venerdì 4 maggio 2018

per la serie 110eLode: il GIOCOSPORT!

Il 21 aprile era uno di quei giorni di estate precoce che ora ci hanno un pò abbandonato, e i bambini erano in calzoncini corti e maglietta. 
Il salone dell’asilo era una palestra con tanto di rete da minivolley per i più grandi, e il cortile era un colorato percorso ad ostacoli per i più piccoli.


I grandi avevano un allenatore e due allenatrici tutti per loro: Mario, Michela e Lisa della società sportiva Città Giardino. In salone, dopo che tutti si sono presentati e dopo un gioco iniziale per rompere il ghiaccio ("mago ghiaccio", per l’appunto!), sono comparsi i palloni e i bambini hanno fatto la loro prima esperienza di minivolley, che in realtà, per i bambini di quest’età, è chiamato “palla rilanciata”.





Non pensate però che la palla rilanciata sia un gioco improvvisato: è un’attività propedeutica al minivolley vero e proprio, con le sue regole (“chiamare la palla!” “fare i tre passaggi!” solo per dirne due tra le più famose), i suoi requisiti “strutturali” (misura del campo, altezza della rete, numero di giocatori, peso e dimensione della palla), e i suoi tornei, organizzati dalla Federazione.
I bambini hanno sperimentato un’ora di divertimento e di sano movimento, tra esercizi di coordinamento e i primi palleggi.



Intanto fuori, sotto al sole, i più piccoli affrontavano un percorso motorio dove, nell’ordine, dovevano: saltare nei cerchi colorati a piedi pari e a gambe divaricate, rimbalzare sopra ad una grossa palla rosa, passare sotto ad una corda gialla senza toccarla, scivolare dallo scivolo arancione, tirare un pallone in porta (e possibilmente fare goal!), passare sui cubotti attraverso i cerchi senza farli cadere, infilarsi in un tunnel, camminare su dei mini-trampoli, pedalare sul triciclo, fare lo slalom di corsa, tirare a canestro (e possibilmente centrarlo), correre su per lo scivolo a ponte e da lì scivolare giù gridando: 110 E LODE!




 


Il gruppetto del primo turno è stato il più cauto e tranquillo, ma anche quello che alla fin fine ha lavorato di più e anche quello che ha riso di più: ai bambini che uscivano dal tunnel verde qualche burlone gridava: "guarda! un bruco!!" "dove? dove?" "ma sei tu!" 😃

Il secondo turno è stato il più ordinato: un’ora di gioco-staffetta in cui hanno cercato di fare sempre meglio. Anche i più piccoli che prima di partire erano dubbiosi e incerti, alla fine erano diventati abilissimi.
E cosa dire ad esempio di Giada, tigrotto, quasi in lacrime prima di partire, che appena ha iniziato a saltare nei cerchi, mano nella mano con una delle mamme sportive, ha accennato ad un sorriso timido che si è aperto in un sorriso gigante non appena ha iniziato a rimbalzare sulla palla rosa, facendo BOING BOING BOING come Chobin? (nessuno dei bambini sapeva chi fosse Chobin, però tutti hanno imparato che Chobin fa BOING e rimbalza 😃 )

Il terzo turno è stato il più dispersivo, con i bimbi che erano più tentati dal seguire i bambini dei turni precedenti, che ora si rilassavano con i giochi del cortile, piuttosto che impegnarsi davvero nella staffetta. Però pare che si siano divertiti:
 “quasi quasi non volevo venire perché pensavo che era una festa brutta, invece è una festa bellissima e sono molto felice di essere qua. Grazie!” disse Rebecca, una piccola sveglissima tartaruga.




E ora, pronti per il prossimo evento 110eLode?



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