mercoledì 8 marzo 2017

Donne o CREATURE MAGICHE?

Ieri abbiamo scritto di bambini che sono cattivi.
Oggi, per contrappasso, scriviamo di quanto sono brave le loro maestre, e non solo loro.

Sarebbe carino raccontare che guai hanno combinato le maestre da piccole, ma, ahinoi, prima di tutto non ci è dato saperlo, e poi non è certo questo il giorno per farlo.
Questo, invece, è il giorno per celebrare le maestre e tutte le meravigliose donne del nostro asilo in quanto DONNE (8 marzo, ricordate?), e, di conseguenza, provare a dimostrare che no, non sono CREATURE MAGICHE ;-)

Marta, Cristina, Simona, Raffaella, Franci (maestra), Franci (coordinatrice), Stefania, Sara, Elena, e poi Lorena, Barbara, Adele, Mariangela, Patrizia: all’apparenza, sono donne vere, esattamente come le mamme.

Ma, se sono donne vere, come si spiega il fatto che riescano a fare cose che umanamente sembra impossibile fare?

Per dirne una, la più evidente: loro riescono a stare ogni giorno insieme a 20 bambini di età compresa tra i 2 e i 6 anni circa. I bambini possono fare cose destabilizzanti, fanno confusione, gridano, si picchiano, si fanno male. Nei casi migliori si mettono dita intere nel naso, tossiscono senza mettersi la mano davanti alla bocca e fanno richieste incomprensibili. E le maestre non perdono la voce, e nemmeno la calma e la pazienza.
E’ umanamente possibile? Forse hanno imparato ad isolarsi, o forse sono un po’ magiche.

Oppure: sarà che convivendo con tanti bambini hanno tanta esperienza in merito, ma loro, se vedono da lontano un bambino con due cerchi rossi stampati sulle guance sanno che no, non ha caldo, ha la quinta malattia. Forse hanno fatto un corso da infermiera. O un corso di divinazione.

E ancora: riescono a prestare attenzione a 20 bambini contemporaneamente, a quello che dicono, a quello che fanno, ai guai che potenzialmente i bambini sono in procinto di combinare. Forse sono l’essenza stessa del multitasking. O un’altra possibilità è che siano magiche.

Le maestre fanno della classe una comunità pacifica, una specie di villaggio perfettamente funzionante dove tutto è di tutti e tutti trattano tutto con cura. I bambini in classe mettono in ordine. Obbediscono.  Rispettano le regole. Che siano vittime di un incantesimo buono che le maestre spargono nella sezione come fosse polvere fatata?


Loro capiscono quello che dicono i bambini, non importa se hanno appena imparato a parlare o se quello che dicono lo dicono in cinese. Loro sono in grado più o meno di decifrare qualunque richiesta senza scomporsi. Forse hanno studiato linguistica applicata (applicata ai du-tre-quattr-cinqu-sei-enni), o forse sono come le fate che sanno parlare la lingua degli animali e dei fiori.

la Fata Turchina
Le maestre sanno cantare. Sempre. Sono intonate di default. Cos’è, se sei stonata non verrai mai ammessa alla scuola per diventare una maestra? E sanno anche ballare, sono scenografe, sceneggiatrici, coreografe, sarte. Avevano idee supercreative già prima che ci si potesse ispirare su Pinterest. Forse fanno tutte prima un corso al DAMS, o forse sono magiche.

Comunicano con genitori di tutti i tipi e sanno gestire ogni situazione. Se hanno voglia di gridare, lanciare il loro quaderno degli appunti, rompere una matita o piangere, non lo danno mai a vedere. Semplicemente, sorridono. Loro rendono l’asilo luccicante.

Insomma, pare proprio che l’asilo sia popolato e gestito da DONNE meravigliose che sono anche CREATURE MAGICHE. Quindi:


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