venerdì 29 luglio 2016

Sezione Estiva e Super Eroine

Mentre noi comuni mortali rimasti in città abbiamo passato il mese di luglio a scioglierci e boccheggiare, oppure a rabbrividire sotto piogge torrenziali, si dice che all’asilo i bambini del campus estivo se la spassassero alla grande.
Dire che “ne hanno fatte di tutti i colori” è dire poco.

Ad esempio: DI TUTTI I COLORI hanno fatto i ghiaccioli, o i muffin, o la macedonia.



DI TUTTI I COLORI hanno colorato i pesci, e di azzurro hanno pitturato il mare, un pezzetto ciascuno, e ci hanno messo pure la sabbia vera e le conchiglie.


DI TUTTI I COLORI erano i loro costumini quando hanno fatto il bagno nelle piscinette, e i secchielli, le palette, i setacci di quando si sono sporcati hanno giocato con sabbia e ghiaia. E naturalmente, i loro disegni!




Ma non solo:
hanno fatto palline di pasta di sale, e hanno infilato collane di penne rigate. 



Hanno fatto il pane, un panino ciascuno, partendo da zero con acqua e farina, e con tanto di semi di papavero.

Nota per l’anno prossimo: coltivare papaveri nel cortile dell’asilo per avere i semi di papavero km zero da mettere sui panini. :-)


Si sono presi cura dei fiori e dell’orto, e hanno fatto compagnia allo spaventapasseri Melino.




Hanno ballato la BABYDANCE!! La foto non rende naturalmente, ma i bambini erano scatenatissimi!!


Udite udite, hanno diligentemente lavato i giochi con acqua e sapone, e li hanno stesi al sole ad asciugare!



I “grandi” della materna sono tornati gioiosamente un po’ più piccoli, nel fare i travasi con i cuccioli della Primavera.



Eh sì perché il bello era stare tutti insieme: dai bambini della sezione Primavera, ormai in età da Scuola dell’Infanzia, ai grandi della scuola dell’Infanzia, ormai in età da Scuola Primaria con picchi dai 2,5 ai 6,5 anni (circa).
Ma immaginatevi i giorni della piscina: 25 bambini in media da cambiare e poi da asciugare e rivestire, o almeno da aiutare o controllare.
Immaginatevi 50 manine a impastare il pane, o frullare i frullati, o decorare i cupcakes. Manine potenzialmente in grado di lasciare impronte ovunque, dai vestiti ai muri. E invece, i bambini all’asilo non si sporcano quasi mai.
O immaginatevi 25 annaffiatoi pronti a rinfrescare le piantine con tanta acqua da rischiarne l’annegamento.





Per fortuna non avevano 3 insegnanti, ma 3 SUPER EROINE pazienti, attente e semplicemente..SUPER!!!


(e naturalmente, dietro a 3 SUPEREROINE ci sono sempre una grande cuoca e delle meravigliose collaboratrici!! Grazie anche a loro per aver reso questo summer camp indimenticabile!!)

sabato 16 luglio 2016

Di asilo, legami e volpi (e rose e campi di grano)

Un mese fa e poco più, la nostra coordinatrice Francesca ci ha chiesto di scrivere un’intenzione, come Associazione Amici dell’Asilo, da leggere alla cerimonia di consegna dei diplomi dell’8 giugno. 
L’intenzione che abbiamo letto alla Festa dei Remigini era questa:

Per i legami speciali che si sono creati tra questi bambini e le loro maestre, e tra queste famiglie e tutto il personale e la Scuola intera; per i genitori che si sono prodigati per il bene della Scuola, a fianco delle insegnanti, e per le insegnanti, che sono entrate nelle nostre famiglie e da cui ora sarà difficile separarsi; perché questi legami così speciali resistano nel tempo, rinnovandosi con lo stesso affetto e la stessa emozione di questo giorno di festa: per questo ti preghiamo.”

Non è stato facile riassumere in poche righe quello che avremmo voluto dire, la preghiera che avremmo voluto fare, ma in quella sede non ci volevamo dilungare.

Allora ci dilunghiamo adesso, approfittando di questo spazio sul blog.

Una delle cose che ci si porta addosso, durante gli anni della scuola dell’infanzia, è il legame speciale con l’asilo.
L’asilo è esso stesso una piccola comunità di legami pluridirezionali. Il legame dei bambini con i compagni, dei bambini con le insegnanti e con tutte le meravigliose collaboratrici, il legame delle famiglie con le insegnanti (....e non solo!) e con le altre famiglie. A poco a poco le insegnanti imparano a conoscere i nostri figli, e viceversa. E la stessa cosa avviene con i genitori. Quell’espressione che spesso abbiamo sentito in relazione ai progetti scolastici “il sé e l’altro”, se all’inizio è presa coscienza del distacco e della differenza, poi diventa l’espressione di una relazione: quella che noi chiamiamo amicizia.

Per citare uno che ne sa, di amicizia: ci siamo "addomesticati". 



L’asilo ha addomesticato i nostri bambini, e noi. E un po’ anche viceversa.

E così al momento di salutarci, si piange. E’ inevitabile.

Ecco il perché della preghiera: che questi legami resistano nel tempo
Perché una volta addomesticati, il pensiero che il legame possa esaurirsi è poco tollerabile.
Perché anche se si piange, quello che ci si porta dentro ha un valore grande.

“ma piangerai” disse il piccolo principe. 
“È certo” disse la volpe. 
“Ma allora che cosa ci guadagni?”

“Ci guadagno”, disse la volpe, “il colore del grano”.

Grazie a questo legame, anche quello che non ci toccherà più da vicino (l’asilo quando i nostri figli andranno a scuola), continuerà ad avere significato.

Proprio come il campo di grano, che per la volpe, che non mangia il pane, né il grano, non ha significato, finché quel piccolo principe dai capelli d'oro non l’avrà addomesticata.

Più di una volta ci hanno chiesto: ma quando i vostri figli non andranno più all’asilo, voi che vi siete prese questo incarico nell’Associazione Amici dell’Asilo cosa farete?
Semplice, oramai ci siamo addomesticati a vicenda, ed è il tempo che abbiamo “perduto” per il nostro asilo, che ha reso il nostro asilo così importante.



Siamo diventate responsabili per sempre di quello che abbiamo addomesticato.
I nostri figli cresceranno, e noi li seguiremo, ma avremo sempre qui un pezzo di cuore, e finché ce ne sarà bisogno, anche le mani per aiutare.

O forse è una specie di sindrome di Peter Pan al femminile, e questa è un'altra storia? ;-)