Ma forse non sapete che la
festa del DonaLibro è stata una vera meraviglia, una piccola chicca realizzata
dalle nostre maestre, una prestazione artistica di alto livello, e, con il
senno di poi, peccato che non ci siano dei video, perché tutto quello che
abbiamo sono le bellissime foto fatte da Melisa, la dolce tirocinante che si è data
da fare all’asilo nell’ultimo periodo, e questo post.
I bambini sono stati
invitati alla festa del DonaLibro da un personaggio d’eccezione, che due anni
fa aveva la sua casa nell’allora Laboratorio di Geppetto, poi diventato
biblioteca: Pinocchio naturalmente, che il venerdì precedente ha accolto i
bambini in biblioteca e ha consegnato loro l’invito a donare un libro e a
partecipare alla festa in cortile.
Il giorno della festa del
Donalibro, così, tutti i bambini sono scesi in cortile. Non sapevano ancora che
si sarebbero divertiti un mondo.
Pinocchio li aspettava lì,
con un libro aperto in mano.
Il libro si intitolava “Io mi mangio la luna” di
M. Grejniec, e le insegnanti, insieme a Barbara e Lorena, e a Francesca che
faceva la voce narrante, ne hanno messo in scena la storia.
La storia racconta che da
sempre, nelle notti africane, gli animali si chiedono che sapore abbia la luna.
Così, una notte di luna piena, gli animali della savana si adoperano per
raggiungerla, arrampicandosi l’uno sull’altro e formando una piramide di
animali.
Ecco, questo è quello che
hanno fatto le maestre :-), ve le immaginate?
Ognuna interpreta un
personaggio del racconto: vestite a tono, con una maschera in testa, si sono
calate benissimo nella parte.
Tanto per incominciare,
Barbara regge una grossa e pesantissima Luna e sta lì, a prendersi gioco di
quei buffi animali che si danno tanto da fare.
La tartaruga per prima (che,
giustamente, è rappresentata dalla maestra Cri) decide di arrampicarsi su una
montagna per arrivare a toccare la Luna e poterla assaggiare. Però non ci
arriva, allora chiama l’elefante Simona.
Quando l’elefante sale in
groppa alla tartaruga, la Luna sale un po’ più in alto nel cielo. Ma neanche
l’elefante riesce ad arrivarci, nemmeno utilizzando la sua lunga proboscide.
Allora chiamano la giraffa Raffaella (giRAFFA-ella…di nome e di fatto, vestita
di giallo e marrone con le sue movenze “selvagge ;-) ), che con il suo lungo
collo non può non arrivarci!
Macché, niente da fare nemmeno questa volta.
È la volta
della zebra Francesca, con la sua maglietta zebrata, e poi del leone Marta,
che, bè, fa l’attrice di secondo lavoro, quindi per lei scalare gli altri
animali è una passeggiata! Ma la Luna sfugge via ogni volta!
Gli animali pensano di
chiamare allora la volpe Sara che, furba com’è (non Sara, la volpe!), di sicuro
escogiterà un sistema, ma neanche lei ha successo, e nemmeno la scimmietta
Lorena, che si arrampica subito dopo.
Tutti si arrampicano e
tutti, per un soffio, la mancano intanto che lei che, dispettosa, si sposta di
un pezzettino per volta.
E’ il turno del piccolo e
scattante topolino Stefania, e la Luna, stufa di questa confusione e stufa di
muoversi, decide di stare lì dov’è, tanto non sarà certo un così piccolo
topolino ad arrivare dove non sono arrivati gli altri.
E invece…il topolino
agguanta la Luna, la fa a pezzetti e la distribuisce, così che tutti ne possano
assaggiare un pezzetto, e scoprire così che la Luna ha il sapore del proprio
cibo preferito: sa di insalata per la Tartaruga, di foglie di acacia per
l’Elefante, di mimosa per la Giraffa, di erba per la Zebra, di carne fresca per
il Leone, di gallina per la Volpe, di banana per la Scimmietta, e naturalmente,
di formaggio per il Topolino!
Morale della favola:
l’unione fa la forza, le dimensioni non contano, e le maestre sono delle
attrici favolose! :-) :-) :-)
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(applausi) |
Finita la rappresentazione,
i bambini sono tornati in biblioteca, una sezione alla volta, con i loro cesti
di libri, portati in dono.
Grazie bambini!