martedì 21 giugno 2016

La festa di fine anno

Allora vediamo:
2014: festa di fine anno in una giornata grigia e piovosa (questa

2015: festa di fine anno in una giornata bagnata fino al midollo (quest’altra)

2016: una settimana novembrina e con pioggia torrenziale anticipa il sabato della festa.

Eh no eh, non può piovere per sempre!
E infatti.... 

Va bè che, come abbiamo imparato durante l’anno, e come ci ha ricordato la preghiera letta dalla maestra Marta, dobbiamo ringraziare anche le nubi cariche di pioggia, ma quando è troppo è troppo!!

Per non dimenticarla, ecco qui la preghiera:

Signore Gesù, grazie perché mi doni un giorno nuovo,
grazie per quello che trovo:
il mondo intero e le sue creature,
i suoi colori, le sfumature,
il cielo, il sole, le nubi e il vento
e il tuo amore che mi fa contento.

E il pezzettino che i bambini hanno recitato:

Buongiorno Gesù, con te è bello salutare il Creato
che si risveglia con me come se fosse appena nato



Signor Creato




Fin dal mattino c'è stato un gran daffare tra l'asilo e l'oratorio, lo staff della scuola materna era al gran completo e tante mamme hanno aiutato con entusiasmo: al momento dei canti è già tutto pronto in vista della festa, e non resta che da salire di corsa le scale seguendo il richiamo dell’allegro vociare dei bambini, e scoprirli tutti al loro posto, i piccolini seduti per terra, i mezzani seduti da mezzani e i grandi tutti in piedi...ormai sono proprio grandi!

Ma voi lo sapevate che si può MERAVIGLIOSAMENTE rappresentare il progetto di un anno intero tramite una preghiera e alcune canzoni?
Certo che si può, se queste canzoni e questa preghiera rappresentano il significato profondo che le insegnanti hanno voluto trasmettere ai bambini tramite il progetto dell’anno, e se a introdurle sono le bellissime parole delle nostre maestre, e se a cantarle sono i nostri bravissimi bambini!


E non importa se, accanto ai bambini che stanno seduti composti, ci sono anche quelli che proprio non riescono a stare fermi, e se accanto ai bambini che cantano a squarciagola e non si perdono una nota, altri si guardano in giro e si distraggono, per poi ritornare in pista alla grande con il ritornello, perché le canzoni le hanno imparate tutti!

Tra bambine che indossano il vestito che tutte le bimbe vorrebbero avere, e maschietti con la maglietta super, spunta anche chi indossa un’originale pinocchio shirt che ha strappato sorrisi e bei ricordi nei bimbi veterani, perché è proprio vero che l'asilo con le sue storie... non finisce mai!

Stiamo attenti ora, perché i nostri passi prendono delle strade che non sono casuali, ma ogni meta ha una ragione. Come scoprire qual è questa ragione? Come direbbe San Francesco, “comincia dal Principio”, e allora il canto Laudato Si ci ha ricordato quello che c’era in principio: in principio c’era Dio. 


E cosa c’era poi? C’erano 4 magnifici amici che hanno accompagnato i nostri bambini nel corso dell’anno.
Come fa la canzone?

Noi siamo i magnifici 4
insieme diamo la vita
Noi siamo i magnifici 4
la vita ti diamo se tu amore ci dai

Noi siamo in 4 il fuoco e l’aria per il mondo
Con acqua e terra poi facciamo un girotondo
Siamo felici quando l’uomo ci rispetta
così la vita, tu lo sai, sarà perfetta


E ancora, c’è una canzone, “ci vuole un fiore” che ci insegna con allegria e semplicità la forza meravigliosa della natura e com’è bello e importante rispettarla e prendersene cura. Va bene, i nostri bambini non hanno creato un tavolo a partire da un fiore, ma hanno realizzato un orto, di cui si prendono cura giorno dopo giorno, tutti insieme e con amore.

E infine, il bellissimo “tormentone” dell’ultimo mese, che i nostri figli ci hanno cantato e ricantato ogni giorno: l’Inno dei Vigili del Fuoco ha esaltato gli animi, già parecchio vivaci.

Raffi legge delle bellissime parole sulla ricchezza e la bellezza del creato, e tra le creature piccine, chiocchiole, rane, lucciole, formichine, ci sono anche i nostri bambini e bambine! Quell’artista speciale che è Dio ha dato forma a creature preziosissime, e ognuna è una tesserina della sua grande opera.

E visto che “ci sono braccia che lasciano andare ma anche braccia che accolgono” come ha ricordato Stefi, i neodiplomati della scuola materna, i remigini, hanno accolto simbolicamente i 16 bambini neo diplomati della Sezione Primavera, uno per uno.
Sulle note di Go with the flow di Allevi, i grandi hanno consegnato ai piccoli una medaglia simbolo della scuola, come passaggio del “testimone”, augurando loro di vivere la scuola dell’infanzia con la stessa serenità, allegria e felicità che hanno accompagnato loro in questi anni.
E come ha detto Sara: “nel guardarli facciamo memoria del passato, e auguriamo loro un felice avvenire”... e questo vale per TUTTI!



La scuola, con i bambini punteggiati dai bimbi grandi, per i bimbi della Primavera
A conclusione di questo momento, i ringraziamenti: rinnoviamo qui un GRAZIE a Patrizia, nonna di Claudia, tartaruga, e Marta, tigrotta, per la sua disponibilità assoluta, competente, professionale, dolce e paziente, alle maestre e al personale della scuola e a tutti quelli che partecipano con entusiasmo alla vita dell'asilo.

E’ ora di rompere le file, i bambini non resistono più, devono correre e giocare (ma fermiamoci un attimo almeno per il pranzo: gran menù per l'occasione) e mentre i grandi parlano e ridono, in un angolo viene allestito un banchetto che sembra discreto, ma che ben presto attira l'attenzione dei bambini, già perchè là.. si fanno i lavoretti!!!
In men che non si dica i bambini preparano curiosissime composizioni di mangime per uccelli, ci sono semini, c'è il burro di arachidi e anche bei fiocchi.. c'è chi assembla e chi invece assaggia il burro d'arachidi! E poi ci sono quelli che non smettono di correre, chi tira calci al pallone, chi prova a fare le ruote, chi si arrampica sui pali dei canestri, e c'è anche un momento in cui i giochi si fanno seri..bisogna camminare tenendo l'uovo sul cucchiaio, e poi c’è rubabandiera!








Rubabandiera
E intanto si diffonde il profumo dello zucchero filato, ciuffi bianchi qua e là e tanti visini e manine appiccicose; e poi la lotteria, Francesca che dirige, Stefania che fa da notaio, i bambini che estraggono i numeri e tanti fortunati che vincono!

oggi noi le nuvole le abbiamo solo di zucchero filato!

L'estrazione dei biglietti della lotteria!
Quando infine è il momento di andare a casa, si va a casa col sorriso e con una strana leggerezza e euforia, che ci fa camminare a ritmo di “il pompiere paura non ne ha!” ripensando alle maestre col caschetto rosso che cantano insieme coi bambini!


Si ringrazia per questo post: Clara, mamma di Andrea, tartaruga.


Si ringraziano sempre: LE MAESTRE!

Raffi, Marta, Franci, Stefi, Cri....ma Sara e Simo dove sono finite??


mercoledì 15 giugno 2016

La Festa dei Remigini. E non solo.

Salone della Scuola Materna, mercoledì 8 giugno, ore 14:30
Giardino della Sezione Primavera, venerdì 10 giugno, ore 15:45

Due pomeriggi speciali. 



Cappello blu e diploma Scuola dell'Infanzia

Cappello giallo e diploma Sezione Primavera

44 in tutto i bambini da diplomare, 28 i grandi della materna, 16 i piccoli della primavera.
Più del doppio di adulti, tra genitori, nonni e parenti vari. E maestre, ovviamente.

Due feste simili, se non nella modalità, almeno nel significato, quello di un passaggio, di una crescita, e di una separazione. C’è una frase molto significativa, a questo proposito, che ha pronunciato Francesca alla Festa dei Remigini dei grandi:

Nel passaggio da casa a scuola ci sono braccia che lasciano andare, ma ci sono braccia che prendono, che accolgono, che sostengono i bambini in questo delicato passaggio di mani e di menti.”
Mercoledì, alla Scuola dell’Infanzia, quando i genitori sono scesi in salone, i grandi erano già ordinatamente in fila uno dietro l’altro nel corridoio, che scalpitavano per entrare.
Quando finalmente tutti si sono sistemati, ecco che al suono di “noi siamo i remigini” i bambini hanno marciato in tondo nel salone: prima gli orsetti, poi i tigrotti, le tartarughe e i delfini. Tutti vestiti a festa, c’erano bimbe con le trecce (alcune, bellissime, fatte dalla nostra bravissima Lori!), bimbi con la cravatta. Si erano messi eleganti, ognuno a modo proprio, per la solennità dell’evento che aspettavano da tanto.
Per loro è una vera festa, un “momento di celebrità”, e motivo di grande orgoglio. Come dice la canzone dei remigini, è il loro esclusivo GIORNO DI FELICITA’.

Le parole di Francesca, che ha ricordato quelle di Papa Francesco sul giubileo della misericordia, alcune preghiere brevi e profonde, e la canzone l’amico è hanno anticipato il momento tanto atteso, quando i bambini, uno dopo l’altro, hanno ricevuto il diploma da Francesca e il cappellino blu da laureato dalla loro insegnante.
Meravigliosi i bambini tutti in riga, con il cappellino in testa e il diploma tra le mani, in bella mostra, a cantare poi la canzone che fa “Ciao, amici! Ciao! Ciao! Ciao! Lo diciamo con il cuore, con affetto, con amore, diciam ciao!” rivolti verso i loro compagni, e poi a rivolgere lo stesso affettuoso ciao alle maestre, e infine un grandissimo ciao alla loro amata scuola.





Ed ecco l’augurio delle maestre, Marta, Cri, Raffi, Simo, Franci, e infine di Francesca, ognuno ha letto un pezzetto:
Non vi auguriamo un dono qualsiasi,
vi auguriamo soltanto quello che i più non hanno.
Vi auguriamo tempo, per divertirvi e per ridere;
se lo impiegherete bene potrete ricavarne qualcosa.

Vi auguriamo tempo, per il vostro fare e il vostro pensare,
non solo per voi stessi, ma anche per donarlo agli altri.
Vi auguriamo tempo, non per affrettarvi a correre,
ma tempo per essere contenti.

Vi auguriamo tempo, non soltanto per trascorrerlo,
vi auguriamo tempo perché ve ne resti:
tempo per stupirvi e per fidarvi e non soltanto per guadarlo sull'orologio.

Vi auguriamo tempo per toccare le stelle
e tempo per crescere, per maturare.
Vi auguriamo tempo per sperare e per amare.

Vi auguriamo tempo per perdonare,
e per vivere ogni vostro giorno, ogni vostra ora come dono.

Vi auguriamo tempo, tempo per la vita.
(Versione riadattata dalle insegnati della poesia "Ti auguro Tempo" di Elli Michler)

Poi la festa i cortile, con una merenda e i bambini chiassosi, allegri, scatenati, sudati, in barba al vestito bello e ai sandaletti nuovi, con le ginocchia nere e i capelli appiccicati in fronte. Ed era bellissimo così, vederli tutti felici, tutti amici, e nessuno che volesse tornare a casa, finita la festa.


Venerdì, la festicciola dei bimbi della Primavera è stata più semplice ma altrettanto commuovente, con i bambini da diplomare che correvano in giro e che bisognava riacciuffare, e con parole dolci, che sembravano una favola, e che hanno annunciato l'ingresso, uno dietro l'altro, dei piccoli: c’erano una volta tanti bambini. Un giorno uscirono dalla loro casa ed entrarono nella Sezione Primavera L’Alveare. Qui hanno mosso i loro piccoli passi verso l’autonomia, la scoperta di sé e del mondo, hanno giocato, disegnato, colorato, bisticciato, cantato, hanno fatto tante cose con allegria ed entusiasmo, e nel frattempo sono cresciuti.

Ora questi bimbi sono pronti per lasciare il piccolo mondo della Sezione Primavera, e le braccia che li hanno accolti all’inizio dell’anno, ora li accompagnano ad altre braccia, che li accoglieranno a loro volta, alla Scuola dell’Infanzia.

Cosa dicevamo? “... ci sono braccia che prendono, che accolgono, che sostengono i bambini in questo delicato passaggio di mani e di menti”. Succede da casa a scuola, e da Sezione Primavera a Scuola dell’Infanzia. 

E succederà anche, vedrete, da Scuola dell’Infanzia a Scuola Primaria.

Anche se sapremo che l’asilo è sempre lì, non finisce mai del tutto, ma sarà sempre un ricordo gioioso nei cuori dei bambini e di noi adulti.

giovedì 9 giugno 2016

Il primissimo diploma

Accidenti. Il post più letto di questo blog (questo) ha un titolo non proprio giusto.
Sì perché esiste un diploma ancora prima del primo diploma: quello dei bambini della Sezione Primavera (che del resto equivale al primissimo diploma dei bambini del nido dell’anno scorso). Quindi lo chiamiamo "il primissimo diploma", che dovrebbe essere meglio di "il diploma zero", che pare un brutto voto.

Ci avviciniamo alla conclusione del primo anno di vita della Sezione Primavera.

Qualche piccolo della primavera lo si vede al prescuola o al doposcuola a trottolare in giro per la classe dei tigrotti o nel salone, interagire ognuno a modo proprio con i bimbi della materna, o starsene a giocare tranquillamente per conto proprio, o con i propri compagni.

Li abbiamo visti tutti, i bambini della Primavera, nel filmato proiettato alla festa di Natale. Cuccioli che tentavano di decorare l’albero, o di infilarsi il berretto, o di ballare insieme, e che hanno strappato più di un sorriso a tutti i presenti.


L’anno prossimo ce li troveremo più grandi ma anche da un certo punto di vista più piccoli, rispetto ai mezzani e ai grandi della scuola materna, quelli già sgamati, che li prenderanno per mano e si sentiranno in diritto/dovere di sgridarli, se non si comporteranno bene.

Piccoli sono piccoli, ma anche loro hanno sperimentato gli elementi della natura del progetto dell’anno: hanno fatto volare piume, palloncini, girandole, foglie secche e bolle di sapone , imparando che l’aria li faceva muovere: il vento, il loro soffio, o quello di un ventilatore. Hanno fatto le nuvole. 






Hanno guardato un elemento familiare come l’acqua – e la neve – con occhi nuovi, e anche se si sono bagnati un po’, nessuno li ha sgridati.
Al fuoco non si sono avvicinati, per fortuna :-) ma anche loro hanno assistito al piccolo falò che i pompieri hanno acceso nel cortile. E in classe hanno osservato, silenziosi e a bocca aperta, le piccole fiammelle delle candele accese.

Si sono impiastricciati le mani con la terra, l’hanno toccata, paciugata, travasata e...hanno piantato i fagiolini!!




Hanno giocato, lavorato, bisticciato, colorato con pennelli, pennarelli e con le dita, hanno fatto vermicelli e formine con il pongo, hanno fatto travasi con qualunque materiale, hanno cantato, hanno imparato poesie, hanno ballato, hanno pianto e hanno riso, hanno imparato a riporre le loro cose nel proprio armadietto, a togliersi le calzine prima della nanna e infilarsi le scarpe per uscire, hanno dato abbracci e baci, qualche volta hanno anche dato spintoni o sottratto giocattoli, e sono stati sgridati. Hanno coccolato conchiglie per farle suonare, hanno giocato con cantalberi, scimmiette cicciccà e sono andati alla ricerca di respirasbuffo insieme a tamburelefanti, tartamaghe e flauccellini. 
E facendo tutte queste cose, sono diventati un pochino più grandi.


Cosa dite, hanno fatto abbastanza cose?
Glielo diamo il primissimo diploma?