venerdì 27 settembre 2019

Le proprietà terapeutiche della BABY DANCE

Esiste uno sport che dai più non è preso in considerazione, etichettato come passatempo infantile, relegato tra le attività di intrattenimento degli animatori al mare o in coda alle feste di compleanno. 


Eppure nulla può essere più sottovalutato come la baby dance per rimanere in forma. 
Niente di meglio allora della pesciolino dance per allenare i lombari, di un giro di chu chu ua per stressare i quadricipiti, di una sessione di cala la panza per tonificare i polpacci. 
Tra i buoni propositi di inizio anno scolastico, oltre agli intenti di essere sempre puntuali e di non inveire contro il mondo quando scoprite che la vostra coda alla cassa è puntualmente la più lunga, rinunciate al corso di zumba e boicottate le lezioni di pilates
Meglio rivolgersi ad una sana e divertente baby dance. 
I vantaggi sono innumerevoli: è economica (basta la musica sul vostro smartphone o i video in TV per i più geek), si fa tendenzialmente a casa propria (non serve affrontare il traffico per raggiungere la palestra), niente certificato medico (a nessuno verrà in mente che corriate dei pericoli ballando sulle note di soco, bate, vira) e si fa sempre in compagnia, meglio ancora se i vostri compagni ballerini hanno meno anni di voi e una qualche relazione di parentela. 

Eccoci arrivati al vero segreto della baby dance therapy: la condivisione familiare! 
Provate la sera a proporre ai vostri figli di ballare qualche baby dance, partendo dalle più semplici per arrivare a quelle più impegnative. Non abbiate paura di mettervi alla prova, di mettervi in mostra davanti ai vostri bambini o di sbagliare qualche passo. 

Trascorrerete del tempo insieme, vi divertirete tutti quanti e loro, sfiniti, andranno a letto con la consapevolezza di aver fatto qualcosa di speciale con le loro mamme e i loro papà.


Si ringrazia per questo post, per l'immagine disegnata ad hoc, e per tutte le baby dance passate e future 😉😊 Daniele, papà di Giorgio e Elena, ormai ex delfini entrambi.

venerdì 13 settembre 2019

CasbenoLAND

CasbenoLAND è stato sabato 7 settembre ed era inserito nell’ambito di CasbenoinFesta 2019, festa parrocchiale che ogni anno, all’inizio di settembre, coinvolge anche il nostro asilo.


Per i nuovi: nel blog trovate il racconto delle feste degli anni passati.

Era il piccolo “parco divertimenti” allestito dall’Associazione Amici dell’Asilo nel cortile della scuola. Alcuni genitori e bambini creativi hanno anche disegnato per terra le indicazioni per arrivarci 😃




A fine giornata, la piccola Chiara, orsetta, ha sgridato noi mamme e papà dell’Associazione perché non abbiamo spiegato i giochi, e così ognuno faceva ciò che voleva: “con i giochi ci devono essere le REGOLE!”, ha detto. 😃

Nelle nostre intenzioni, in verità, CasbenoLAND doveva proprio essere una specie di parco giochi libero, dove ognuno arrivava e poteva fare quello che voleva, sperimentando i giochi sparsi qua e là nel cortile dell’asilo.
C’erano l’angolo freccette, l’angolo giocosport, l’angolo birilli, le bocce, le paperelle da pescare, l’angolo Lego e quello dei disegni, e l’angolo dei palloncini modellabili, l’angolo di “attacca la coda a” in cui si dovevano attaccare nasi, ali, palle, fiocchi ai personaggi delle sezioni (tutto fuorché code in effetti, ma il gioco così si chiama).
Tutto ben identificato, peraltro. O così pensavamo 😃

Angolo DISEGNI

Angolo "ATTACCA LA CODA A.."

Percorso GIOCOSPORT



Angolo LEGO

Angolo PALLONCINI

Angolo PAPERELLE

Vero è che i cerchi per terra, che dovevano servire per saltarci dentro, sono stati usati anche come hula hoop, ad esempio. 
Vero è che la piscina delle paperelle doveva servire per pescare le paperelle, e non per tuffarcisi dentro (quando il piccolo Samuele, fratellino di Giada, tigrotta, ci è cascato dentro e ne è riemerso completamente lavato e felicissimo, il gioco è diventato "pesca il Samuele") 😂

Ma anche se non hanno giocato precisamente come era previsto, è importante? Forse no. I bambini si sono divertiti? Forse sì. Quindi va bene così.
Hanno tirato al canestro, giocato a freccette, a bocce e con i birilli, con lego e palloncini, da soli o con gli amici, o con mamma e papà.



I momenti guidati – le battaglie di spade di palloncini e la baby dance – hanno ripristinato l’ordine, se così si può dire, chiamando a raccolta i bambini per qualche momento.
Di fatto, la battaglia di spade, dopo qualche corpo a corpo tra bambini autoproclamatisi cavalieri o supereroi e mamme e papà che si sentivano Lady Oscar e Tulipani Neri, è stata quasi un tutti contro due (due mamme dell’associazione, Francesca mamma di Chiara, quella che ha avuto da dire 😃, e Cinzia mamma di Nina, ex tigrotta che hanno subìto l’attacco simultaneo dei bambini).


Alla baby dance poi, accadeva che i piccoli guardassero gli adulti “animatori” (come dovrebbe essere, in effetti) che in verità, però, sbirciavano le bambine più grandi, le vere esperte: Elena, ex delfina, Greta, ex tartaruga, Lucia, ex orsetta.

La BABYDANCE!

(...ma della BabyDance parleremo nel prossimo post 😉)

Insomma, tutti hanno fatto la loro parte, tutti – ci auguriamo – si sono divertiti, ma attenzione che la prossima volta pioveranno REGOLE (forse) 😃😃

lunedì 2 settembre 2019

Fallen in Love

Alcuni ci cadono all’open day.
Altri il primo giorno.
Per altri ancora ci vuole del tempo, ci vogliono gesti, racconti, esperienze, ricordi: non tutti si lasciano colpire dai fulmini.

Comunque, chi prima o chi poi, quasi tutti si innamorano del nostro asilo. Si innamorano dei colori, degli spazi, delle voci. Della sicurezza e del calore di quelle mura. Si innamorano delle cose che si fanno, dei racconti che vengono portati a casa dalle parole dei bambini, delle filastrocche recitate a mozziconi. Delle amicizie, quelle tra i bambini, quelle con le maestre. Della mensa e dei profumi, del cortile e dei giochi. Sì, anche dei disegni e dei lavoretti.


E poi si continua a “cadere innamorati” per giorni e giorni e infine, passati tre anni o quattro, proprio quando si pensa di avere una tregua, si cade di nuovo vedendo i laboratori dell’Associazione Amici dell’Asilo o le maestre al banchetto delle torte durante la festa del paese, ad esempio 😉

Alcuni, innamorati del nostro asilo lo rimangono, anche dopo che i figli smettono di frequentarlo.
Questo significa non solo che continuano ad amarlo per quello che hanno ricevuto in passato – loro e i loro figli –, ma anche che hanno continuato a "caderne innamorati". 
È perché l'asilo continua ad offrire loro un motivo di improvvisa felicità o tenerezza che rinnova questo amore: può bastare sentir canticchiare il motivetto di una canzoncina, o trovare una foto, ed eccoli lì, caduti innamorati di nuovo.
O, per restare in tema con quest’altro post: ils sont tombés amoureux, ancora, per via dei legami mantenuti.

Per fortuna, diversamente dalle relazioni amorose di altro tipo, in questa di solito non ci si fa male, quindi cadere innamorati dell'asilo non provoca lividi.

Oggi, che ormai manca poco all’inizio del nuovo anno scolastico, auguriamo a tutti i nuovi genitori di cadere innamorati dell’asilo. 
Non dovete fare altro che aprire il cuore e lasciarvi colpire 😍