mercoledì 20 gennaio 2016

L’Open Day: istruzioni per l’uso – PARTE PRIMA

Premessa numero 1: online ci sono diverse pagine, forum, articoli che presentano/propongono/suggeriscono un elenco di domande da fare agli Open Day. Alcuni ben fatti, piacevoli alla lettura, coerenti e probabilmente adeguati, imparziali e realistici.
Altri con toni drastici tipo “un bambino di 3 anni è troppo piccolo per andare all’asilo, figuriamoci uno di 2!”.
Ecco, se appartenete a questa schiera di pensiero, tanti saluti e amici come prima.

Premessa numero 2: questo post NON è imparziale perché è scritto da gente AMICA dell’asilo, e di UN ASILO in particolare. Ma non insegnanti, non dipendenti, non siamo pagati per tenere un blog né una pagina di Facebook né per scrivere quello che scriviamo. Per inciso, in quanto ONLUS non ci guadagniamo niente, a livello personale, da quello che facciamo, e se lo facciamo è perché pensiamo che ne valga la pena.
QUINDI, il solo fatto che l’asilo abbia degli Amici che si danno da fare per questo asilo, può far pensare che ci sia qualcosa che renda importante farlo, no?

Prima di tutto, ci ispiriamo alle parole di un filmato di presentazione della scuola (qui riadattato per la privacy) in cui si risponde alla domanda che qualcuno si potrebbe porre:
"Lo mando o non lo mando alla Scuola dell’Infanzia?"
Risposta:


Detto questo, il periodo è quello degli Open Day.
Di genitori che rimbalzano da una scuola all’altra per fare la scelta migliore.
Dal 22 gennaio al 22 febbraio 2016 bisogna iscrivere i propri figli all’anno scolastico 2016/2017 (Di già??? ...eh...è così che funziona).

Le scuole non sono tutte uguali, ognuna ha i propri punti di forza, così come sicuramente ognuna ha qualcosa che può essere migliorato.
Tanto per incominciare, diffidate di chi non ammette che si possa fare meglio. Primo perché la presunzione di essere perfetti in tutta probabilità deriva dall’avere qualcosa da nascondere, secondo perché ammettere di avere qualcosa da migliorare è il primo passo verso il miglioramento.

La nostra scuola ha dei grossi punti di forza, ve ne elenchiamo qualcuno, in ordine casuale:

- la POSIZIONE a due passi dagli uffici di Casbeno e da Varese Centro, dove tanti lavorano MA FUORI DAL CENTRO caotico e trafficato. In uno spazio verde dove guardando in su dal cortile si vedono alberi e cielo. 
(Per dire: quello che si vede nel filmato qui sopra è quello che si vede dal centro del cortile, guardando in su. Di solito i palloncini non ci sono però ;-))
Su una strada minuscola a senso unico che parte dal piazzale della Chiesa, con un viavai di auto praticamente pari a zero al di fuori delle ore di entrata e uscita.
Una volta zittito così l’inquinamento acustico dalla strada, il rumore più molesto è quello delle campane del campanile della Chiesa, che per qualche bambino è così di casa da essere considerato “il campanile dell’asilo” :-)

- la MENSA INTERNA e una cuoca e aiutocuoca eccezionali. Non è da tutti gli asili avere una mensa interna, intesa proprio come cucina interna dove vengono cucinati i pasti, che non vengono quindi portati da fuori. Il nostro asilo è come una grande casa, con la sua cucina,i frigoriferi, una dispensa ordinatissima, fornelli regolarmente lucidi, ma anche un locale lavanderia con la sua lavatrice, il suo stendibiancheria, i suoi prodotti per la pulizia ordinatamente disposti sugli scaffali. E non piatti e bicchieri di carta ma piatti di ceramica, posate di acciaio, bicchieri di plastica colorati, un colore per ogni sezione. Di usa e getta solo, e giustamente, i tovagliolini di carta. I pasti sono quelli programmati dalla ASL, quindi dovrebbero essere uguali per tutti gli asili, ma la bravura delle nostre cuoche rende la cucina dell’asilo quella più ambita dai bambini. E poi loro conoscono i gusti dei bambini, uno per uno. E se un bambino proprio proprio la mozzarella non riesce a mandarla giù, avrà qualcos’altro in sostituzione. E attenzione, per come viene fatto, questo non è viziare, è rispettare i gusti dei bambini dopo aver cercato di far assaggiare un po’ di tutto, e continuando comunque di tanto in tanto nei tentativi.

- l’ACCOGLIENZA nel rispetto delle esigenze e dei tempi bambino, prima che delle necessità dei genitori. A qualcuno potrà risultare scomodo, ma il bene dei bambini dovrebbe essere la priorità. Per le insegnanti, di sicuro lo è.

- legato al precedente, ma non così scontato, è il fatto che l’inserimento avviene nel rispetto DI TUTTI I BAMBINI: può capitare che un bambino venga inserito più tardi rispetto agli altri, per qualunque motivo (trasferimento da un’altra città ad anno già iniziato, vacanze prolungate, ecc). Nel rispetto dei bambini già inseriti, non è consentita la presenza del genitore il primo giorno di inserimento del nuovo arrivato, come invece avviene durante gli inserimenti “regolari”. Non capiterà che un bambino già inserito a settembre, che magari ha faticato a staccarsi dai genitori, dopo due mesi si trovi in classe un bambino nuovo accompagnato dalla mamma. Più in generale, TUTTO viene fatto avendo come primo punto fermo il RISPETTO assoluto dei BAMBINI, dei loro tempi e delle loro esigenze.

- PULIZIA: durante gli Open Day qualunque asilo sarò giocoforza pulito. Se non lo fosse, si partirebbe davvero male. Ebbene, avendo noi - come Associazione - accesso, in più momenti durante l’anno, a locali esclusi normalmente al pubblico passaggio (dei bambini e dei genitori), possiamo dire che nel nostro asilo non c’è polvere nemmeno nello sgabuzzino, quello dove vengono sistemati materiali e strumenti di uso sporadico. Figuratevi nelle aule, o nei bagni, o in cucina. Non una sala operatoria, ci mancherebbe, ma un ambiente piacevolissimamente pulito e ordinato.
Casa nostra non è pulita e ordinata ogni santo giorno dell’anno così tanto come lo è invece l’asilo.

- ATTENZIONE AL SINGOLO BAMBINO: questo lo scoprirete più avanti, ma intanto lo diciamo perché è una cosa davvero bella. Il primo giorno di asilo, le maestre accoglieranno i piccoli che vedono per la prima volta salutandoli PER NOME. Devono essere magiche :-)
E dopo pochi giorni le insegnanti avranno imparato i nomi dei bambini anche di altre classi. E se li ricorderanno a distanza di anni. Un ventenne che passerà a fare un saluto all’asilo sarà accolto sempre con “il mio piccolo *NOME* e occhi con cuoricini”.
E’ così, l’abbiamo visto coi nostri occhi.

- E poi bè, le INSEGNANTI. Maestre che sono le mamme dell’asilo dei nostri bambini. Che educano, sostengono, aiutano, sgridano, consolano, coccolano, ascoltano i nostri figli come se fossero i loro. Che gioiscono con loro, applaudono i loro progressi, insegnano a rispettare, a provare, a pensare, ad impegnarsi. 
Che insegnano ad ESSERE, oltre che a FARE. 
Che credono in ognuno di loro.

Un asilo può vantare una struttura moderna, attrezzature di ultima generazione, una sfilza di attività extradidattiche, l’orto biologico, l’insegnamento bilingue. Ma quello che fa davvero la differenza è il corpo docenti e tutte le persone che rendono l’ambiente dell’asilo un posto caldo, rassicurante e famigliare.

Ricevere un sorriso ogni mattina, sempre, fa la differenza.

Non vi riveliamo altro per il momento, anche se qualcosa lo potete scoprire anche solo curiosando tra i post precedenti su questo blog.

Infine, essendo questo post una PARTE PRIMA, va da sé che avrà anche una PARTE SECONDA dove vi daremo dei suggerimenti su quali potrebbero essere le cose importanti da tenere d’occhio o su cui eventualmente chiedere chiarimenti durante l’Open Day, in qualunque scuola voi capitiate.

Stay tuned!! :-)




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