Se si hanno delle amiche
oche con cui giocare e che apprezzano la nostra creatività, poi…
Martina ha per l’appunto
delle amiche oche e molta fantasia, oltre che un po’ di ingegno e una naturale inclinazione
ad andare oltre la realtà.
Certo, Martina è una bambina
che gioca a mosca cieca, a nascondino e al tiro alla fune…niente TV o Nintendo
per intenderci. Ma probabilmente proprio qui sta il bello.
Con il tubo di una vecchia stufa
si inventa un comignolo-cappello da cui esce fumo colorato.
E poi si mette a sputare fuori oche
sirene e pesci giganti da un boccaglio da sub, immersa nella vasca da bagno.
E dalla pipa del nonno
soffia via bolle di sapone grandi come mongolfiere.
Per non parlare di quello
che si può fare affacciandosi alla finestra con uno scolapasta in testa!
Tutto con le sue amiche oche.
E tutto perché le oche, nei
giorni di pioggia, sono un pò tristi e Martina vuole farle divertire un po’.
Il libro è di quelli
semplici da leggere, con frasi brevi e grandi illustrazioni.
Ci sono disegni apparentemente
casuali, figure tracciate sui bordi della pagina, tratti appena improvvisati che
sembrano anche loro usciti dalla fantasia di questa bambina sognatrice che
ricorda un pò Pippi Calzelunghe, nell’aspetto e nell’animo.
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