGICHE?

Ieri abbiamo scritto di bambini che sono cattivi.
Oggi, per contrappasso, scriviamo di quanto sono brave le loro maestre, e non solo loro.

Sarebbe carino raccontare che guai hanno combinato le maestre da piccole, ma, ahinoi, prima di tutto non ci è dato saperlo, e poi non è certo questo il giorno per farlo.
Questo, invece, è il giorno per celebrare le maestre e tutte le meravigliose donne del nostro asilo in quanto DONNE (8 marzo, ricordate?), e, di conseguenza, provare a dimostrare che no, non sono CREATURE MAGICHE ;-)

Marta, Cristina, Simona, Raffaella, Franci (maestra), Franci (coordinatrice), Stefania, Sara, Elena, e poi Lorena, Barbara, Adele, Mariangela, Patrizia: all’apparenza, sono donne vere, esattamente come le mamme.

Ma, se sono donne vere, come si spiega il fatto che riescano a fare cose che umanamente sembra impossibile fare?

Per dirne una, la più evidente: loro riescono a stare ogni giorno insieme a 20 bambini di età compresa tra i 2 e i 6 anni circa. I bambini possono fare cose destabilizzanti, fanno confusione, gridano, si picchiano, si fanno male. Nei casi migliori si mettono dita intere nel naso, tossiscono senza mettersi la mano davanti alla bocca e fanno richieste incomprensibili. E le maestre non perdono la voce, e nemmeno la calma e la pazienza.
E’ umanamente possibile? Forse hanno imparato ad isolarsi, o forse sono un po’ magiche.

Oppure: sarà che convivendo con tanti bambini hanno tanta esperienza in merito, ma loro, se vedono da lontano un bambino con due cerchi rossi stampati sulle guance sanno che no, non ha caldo, ha la quinta malattia. Forse hanno fatto un corso da infermiera. O un corso di divinazione.

E ancora: riescono a prestare attenzione a 20 bambini contemporaneamente, a quello che dicono, a quello che fanno, ai guai che potenzialmente i bambini sono in procinto di combinare. Forse sono l’essenza stessa del multitasking. O un’altra possibilità è che siano magiche.

Le maestre fanno della classe una comunità pacifica, una specie di villaggio perfettamente funzionante dove tutto è di tutti e tutti trattano tutto con cura. I bambini in classe mettono in ordine. Obbediscono.  Rispettano le regole. Che siano vittime di un incantesimo buono che le maestre spargono nella sezione come fosse polvere fatata?


Loro capiscono quello che dicono i bambini, non importa se hanno appena imparato a parlare o se quello che dicono lo dicono in cinese. Loro sono in grado più o meno di decifrare qualunque richiesta senza scomporsi. Forse hanno studiato linguistica applicata (applicata ai du-tre-quattr-cinqu-sei-enni), o forse sono come le fate che sanno parlare la lingua degli animali e dei fiori.

la Fata Turchina
Le maestre sanno cantare. Sempre. Sono intonate di default. Cos’è, se sei stonata non verrai mai ammessa alla scuola per diventare una maestra? E sanno anche ballare, sono scenografe, sceneggiatrici, coreografe, sarte. Avevano idee supercreative già prima che ci si potesse ispirare su Pinterest. Forse fanno tutte prima un corso al DAMS, o forse sono magiche.

Comunicano con genitori di tutti i tipi e sanno gestire ogni situazione. Se hanno voglia di gridare, lanciare il loro quaderno degli appunti, rompere una matita o piangere, non lo danno mai a vedere. Semplicemente, sorridono. Loro rendono l’asilo luccicante.

Insomma, pare proprio che l’asilo sia popolato e gestito da DONNE meravigliose che sono anche CREATURE MAGICHE. Quindi:


martedì 7 marzo 2017

#dallanostrabiblioteca: I BAMBINI SONO CATTIVI (?!)

Questo libro risaltava, in bella mostra, sulla carriola argentata quando Babbo Natale ha consegnato i suoi regali all’asilo.


I. Bambini. Sono. Cattivi. 0_0

Diciamo la verità, quanti di noi hanno pensato: “i bambini sono cattivi?? Ma come?”
E quanti, sdegnati: “cattivi? I miei figli non sono cattivi!”

Effettivamente, dire che i bambini sono cattivi è un tantino azzardato e un pò spregiudicato.
Forse poteva bastare: “i bambini sono monelli”.

Comunque. Se non altro, un titolo così forte sicuramente incuriosisce.

Allora, il succo del discorso è: diciamocelo pure, i bambini non sono dolci e batuffolosi angioletti. Non sono carini e gentili. Tutt’altro. Sono dispettosi, scontrosi, mettono in disordine, lanciano il cibo, fanno i capricci, mordono, tirano i capelli, non salutano, colorano fuori dai margini (e sui muri).
I bambini sono così.
Se sono carini, forse è perché i grandi li costringono. O li ricattano.



Noi grandi, invece, da bambini eravamo bravi, vero? Vero?
Maddai, a chi vogliamo raccontarla!

Diamo in mano questo libro ai nonni, e vediamo poi se non riconoscono noi grandi, da piccoli, almeno in una delle scene rappresentate.
Anzi, potendo, sarebbe curioso leggere questo libro tutti insieme, nonni, genitori e figli. Chissà cosa verrebbe fuori!

Le illustrazioni sono esilaranti, i tratti ricordano un po’ i disegni anni '50.

Citando Antoine de Saint-Exupéry: “tutti i grandi sono stati bambini una volta. Ma pochi di essi se ne ricordano”, forse questa storia, che più che una vera storia in realtà è una sequenza di aneddoti, ci aiuta a ricordarlo.

giovedì 2 marzo 2017

#dallanostrabiblioteca: il MOSTRO del FRIGO

Chi l’avrebbe mai detto che gli elettrodomestici potevano essere protagonisti di una fiaba? Certo, qui di fiaba moderna si tratta, niente spade e cavalieri o principesse su una torre eh. E nemmeno animali parlanti. 

Ma c’è un mostro. E un frigorifero. Che forse poi sono la stessa cosa.


Ci sono elettrodomestici buoni (quelli che aiutano la mamma! – giusto un appuntino: in una fiaba moderna anche i papà potrebbero usare gli elettrodomestici, però! – ) e gli elettrodomestici cattivi, quelli pericolosi: ecco, questo è sempre utile saperlo.

E poi c’è un bambino che non sa bene a quale categoria appartenga il frigorifero: 


probabilmente al suo interno il frigo nasconde un mostro che fa sparire dei cibi (mica tutti però, solo i cibi buoni come il prosciutto o le fragole; invece gli altri - tipo le cipolle o il formaggio - li lascia lì) e che forse si vuole mangiare anche i bambini che dovessero avere la malaugurata idea di aprire la sua bocca gigante. C’è di buono però che di notte almeno dorme tranquillo.
     
Sarà cattivo o sarà solo dispettoso? Una piccola (dis)avventura mostrerà che anche i mostri possono avere paura, che alcune paure possono essere infondate e che anche i frigoriferi dispettosi, in fondo, hanno un cuore, che non è di ghiaccio.

Le illustrazioni sono a misura di bambino e delle sue paure.



E anche a misura di gatti, e delle loro paure ;-)