Oggi, per contrappasso, scriviamo
di quanto sono brave le loro maestre, e non solo loro.
Sarebbe carino raccontare che guai
hanno combinato le maestre da piccole, ma, ahinoi, prima di tutto non ci è dato
saperlo, e poi non è certo questo il giorno per farlo.
Questo, invece, è il giorno per
celebrare le maestre e tutte le meravigliose donne del nostro asilo in quanto
DONNE (8 marzo, ricordate?), e, di conseguenza, provare a dimostrare che no,
non sono CREATURE MAGICHE ;-)
Marta, Cristina, Simona, Raffaella, Franci (maestra), Franci (coordinatrice), Stefania, Sara, Elena, e poi Lorena, Barbara, Adele, Mariangela, Patrizia: all’apparenza, sono donne vere,
esattamente come le mamme.
Ma, se sono donne vere, come si
spiega il fatto che riescano a fare cose che umanamente sembra impossibile
fare?
Per dirne una, la più evidente:
loro riescono a stare ogni giorno insieme a 20 bambini di età compresa tra i 2
e i 6 anni circa. I bambini possono fare cose destabilizzanti, fanno
confusione, gridano, si picchiano, si fanno male. Nei casi migliori si mettono
dita intere nel naso, tossiscono senza mettersi la mano davanti alla bocca e
fanno richieste incomprensibili. E le maestre non perdono la voce, e nemmeno la
calma e la pazienza.
E’ umanamente possibile? Forse
hanno imparato ad isolarsi, o forse sono un po’ magiche.
Oppure: sarà che convivendo con
tanti bambini hanno tanta esperienza in merito, ma loro, se vedono da lontano
un bambino con due cerchi rossi stampati sulle guance sanno che no, non ha
caldo, ha la quinta malattia. Forse hanno fatto un corso da infermiera. O un
corso di divinazione.
E ancora: riescono a prestare
attenzione a 20 bambini contemporaneamente, a quello che dicono, a quello che
fanno, ai guai che potenzialmente i bambini sono in procinto di combinare.
Forse sono l’essenza stessa del multitasking. O un’altra possibilità è che
siano magiche.
Le maestre fanno della classe una
comunità pacifica, una specie di villaggio perfettamente funzionante dove tutto
è di tutti e tutti trattano tutto con cura. I bambini in classe mettono in
ordine. Obbediscono. Rispettano le
regole. Che siano vittime di un incantesimo buono che le maestre spargono nella
sezione come fosse polvere fatata?
Loro capiscono quello che dicono i
bambini, non importa se hanno appena imparato a parlare o se quello che dicono
lo dicono in cinese. Loro sono in grado più o meno di decifrare qualunque
richiesta senza scomporsi. Forse hanno studiato linguistica applicata
(applicata ai du-tre-quattr-cinqu-sei-enni), o forse sono come le fate che
sanno parlare la lingua degli animali e dei fiori.
la Fata Turchina |
Le maestre sanno cantare. Sempre.
Sono intonate di default. Cos’è, se sei stonata non verrai mai ammessa alla
scuola per diventare una maestra? E sanno anche ballare, sono scenografe,
sceneggiatrici, coreografe, sarte. Avevano idee supercreative già prima che ci
si potesse ispirare su Pinterest. Forse fanno tutte prima un corso al DAMS, o
forse sono magiche.
Comunicano con genitori di tutti i
tipi e sanno gestire ogni situazione. Se hanno voglia di gridare, lanciare il
loro quaderno degli appunti, rompere una matita o piangere, non lo danno mai a
vedere. Semplicemente, sorridono. Loro rendono l’asilo luccicante.
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