Ecco il primo:
“NO”
Com’è quella
storia che i bambini dicono sempre NO, e com’è che hanno una spiccata tendenza
a ribattere e a fare il contrario di quello che viene loro detto? Qui in verità
si parla di un orsetto, non di un bambino, ma la scena è sempre quella e lo
scambio di battute tra mamma orsa e orsetto è ben noto:
“è ora di
dormire” – “ma io non ho sonno”
“farà molto
freddo” – “ma io non sento freddo”
“cadrà tanta
neve” – “ma a me piace la neve”
Finché il
cucciolo cede e si rifugia nella tana, ma solo perché la mamma senza di lui si
sarebbe sentita molto sola. ;-)
Libro dolce
e invernale da leggere abbracciati sotto una coperta.
Età: dai 2-3
anni
Quante delle
nostre case non sono, ahinoi, dotate di caminetto e quanti di noi non sanno
proprio come fa Babbo Natale ad entrare e a lasciare i doni sotto l’albero?
Questo libro
rivela delle possibilità. Oltre a caminetti inesistenti ci sono antenne
fastidiose, animali che vengono in aiuto e un po’ di magia, oltre che disegni
da “libro per bambini di una volta”.
Età: dai 4 anni
Età: dai 4 anni
“Il
Natale di Topo Tip”
Sapete
quando ci si imbatte in qualcosa di fatto bene e di bello da vedere, e si è
ispirati per farlo altrettanto bene? Di questi tempi, pinterest e instagram -
da una certa età in poi - esprimono bene questa voglia, anche troppo.
Ridimensionandoci ad un libro per bambini: ne “Il Natale di Topo Tip”, Topo Tip
scrive – anzi no, non sa scrivere, quindi disegna – una letterina per Babbo
Natale talmente semplice e bella che fa venire voglia di farla uguale,
altrettanto bella, con gli stessi pastelli a cera che usa lui.
Topo Tip fa un pupazzo di neve che vien voglia di correre fuori, se solo ci fosse la neve, per farne uno uguale.
Topo
Tip aspetta il Natale aiutando un uccellino in difficoltà. Aiutare gli
uccellini in difficoltà non è quello che hanno fatto i bambini, più o meno,
lavorando alla Piccola Fabbrica di Babbo Natale?
Insomma,
un libro bello, buono e attuale, per aspettare il Natale insieme ai nostri
piccoli.
Età: dai 2-3 anni
“Il succo
della sapienza”
Il succo del
titolo è proprio un succo. Il succo dei mandarini, per la precisione. Di fatti,
sanno tutti che i mandarini (cinesi) sono molto saggi. La storia è quella di
una damigiana piena di succo che viene trasportato dalla Cina fino a Mosca.
Durante il viaggio rende sagge molte persone, finché per sbaglio viene
rovesciato a terra. Quando si alza il sole e il succo comincia ad evaporare, a
diventare saggio è nientemeno che il cielo di Mosca.
Questo cielo
saggio fa piovere dopo la semina, fa brillare il sole quando la frutta deve
maturare, butta giù un acquazzone quando deve spegnere un incendio nel bosco
(!). Ma quando scoppia una bomba atomica, l’aria si spaventa e fugge nel mondo,
disperdendosi in modo tale da limitarsi a qualche briciolo di saggezza qua e
là.
Ecco perché
oggi, per diventare saggi, non vale più bere il succo di mandarino, ma bisogna
spremere la testa per far uscire il pensiero.
Età: dai 5
anni
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