Noi genitori e familiari siamo invitati ad accomodarci in salone, curiosi come non mai di scoprire cos'hanno fatto i nostri bimbi durante questi mesi.
Eccoli,
entrano con Lidia, la responsabile del laboratorio di Teatro che spiega: i
bambini, tramite esercizi teatrali svolti sotto forma di gioco, in modo molto
leggero e spontaneo, hanno lavorato sulle emozioni elaborandole e
rappresentandole a loro modo con il suono, quindi con i versi e la parola, e
poi con il corpo, con smorfie e posizioni particolari.
Il filo
conduttore è la storia "Un cucciolo nero di nome Furia" che racconta
di un bambino di nome Sam, bravo a scuola e bravo a casa, insomma, un bambino
modello! Un giorno, al parco giochi, incontra Furia, un cucciolo, un
mostriciattolo nero dispettoso. Sam e Furia diventano grandi amici ma poi...ma andiamo con ordine!
I bambini
con Lidia si posizionano in cerchio e si riscaldano (in realtà si concentrano)
con un gioco che richiede la massima attenzione: c’è una pallina invisibile che
viene cercata un po' ovunque e infine trovata nientepopodimeno che nell'
orecchio di un bambino e subito viene messa in gioco con lanci scattanti,
rapidi, precisi e imprevedibili tra un bimbo e l'altro, e qualche volta finisce
anche nel pubblico!! Per fortuna ce la caviamo abbastanza anche noi!!
I bambini
sono ora pronti per lo spettacolo delle emozioni: Lidia-narratrice racconta che
Sam quel giorno è contento, va al parco con l'intenzione di battere il record
di 234 scivolate dallo scivolo in un minuto...ma nooo! Ci sono 10 bambini in
coda che vogliono scivolare!!!
Allora pensa di andare sulla giostra ma nooo!
C'è Giovanni il bambino più antipatico della scuola...
E l' altalena? Ma è
davvero un incubo!!! C'è Camilla, la bambina più sciocca della scuola che ride
sempre..dondola e ride, ride e dondola, uffa!!
Ma va tutto storto oggi!!!
Nella pancia
di Sam cresce un miscuglio di emozioni che scoppia come un razzo!!! Stoccafisso
baccalà!!
(Ecco perché
nelle nostre case “stoccafisso baccalà” è diventato l’espressione del momento 😅 )
I bambini
rappresentano le emozioni con le smorfie e con la lingua, intervallate da uno “stoccafisso
baccalà” che fa da “reset”:
FELICE
(stoccafisso baccalà)
TRISTE
(stoccafisso baccalà)
NERVOSO
(stoccafisso baccalà)
ARRABBIATO
(stoccafisso baccalà)
OH NOOO
(stoccafisso baccalà)
UFFA (stoccafisso
baccalà)
BASTAAAAAA!!!
(stoccafisso baccalà)
È in questo
momento che Sam vede Furia, mostriciattolo invisibile: diventano subito amici e
si divertono un mondo a fare dispetti a tutti, e al momento di andare a casa,
Sam invita Furia e lo porta con sé.
A casa,
però, le cose cambiano, Furia continua ad essere dispettoso e di qualsiasi
pasticcio viene incolpato Sam:
“Sam perché
hai sporcato il divano con il cioccolato? – chiede la mamma
Ma non è
stato Sam, lui dice di no, Furia dice di sì, sì no, no sì..
“insomma Sam
sei stato tu?” – incalza la mamma, e in tutta risposta riceve una pernacchia!!
È stato Furia, ma lui è invisibile così la mamma si arrabbia con Sam.
“Sam perchè
hai strappato il disegno di tua sorella?”
“Sam perché
mi hai pestato un piede?”
“Perché
continui a saltare?”
“Sam perché
hai pasticciato il muro con il pennarello?”
Ed è sempre
la stessa storia: non è stato Sam, ma Furia!!! si no, no sì (i bambini sono
fantastici!!!) e Sam è un po' stufo di prendersi sempre la colpa, non è più
tanto bello avere questa Furia con sé, ma come fare a liberarsene?
I bambini
fanno un inchino, e Lidia conclude simpaticamente dicendoci " riprendetevi
le vostre Furie".
I bambini in
realtà lo sanno come si manda via Furia, ma ce lo diranno a casa, nel momento giusto: come dire, è un po' come
giocarsi il jolly!
Per
concludere la mattinata, si prosegue con un gioco stile "mimo" con un
pallina che si trasforma in qualsiasi cosa si vuole, ed è bello vedere la
fantasia dei bambini e giocare un po' anche noi insieme con loro.
E per
concludere questo post, non possiamo che ringraziare di cuore per questi
momenti così preziosi che ci permettono di vedere i nostri bambini fare cose
che con noi non farebbero mai! Anche
questa volta siamo noi genitori a guardare i bambini a bocca aperta: sono loro
che insegnano a noi!
E infine un
grazie particolare a Lidia, bravissima e fenomenale!
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