lunedì 12 settembre 2016

I nostri REMIGINI e il loro primo giorno di Scuola Primaria

La scuola dell’Infanzia è iniziata già da una settimana. Ma i nostri Remigini, loro hanno iniziato oggi. In un altro posto, in un altro mondo, e anche se sono diventati un po’ più grandi, sono pur sempre i bambini del nostro asilo.

Alessandro B, Alessandro F, Anita, Azra, Chiara, Claudia, Daniele, Diego, Edoardo C, Edoardo P, Elena, Elia, Emanuele, Emma, Federico, Francesco, Gaia, Giulio, Iacopo, Katia, Lucia, Maddalena, Margherita, Rebecca, Thomas, Tommaso, Valentina, Vittoria, e William: oggi è stato il loro giorno.

Il piazzale fuori da scuola è pieno di bambini e bambine vocianti, e genitori.
Le mamme si confrontano sullo stato d’animo dei loro figli: alcuni hanno detto di essere emozionati, altri di essere agitati, e un po’ preoccupati. Qualcuno si sente un po’ impaurito, a qualcun altro sono venuti i lucciconi ripensando alla maestra dell’asilo, perché oggi non ci saranno da abbracciare Francesca, Raffi, Simo, Cri o Marta (che a dire il vero c'è, all’ingresso della scuola, per la gioia dei suoi cari Delfini), ma incontreranno delle sconosciutissime nuove maestre cui presentarsi!
Qualcuno è triste, perché sì, è vero che non si separerà dall’amica o dall’amico del cuore, ma che dispiacere che gli altri compagni d’asilo siano nell’altra sezione.

Però lì, in quel piazzale, si vede che sono felici di aver ritrovato gli amici, dopo questa lunga estate, e sono bellissimi, con i loro grembiulini, tutti per mano, tutti amici, tutti sorridenti e in posa per le foto di rito.


Si vede la gioia nelle loro manine intrecciate, e nelle guance arrossate dall’emozione, e l’impazienza di entrare, e scoprire la loro nuova scuola, e sedersi vicini, e anche un po’ di mandare via i genitori e di iniziare a fare sul serio!

Fortunelli i nostri Remigini alla Carducci, che si conoscono tutti, perché alcuni di quelli che vengono da fuori e non conoscono nessuno un po’ hanno pianto. 
Speriamo invece che i nostri Remigini approdati in altre scuole, abbiano iniziato con serenità.

E i genitori? Va bè, le mamme sono famose per i loro patemi, ma cosa dire di alcuni papà grandi e grossi con gli occhi lucidi? I genitori che studiano gli sguardi dei loro figli, li rassicurano, mandano baci, forse sono un po’ impauriti anche loro per il fatto di doverli lasciare lì, così piccoli.

Per loro, e per tutti, lasciamo alcune parole tratte da qui:

(...) a te, che come me, li hai visti sparire dietro la porta a vetri. E ti sembra strano commuoversi per così poco. E forse pensi: no, non è poco. È tutto quel che devo fare. È questo, in fondo, educarli. Che vadano, e quando si voltano, e quando tornano a raccontare, trovino uno sguardo interessato al vero della vita, e che non ha paura.

Buona scuola a tutti i nostri piccoli grandi Remigini!




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