Dopo
aver partecipato ai vari open day, raccolto i dati, messo in tabelle,
analizzato i grafici (no va bè non esageriamo!!) è il momento di tirare le
somme: come scegliere?
La
regola in assoluto più valida è la seguente: SCEGLIETE LA SCUOLA CHE A PELLE VI
HA ISPIRATO PIU’ FIDUCIA. Quella dove le maestre vi hanno accolto con sorrisi
sinceri, dove si sono mostrate disponibili a rispondere a tutte le vostre
domande, dove avete avuto la sensazione di essere in un luogo accogliente, e
dove avete percepito un’atmosfera allegra, rilassata e adeguata per il vostro
bambino.
Insomma,
lasciatevi guidare dall’istinto.
Può
darsi che servano però altre “regole” per guidare una scelta, perché due o più
scuole potrebbero avervi dato la stessa sensazione (anche se è difficile), o
perché le sensazioni della mamma e quelle del papà non coincidono (più facile!).
Quindi,
ecco altre raccomandazioni:
1)
Se possibile, parlate con genitori di bambini già frequentanti gli asili
papabili: la loro opinione in generale è un ottimo indizio. Ovviamente, se i
genitori interpellati sono il vostro esatto opposto, i loro commenti potrebbero
essere fuorvianti. Sappiate regolarvi!
2)
Considerate la comodità: la scuola dovrebbe essere abbastanza vicina a
casa/posto di lavoro/casa dei nonni, se no diventa difficile per tutti, ma...
3)
siate anche un filo lungimiranti e chiedetevi dove vostro figlio frequenterà
l’oratorio/il centro sportivo/la scuola primaria (potrebbe non essere
piacevolissimo per il bambino iniziare la prima elementare senza conoscere
nessun compagno. Per contro, trasferire per tutto il giorno il bambino lontano
da casa può isolarlo rispetto ai bambini del quartiere).
4) I bambini hanno bisogno di spazi aperti protetti e il più
possibile nel verde e di spazi chiusi accoglienti. Evitate scuole grandi ma con
un cortile in cemento così come scuole con un parco di 2.000 mq e uno spazio
interno angusto.
5)
Valutate la giornata tipo, che non sia “troppo” né “troppo poco” e comunque in
linea con le vostre idee. In genere un programma strutturato ma elastico, con
spunti di personalizzazione, integrazione di esperienze multisensoriali
(disegno, manipolazione, arti visive e musicali, ecc), spazio per il movimento
e il gioco libero è tutto quello che serve ad un bambino. Programmi troppo
serrati non dovrebbero nemmeno essere proposti.
6)
Tenete presente i vostri punti fermi, se ne avete: regole e princìpi vostri
(sull’educazione, la religione, l’autonomia, ecc) cui fareste fatica a
rinunciare, nel caso in cui la scuola abbia idee differenti. Per intenderci, se
una scuola è perfetta secondo i primi 5 punti ma è una scuola di suore e voi
siete pastafariani, forse a lungo andare potreste trovarci qualcosa che non va
;-)
Questo
è quanto, a voi la scelta, e in bocca al lupo!
Nessun commento:
Posta un commento
Lascia il tuo commento qui: