I. Bambini. Sono. Cattivi.
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Diciamo la verità, quanti di
noi hanno pensato: “i bambini sono cattivi?? Ma come?”
E quanti, sdegnati:
“cattivi? I miei figli non sono cattivi!”
Effettivamente, dire che i
bambini sono cattivi è un tantino azzardato e un pò spregiudicato.
Forse poteva bastare: “i
bambini sono monelli”.
Comunque. Se non altro, un
titolo così forte sicuramente incuriosisce.
Allora, il succo del
discorso è: diciamocelo pure, i bambini non sono dolci e batuffolosi
angioletti. Non sono carini e gentili. Tutt’altro. Sono dispettosi, scontrosi,
mettono in disordine, lanciano il cibo, fanno i capricci, mordono, tirano i
capelli, non salutano, colorano fuori dai margini (e sui muri).
I bambini sono così.
Se sono carini, forse è
perché i grandi li costringono. O li ricattano.
Noi grandi, invece, da
bambini eravamo bravi, vero? Vero?
…
…
Maddai, a chi vogliamo
raccontarla!
Diamo in mano questo libro
ai nonni, e vediamo poi se non riconoscono noi grandi, da piccoli, almeno in una delle scene rappresentate.
Anzi, potendo, sarebbe
curioso leggere questo libro tutti insieme, nonni, genitori e figli. Chissà
cosa verrebbe fuori!
Le illustrazioni sono
esilaranti, i tratti ricordano un po’ i disegni anni '50.
Citando Antoine de
Saint-Exupéry: “tutti i grandi sono stati bambini una volta. Ma pochi di essi
se ne ricordano”, forse questa storia, che più
che una vera storia in realtà è una sequenza di aneddoti, ci aiuta a
ricordarlo.
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