sabato 24 dicembre 2016

A volte Babbo Natale arriva con una CARRIOLA

Babbo Natale, si sa, arriva con la sua slitta trainata dalle renne.
Vero.

Ma si sa anche che le renne possono volare solo la notte di Natale, mica sempre.
Verissimo.

Quindi quando Babbo Natale arriva in un altro momento, cosa che in effetti può capitare, deve arrangiarsi in altro modo.
Qualche volta arriva in bicicletta, oppure se nevica arriva con gli sci o con i cani da slitta, in qualche posto atterra con il paracadute, e alle Hawaii arriva in barca a vela.
Poi a volte capita che abbia un carico talmente pesante che arriva ansimante spingendo una carriola argentata.


Come l'altra mattina, all'asilo:



E sapete cosa c'era nella pesantissima carriola argentata?
C'era un pesantissimo sacco.
E sapete cosa c'era nel sacco?
Qualcuno potrebbe pensare che ci fosse del carbone, ma suvvia, oramai se c'è da portare del carbone, l'ingrato compito è quasi sempre affidato alla Befana.
Signore e signori, c'erano libri, libri e ancora libri. 




E sapete cos'ha detto, Babbo Natale, consegnando i libri ai bambini?

Sì va bene...si è un po' lamentato che erano pesantissimi e che non riusciva a tirarli giù dalla carriola...ma poi?

Giusto! Ha annunciato che ora i bimbi hanno un'importante MISSIONE: costruire una BIBLIOTECA. Una biblioteca vera, all'asilo!




E questi libri, ne devono essere il primo mattone.

Che meraviglia!
I bambini lo guardavano e lo ascoltavano affascinati, naturalmente.

Poi è andato di sezione in sezione, facendo trovare sotto l'albero qualche altro pacchettino:



Si è soffermato a parlare con i bambini, e ad ascoltarli. 




Ma dov'è finito Babbo Natale? Non ne resta che il berretto...


Bè, che dire? Babbo Natale ha già avuto un bel pò di lavoro da fare, a quanto pare...speriamo non sia troppo stanco, ma almeno, nella notte che verrà, della carriola forse potrà farne a meno, perché ci saranno le renne!!

PS: pare che la carriola, tra l'altro, Babbo Natale se la sia dimenticata in salone, dice Andrea, tartaruga. Aggiungendo che per fortuna è così argentata da luccicare, così lui riuscirà a vederla se dovesse proprio servirgli durante la notte di Natale.



venerdì 9 dicembre 2016

Piccoli Aiutanti luccicanti e FANTASCINANTI!

Io di bambini ne conosco tanti. 
Anzi, io i bambini li conosco tutti, direi. 
Conosco bambini di tutti i tipi, di tutti i caratteri, di tutte le lingue, di tutti i colori di capelli. 
Conosco bimbi di tutti i paesi. 
Conosco bambini che stanno per diventare grandi e anche quelli appena nati. 
Quelli che vivono nei paesi caldi e indossano solo una maglietta e quelli tutti imbacuccati come me per proteggersi dal freddo. 
Quelli che hanno tante cose e vivono in case grandi e belle e quelli che stanno nelle capanne. 
Conosco bambini sani come pesci e bambini malati, bimbi timidi e bimbi spavaldi, bimbi che giocano con i Lego e altri che fanno costruzioni con i legnetti trovati per terra. Conosco anche bimbi sereni e bimbi che hanno paura, bimbi che viaggiano in macchina o sui barconi. Insomma, conosco una varietà di bambini inimmaginabile, e voglio bene ad ognuno di loro.
E sono tantissimi!

Conosco anche un discreto numero di folletti, che sono quelli che lavorano con me al Polo Nord, più qualche altro folletto sparso per il mondo, che fa da ambasciatore.

Alla Piccola Fabbrica di Babbo Natale, sono arrivate prima alcune follette e alcuni folletti mandati da me, per preparare tutto il necessario. I più grandi si sono arrampicati sulle scale per montare luci, fili di neve, cieli punteggiati di stelle e casette, i più piccoli hanno riempito di fiocchi di neve le pareti e decorato gli alberi di Natale. Tutti hanno lavorato alacremente per trasformare il salone dell’asilo. Proprio come quando, nel mio laboratorio al Polo Nord, realizzano i giocattoli, non si fermano un secondo e sono indaffaratissimi, sommersi da attrezzi, carte colorate e addobbi.






Poi sono arrivati i bambini, per preparare le decorazioni come ho chiesto. Dapprima piano piano, poi a fiumi.
Indossavano il loro distintivo da Piccoli Aiutanti, e saltellavano da un tavolino all’altro dandosi da fare a più non posso, con le mani appiccicose di colla e sporche di pennarelli e polverine colorate.





Non lasciavano un attimo il sacchettino dove avevano riposto il mio ritratto da completare e le decorazioni già realizzate.

….il mio ritratto…grazie :-), questa sì che stata una bella sorpresa! I bambini erano ansiosi di completarlo guadagnandosi le varie sagome con il loro lavoro, e forse i genitori erano ancora più esaltati (o spossati…): “evviva, ci manca l’ultimo e poi ce l’abbiamo fatta!! Yeah!!”
Oh Oh Oh!!


C’erano fili che si tagliavano solo se si pronunciava la formula magica (“zàchete!”), gomitoli bianchi e morbidi che i bimbi si coccolavano come peluche passandoli sulle guance, renne e cavalli a dondolo che hanno fatto la felicità dei più piccoli. C’erano gli occhi dei bambini che brillavano quando la folletta all’ingresso consegnava loro il distintivo dicendo solennemente: “io ti incorono Piccolo Aiutante di Babbo Natale”.

Ho visto tanti bambini lasciare nel sacco all’ingresso le loro decorazioni, da consegnare ai bambini della Comunità Villa Giuditta. Che bella tutta questa generosità!

E cosa dire della mini-fiaccolata di sabato sera? Ecco tutti i miei carissimi Piccoli Aiutanti tutti avvolti nelle loro sciarpe e berretti, a camminare nel freddo lungo la via, illuminare il buio con i loro lumini, decorare anche il sagrato della Chiesa con una bellissima composizione e riscaldare i cuori intonando Tu scendi dalle stelle, insieme al suono delle zampogne.
Io in quel momento lì mi sono un po’ commosso, e si sa che io non è che mi commuovo facilmente.


E poi, i bambini a volte se ne escono con parole o discorsi fortissimi.

Per esempio, ho sentito questa conversazione tra una Piccola Aiutante di 8 anni di nome Carlotta e una folletta:
Piccola Aiutante Carlotta: ma tu da quando sei qui?
Folletta: da venerdì!
Piccola Aiutante Carlotta: da venerdì?? Oggi è domenica! E dove hai dormito?
Folletta: vedi lì, vicino al caminetto, dove ci sono coperte e cuscini? Ecco, lì si dorme benissimo e al calduccio.
Piccola Aiutante Carlotta, tutta allegra: ma dai, che forza!!


 Oh Oh Oh!!

Oppure, ecco la Piccola Aiutante Camilla, 4 anni:
Piccola Aiutante Camilla, con sguardo complice: secondo me tu ti sei travestita da folletta, non sei una folletta vera!
Folletta: e come mai lo pensi?
Piccola Aiutante Camilla: perché quella bambina (indicando una bambina lì intorno) ti ha chiamata mamma
Folletta: eh, ma guarda che anche le follette possono essere delle mamme. E la mia bambina è venuta con me fino qui dal Polo Nord.
Piccola Aiutante Camilla, sinceramente colpita: aaaaaaaah, adesso sì che ho capito!

Oh Oh Oh!!Che risate!

E il Piccolo Aiutante Elia, 6 anni:
come fai a sapere il mio nome?
Folletta: perché sono una folletta, e le follette sono magiche.
Piccolo Aiutante Elia, dubbioso: allora dimmi qual è il mio cognome!
La Folletta dice il cognome.
Il Piccolo Aiutante Elia è stupito.
(Oh Oh Oh!! Menomale che poi è arrivata la mamma di Elia e ha interrotto la conversazione, così la folletta non è incorsa in altre domande più difficili...perché le follette non sono mica come me, che so rispondere a tutte le domande!!!)

Poi c’era la Piccola Aiutante Eloisa, che compirà 5 anni qualche giorno prima di Natale: “grazie folletta, sei stata molto gentile. Buon Natale!
E il Piccolo Aiutante Martino, 3 anni: “sei la folletta più brava del mondo. Mi sono divertita molto”.

C’era il Piccolo Aiutante Giacomo, un bambino silenzioso che però, quando gli è scoccata la scintilla chiacchierina è partito in quarta tutto esaltato a raccontare delle cose che gli piacciono, intanto che decorava con precisione da ingegnere la sua stella.


Le Piccole Aiutanti Martina, Emma e altre bambine un po’ più grandine davano una mano ai più piccoli.
Le Piccole Aiutanti Federica e Asia, 10 anni quasi 11, si sono sedute alla Piccola Fabbrica dicendo che le loro mamme erano andate in pasticceria, e quindi loro ne hanno approfittato e sono venute qui, nel loro “vecchio” asilo, per stare con noi. E si sono messe al lavoro come tutti gli altri. (poi le mamme sono venute a cercarle, eh!)

La Piccola Aiutante Rebecca, 4 anni, una volta che ha avuto la conferma da una folletta che il fuoco nel caminetto scottava, ammoniva gli altri bambini dicendo loro di fare attenzione e non avvicinarsi troppo.

Ho visto una bambina scrivere sul libro dei ricordi che era molto contenta perché ha fatto dei lavoretti FANTASCINANTI.

Oh Oh Oh!!


Anche i bambini lo sono. Fantastici e affascinanti. Fantascinanti.
Oh Oh Oh!!Che forte!

Insomma, credo che aver sparso nottetempo un po’ di magia sulla Piccola Fabbrica abbia aiutato tutti, follette e bambini, nel loro lavoro e  abbia fatto luccicare ogni cosa dello spirito del Natale.


Alla Piccola Fabbrica di Babbo Natale le follette hanno visto passare tanti bambini. Io li ho riconosciuti, uno ad uno, e ho ascoltato tramite le follette quello che loro avevano da dire. E sono sicuro che sono tutti molto buoni, come mi hanno scritto nella loro letterina, o che manterranno le loro promesse, ad esempio di obbedire a mamma e papà e tenere in ordine la cameretta. Quindi credo proprio che esaudirò i loro desideri, almeno qualcuno.
E poi, loro hanno esaudito il mio, di desiderio!

Oh Oh Oh!! sarà un Natale bellissimo.

Grazie di cuore.

                   Babbo Natale

mercoledì 30 novembre 2016

Il DESIDERIO di Babbo Natale

11 novembre 2015, qui, testuali parole:

“Questa è una di quelle occasioni che non capitano due volte nella vita.
O magari, se ci dimostreremo bravi, ricapiterà ;-)... chissà.”


È capitato di nuovo. Siamo stati così bravi che Babbo Natale ha deciso di darci un altro incarico.

Ormai avrete visto tutti la lettera che ci ha spedito; per chi non l’avesse vista, diceva così:

Ben ritrovati miei cari bambini e mie care bambine apprendisti folletti!
Ho aspettato per mesi questo momento: il momento di affidare a voi, che lo scorso anno vi siete mostrati così bravi, un nuovo incarico.

Mastro Lupo e Cervo Reale, che ho mandato come al solito a sbirciarvi, mi hanno detto che state già pensando ai regali che scriverete sulla letterina, alle feste, all’albero di Natale, al Presepe, alle luci.

Mi hanno anche detto che, vicino alla vostra scuola, c’è una grande casa dove vivono 10 bambini che in questo momento della loro vita non possono stare con la loro mamma e con il loro papà. Degli adulti speciali si prendono cura di loro.

Questi bambini, in questa grande casa, hanno anche un grande salone, e mi piacerebbe portare loro delle decorazioni per addobbarlo.
Ma come ben sapete, prima della notte di Natale io non posso muovermi da qui.

Quindi vi chiedo: potreste pensarci voi, miei piccoli aiutanti? Per piacere, realizzate qualcosa di bello per loro. Se accetterete, scriverò anche a loro per dare questa bella notizia.
So che siete molto buoni e che esaudirete il mio desiderio.

Grazie amici!
Babbo Natale

Vero che l’avete letta tutti ai vostri bambini?
Se non l’avete fatto, non perdete tempo! Vi emozionerete nel vederli felici e orgogliosi di un compito tanto importante!

Per chi non lo sapesse, Mastro Lupo e Cervo Reale sono due inviati speciali di Babbo Natale, che in gran segreto tengono d’occhio i nostri bambini – e non solo – e riferiscono al grande capo su al Polo Nord.
I nostri bambini sanno farsi voler bene, e Mastro Lupo e Cervo Reale si sono affezionati.

Pare che quest’anno abbiano osservato, da lontano, senza farsi vedere, anche altri bambini, un po’ più grandi. Li hanno osservati con curiosità perché li hanno visti vivere tutti insieme, in una grande casa, bella, con un grande salone, e piena di persone gentili. Sono i bambini della Comunità Villa Giuditta di Via Campigli.
Anche questi bambini sanno farsi voler bene, e Mastro Lupo e Cervo Reale si sono affezionati anche a loro.
Ma presto si sono accorti che in questa grande casa mancava qualcosa: mancavano le mamme e i papà.
Allora sono corsi a dirlo a Babbo Natale, che, essendo Babbo Natale, sapeva già tutto, ma insieme hanno deciso di progettare qualcosa:
Babbo Natale, che esaudisce sempre i desideri di tutti, quest’anno ci ha chiesto di esaudire un suo DESIDERIO.

Aiutare Babbo Natale è un compito importantissimo, ed esaudire un suo desiderio è un onore speciale, che renderà ancora più magica l'attesa del Natale.

Alla Piccola Fabbrica di Babbo Natale quest’anno gli apprendisti folletti avranno il compito di realizzare delle decorazioni natalizie.

I bambini della Piccola Fabbrica che lo vorranno, potranno lasciarne alcune in un grosso sacco, per donarle così ai bambini più grandi della Comunità.

I bambini della Comunità le potranno usare per addobbare la loro grande casa.

Tutti potranno sperimentare un semplice atto di gentilezzaanche se Babbo Natale, naturalmente, si augura che non sia l’unico.
Perché che Natale sarebbe, senza gesti gentili?

sabato 26 novembre 2016

La prima Piccola Fabbrica di Babbo Natale: recensioni

Fra una settimana esatta apre la Piccola Fabbrica di Babbo Natale, seconda edizione.
Come teaser, vi lasciamo semplicemente le parole delle maestre e del personale, a proposito della Piccola Fabbrica di Babbo Natale dello scorso anno:

«Che meravigliose follette,
non ho parole per descrivere l’opera che avete realizzato nel nostro salone. 
Commuovente. Meraviglioso... Grazie di tutto.»

«Complimenti  ancora siete state fantastiche, salone magnifico e voi bellissime. 
Grazie  ancora»

«Wow che bello il salone!!!
Grazie per il lavoro che state facendo per il nostro asilo!»

«Volevo farvi i miei complimenti per la vostra magnifica fabbrica di Babbo Natale e
grazie di cuore per avere risistemato tutto il salone»

«Grazie mille a tutti voi per la fabbrica di Babbo Natale,
avete organizzato tutto benissimo ed è piaciuta moltissimo, 
bellissima iniziativa per i bambini, 
per cui complimenti a tutti voi per la realizzazione. 
Grazie di cuore»

«Che meraviglia…. era tutto meraviglioso e straordinario,
siete state bravissime, ed eravate stupende vestite da follette!»


3 e 4 dicembre 2016. 
Salone dell’asilo.

martedì 22 novembre 2016

CHE CAOS !

Immaginatevi i bambini che sono tutti tranquilli nelle loro sezioni. 
Sono arrivati tutti, chi in orario, chi in ritardo, e ormai sono tutti “sistemati”: in classe, forse hanno appena finito di dire la preghiera, o di fare l’appello. 
Forse hanno tirato fuori qualche gioco, l’arca di Noé, le Barbie, il camion dei pompieri. O fogli e pennarelli. O forse stanno iniziando un’attività particolare. O forse altro, non si sa. Quello che sappiamo, è che all’improvviso, in quest’atmosfera piuttosto pacata, iniziano a sentirsi voci concitate dal corridoio.

Immaginatevi ora i bambini, che hanno appena il tempo di alzare gli occhi dalle proprie attività e guardarsi con aria interrogativa, quand’ecco che Francesca spalanca la porta e irrompe in classe gridando. Gli sguardi interrogativi dei bambini ora sono proprio sbigottiti. Cos’è successo? Perché Francesca fa così?
Dice di correre fuori, che in corridoio è successo un disastro.

Loro mica si spaventano, i bambini. 
Anzi, sono curiosi di sapere chi verrà sgridato, stavolta. Non certo loro che erano tutti in classe sotto l’occhio vigile della maestra.

Immaginatevi i bambini che si alzano rumorosamente tutti insieme, si fanno largo tra sedie e giocattoli, corrono fuori e
si bloccano di colpo, 
scioccati, 
davanti a un disordine inimmaginabile.
Non giochi, non libri, non vestiti buttati in terra. Non macchinine sparse, pennarelli senza tappo, barbie con i capelli intricati, pezzi di lego. Ma...

spazzatura

No ma, avete presente? SPAZZATURA: lattine schiacciate, bottiglie vuote, cartacce appallottolate, cartoni strappati. Tutti sparsi nel corridoio, nell’atrio, sulle scale. Inimmaginabile, nel nostro asilo che è sempre perfettamente pulito e ordinato.
Cos’è, uno scherzo?
Chi è stato? Chi ha ridotto così i nostri corridoi?




I bambini non esitano a dire la loro: Andrea, ad esempio, sospetta di Gina la manina, che è così birichina che potrebbe aver di sicuro combinato un guaio simile! (NdA: le manine Tina, Gina, Rina e Pina, quelle che i bimbi hanno conosciuto nei mesi scorsi). Hanno quell'aria da furbette, avranno giocato a lanciarsi cose, e il tutto è sfuggito al loro controllo?
Tina, Gina, Rina, Pina
Le manine? Ma noooo, loro sono così dolci e gentili, ci hanno accompagnato, curiose, alla scoperta della scuola.

E se fosse stato un ladro? Qualcuno dice che i ladri quando entrano nelle case mettono tutto in disordine. Ma possibile?? Un ladro qui, in pieno giorno? E poi i nostri giochi sono tutti qui, non hanno rubato nulla. Cosa sarebbe venuto a fare?

Luigi saggiamente dice che tutta quella spazzatura sono rifiuti, che si possono riciclare per creare cose nuove.
Luca dice che va bene, ma i rifiuti vanno buttati nel cestino, e non per terra!
Giorgia, preoccupata, fa notare che i genitori non possono trovare questo caos al loro arrivo.

E allora che si fa, chiedono le maestre.

Qualcuno, sconsolato, dice che ora toccherà pulire.

E in che modo? Chiede Francesca.

Riempiamo dei sacchi! Rispondono loro.

Ed ecco pronti, 5 grossi sacchi da riempire.

Immaginatevi i bambini che riordinano. Sì, proprio i vostri figli, che a casa non ne vogliono sapere. HANNO RIORDINATO. Tutti. Senza protestare. Anzi, è stato anche un divertente diversivo.

E chissà, per qualcuno è stato invece un divertente diversivo mettere in disordine ;-)


sabato 19 novembre 2016

Un nuovo amico per i bambini della Primavera

Ieri, alla Sezione Primavera, in un (raro) momento di calma e silenzio, si è sentito un rumorino provenire dal cassetto dei vestiti delle bambole. 
Cautamente, tutti i bambini si sono avvicinati, incuriositi. 
Hanno aperto piano il cassetto e...
..indovinate chi hanno trovato, che faceva quel rumorino, sgranocchiando un crostino croccante?


Ebbene sì, ieri, alla Sezione Primavera, è arrivato LUI.
Ha raccontato la sua storia ai bambini che lo guardavano con occhi sgranati. 
Lui, proprio lui, il topolino Gino. 

(abbiate pazienza, può darsi che se state leggendo dallo smartphone i filmati non partano. Nel caso, potete cliccare sui link...)


E se non ci credete, sarebbe proprio il caso per voi grandi di ricominciare a vedere le cose con lo stesso stupore che hanno i bambini! ;-)

"Ho vissuto fino adesso nel giardino della scuola. Mi sono divertito taaanto, ho giocato con le palette, i secchielli, con le palle, e sono salito anche sullo scivolo e sull’altalena, e sulla macchinina bluuuu!
Ora fa freddo a stare in giardino, ho bisogno di un posto caldo….mmmmm….ehm…forse, forse potrei stare qui con voi? Posso? Mi volete? Vorrei diventare vostro amico…"

I bambini non potevano che essere entusiasti, ma avete sentito che vocina? Avete visto che orecchiette rosa e che nasino e che occhioni?


E il topolino non ha avuto mica paura, d'altronde, li ha osservati tanto, e li conosce bene i nostri bambini!


E presto si è lasciato prendere in braccio e coccolare un pò!


Quando è stato il momento di andare, i è profuso in ringraziamenti commossi:
"Grazie bambini, grazie mille, siete molto gentili, grazie! Sono molto contento, ho trovato dei nuovi amici! Ciao, a presto, ciao bimbi!"


sabato 29 ottobre 2016

Spazio Chiarimento: AAA featuring Fondazione Asilo Infantile Divina Provvidenza

Qualcuno ci ha chiesto che differenza c’è tra la Fondazione Asilo Infantile Divina Provvidenza e l’Associazione Amici dell’Asilo Divina Provvidenza, e cosa fa l’Associazione rispetto alla Fondazione.

L’Associazione Amici dell’Asilo e la Fondazione Divina Provvidenza sono due enti giuridicamente distinti ma che collaborano insieme per il bene della scuola!

La storia della Fondazione è praticamente quella della Scuola dell’Infanzia: più di 100 anni ciascuna.


La Fondazione è la “dirigenza” della scuola, retta da un Consiglio di Amministrazione formato da un presidente (il parroco pro tempore), un vicepresidente nominato dal comune, due consiglieri e un rappresentante dei genitori. La Fondazione amministra i propri beni per gestire la Scuola dell’Infanzia Divina Provvidenza sotto ogni punto di vista, dalle rette, agli stipendi, alle spese di gestione, alle necessità didattiche ed extradidattiche, ecc.. La Fondazione prevede anche l’esistenza di un’Assemblea dei Soci, che è formata dai genitori e da tutti coloro che condividono con la Fondazione il desiderio di garantire una buona scuola dove i bambini possano crescere serenamente, e che intendono contribuire al benessere economico della scuola stessa.
È importante diventare Soci della Fondazione!



L’Associazione Amici dell’Asilo è giovanissima, nata a marzo del 2015, quindi ha poca esperienza ma tanto entusiasmo e tanta buona volontà.


L’Associazione è il “volontariato” della scuola: è formata da un Consiglio Direttivo (che comprende un presidente, un vicepresidente, un tesoriere e attualmente 5 consiglieri) e dai volontari che compongono l’assemblea degli associati. L’Associazione si dà le proprie finalità e i propri obiettivi, in linea con il proprio statuto e in accordo con le esigenze della scuola, e agisce per raggiungerli con i mezzi che essa decide e in completa autonomia economica rispetto alla Fondazione, ma in comunione di intenti.

Diciamo che se la Fondazione deve, per sua natura, investire nella scuola anche guardando al pareggio del bilancio, l’Associazione invece, quello che raccoglie, lo può spendere “senza remore” per far fronte a bisogni e per esaudire DESIDERI !! :-)

Quindi, non confondetevi!!
Avete due bellissime possibilità (e l’una non esclude l’altra):

1) diventare soci della Fondazione, per sostenere economicamente la scuola: il sostegno che la Scuola saprà di avere dalle famiglie contribuirà al suo benessere vitale e sarà la sua forza. Dal punto di vista pratico, tutti i Soci sostenitori possono partecipare all’assemblea convocata dal Presidente della scuola una volta all’anno, per fare il punto sull’andamento generale della Fondazione.

COME FARE per aderire: chiedete alla coordinatrice Francesca il modulo di adesione!

2) diventare soci dell’Associazione, per partecipare come volontari alle varie attività PRO asilo e per aiutarla a promuovere i suoi eventi di raccolta fondi, e non solo. Ci si riunisce tipicamente una volta al mese,il terzo martedì del mese, ma non spaventatevi, se saltate un incontro non succede nulla!
Durante le riunioni organizziamo quello che c’è da fare, di volta in volta.
Si tratta di “riunioni operative” cui si aggiunge almeno una riunione ordinaria ogni anno, come da Statuto, per l’approvazione del bilancio.

COME FARE per aderire: scaricate qui il modulo di adesione, compilatelo e consegnatelo, insieme alla quota associativa di 10 euro, alle rappresentanti di classe.

Se avete ancora dubbi, chiedete!! 
Seguirà prossimamente un post per spiegare più nel dettaglio come funziona l'Associazione Amici dell'Asilo, AAA per gli amici :-)

venerdì 21 ottobre 2016

Aspettando le riunioni di sezione…

Una delle cose più attese di inizio anno sono le riunioni di sezione. 
Primo perché è uno dei primi momenti ufficiali in cui il rapporto scuola-famiglia ha occasione di manifestarsi. 
Poi perché per un paio d’ore prenderemo il posto dei nostri bambini nelle loro classi: avremo il tempo per sbirciare in giro, studiare i disegni, osservare i giocattoli, deliziarci con il profumo dell’asilo :-) (ma non esageriamo, perché bisogna anche stare attenti!)
E poi ancora, perché in quel momento viene svelato uno dei “segreti” più attesi, e cioè qual è il progetto dell’anno.
Da Pinocchio al Signor Creato, da Piera la Mongolfiera a Noè, solo per citare i protagonisti dei progetti degli ultimi anni.

Piera la Mongolfiera

Per non parlare di tutti i personaggi a corollario: il Grillo Parlante, Mangiafuoco, Geppetto, il Gatto e la Volpe, Lucignolo e la Fata Turchina. San Francesco, Sorella Terra, Fratello Vento e Sorella Acqua e Fratello Fuoco. Tita la Matita e gli amici di Piera:  Belinda, Ghennet, Timothy, Yang Wang, Jane. Noè e tutti i suoi animali.

Noè sull'Arca con gli animali

Che ancora adesso, passando davanti al laboratorio di falegnameria di via Corridoni, i bambini esclamano: qui abita IL VERO Geppetto!! O proclamano di voler mangiare i pici toscani, come quando la mensa è diventata l’Osteria del Gambero Rosso e sono venuti il Gatto e la Volpe.

All'Osteria del Gambero Rosso

Oppure ballano il flamenco e suonano le maracas che hanno conosciuto in Spagna, viaggiando al seguito della Piera.
O al suono di una chitarra ricordano con gioia di quando Frate Giorgio ha suonato per loro e con loro. E di quando li ha abbracciati, uno ad uno.

E quest’anno?
Cosa vivranno, per cosa si emozioneranno, cosa impareranno, cosa porteranno a casa per riempire il baule dei ricordi?

Bè, prima di scoprire il progetto, si parlerà delle finalità educative della Scuola dell’Infanzia, di come è andato l’inserimento dei piccoli e più in generale del progetto accoglienza, delle elezioni dei/delle rappresentanti di classe, dei colloqui individuali, degli eventuali laboratori, delle regole per il buon funzionamento della scuola, e per la serena convivenza dei bambini in classe. Niente di difficile eh, ma tutto merita attenzione!
Insomma, ci sono un sacco di cose da ascoltare e da imparare, alle riunioni di sezione.

E infine, il progetto.
Il progetto dell’anno, alla nostra Scuola dell’Infanzia, di solito si avvale di quello che viene chiamato “sfondo integratore”. Si tratta di un leitmotiv a misura di bambino sul quale si innestano con coerenza diversi progetti, dal percorso iniziale di accoglienza, alle varie esperienze da proporre nel corso dell’anno sulla base degli obiettivi didattici – divisi per le fasce d’età –, all’allestimento di spazi particolari, alla programmazione di laboratori, uscite sul territorio, alle attività legate alle festività, ecc.
Una programmazione di questo tipo è possibile solo grazie ad una visione panoramica di insieme degli obiettivi, dei metodi, e delle correlazioni tra le esperienze da proporre, e ad una riflessione creativa sulle possibilità (leggere: è possibile solo perché la nostra coordinatrice e le nostre maestre sono STRABRAVISSIME!)
Inoltre, lo sfondo integratore dà sicurezza ai bambini, che hanno un filo da seguire, e al tempo stesso ne stimola la curiosità e ne suscita l’entusiasmo.

Anche alla Sezione Primavera può essere scelto lo stesso sfondo integratore, ma elaborato con metodi, attività e obiettivi diversi perché qui i bambini sono piccoli, e magari piangono, e sicuramente hanno bisogno di essere seguiti mooooolto di più, e hanno bisogni differenti. Il progetto, alla Sezione Primavera, è adeguato alla loro misura, all’età, alle capacità e al loro grado di concentrazione. Ma è anche flessibile e in grado di evolversi in base alle risposte: i bambini crescono in fretta, lo sappiamo bene, e in fretta cambiano, ma visto che sono degli "osservati speciali", perché le maestre li tengono sott'occhio costantemente, il progetto è sempre appropriato al loro bisogno di scoprire e al loro livello di autonomia.

Non ci resta che attendere le riunioni, e nel frattempo tenere a bada la curiosità :-)



giovedì 15 settembre 2016

9-10 settembre: l'Asilo delle Favole, e altri giochi…

La prima cosa bella della festa Casbeno Insieme di quest’anno, per noi come ASILO, non è forse la locandina? 
(grazie come sempre a Barbara mamma di Tommaso ex-tigrotto, di Iacopo ex-orsetto e di Nicolò, futura nuova recluta).


Ispirata, naturalmente, tanto dalla bancarella di libri di Fabiola Argenta (che già dal nome si capisce che è una specie di fata dei boschi) quanto dalla magia del nostro Asilo, e delle cose belle che sarebbero state fatte durante la festa.

Ad esempio, una cosa bella è stata il campo da bocce. Era un campo amatoriale eh, ma bellissimo, e a portata di bambino. I bambini che ci hanno giocato, dapprima forse un po’ timidi, ma poi sempre più lanciati, erano entusiasti. Ma che dire dei genitori?? Forse loro lo erano anche di più.


Grazie agli organizzatori del campo da bocce: Francesca coordinatrice, Franci T. e Daniele, grazie a Mattia, Davide, Fabio e Stefano che hanno dato una mano, a tutti coloro che hanno partecipato, e grazie alle maestre che hanno realizzato frecce e cartelli.


E ancora, i libri, e soprattutto le letture di fata Fabiola, erano bellissimi. Perché un libro può essere un bel libro, con una bella storia e delle belle illustrazioni, ma un bel libro letto così bene come fa lei, è una favola.



E i suoi laboratori: erano bellissimi i bambini che scoprivano il gioco dei colori su un lenzuolo immacolato. Erano bellissimi quando si sono sdraiati sui materassini nel cortile, con gli occhi chiusi, a cercare di sognare e di tirar fuori i colori che avevano nel cuore, memori delle imprese del vecchietto di “la foresta di latta”, e hanno realizzato un capolavoro e completato un’avventura che hanno poi battezzato (loro, i bambini!): “L’avventura nel paese della gentilezza”.


Ed erano bellissimi, tutti in ginocchio a dare forma con i pennarelli alle macchie di colore sul lenzuolo, per il laboratorio "i sogni si avverano".





E bellissimi erano i disegni sul lenzuolo...




   
...e i lavoretti dei bambini:



Piccoli artisti crescono.

E un’altra cosa bellissima erano le quattro sorelline che si sono fermate a lungo al laboratorio creativo, che si aiutavano tra loro, e la loro mamma paziente e supersorridente, che erano solo a vederle un tripudio d’amore.

Era bella anche la mostra sull’Australia orientale, nel corridoio dei tigrotti e degli orsetti, che chissà che non abbia ispirato sogni di avventura a qualcuno…

Era bello il nostro banchetto, colorato, fatto a mano e con amore, ed erano bellissime le maestre, che sono passate come sempre a comprare qualcosa. E gli ex-alunni, e le ex-famiglie, che sono venuti a trovarci, sempre con un sorriso.


Erano bellissime le due bambine che hanno girato per le strade con un cestino pieno di sorpresine, e le hanno vendute tutte, tampinando passanti e organizzatori, colti troppo di sorpresa per dire di no.

Erano bellissimi tutti i bimbi sudati e felici, con le mani sporche e i capelli appiccicati alla fronte, ancora in sandali e canottiera, che una festa di Casbeno Insieme così calda non c’è stata mai. E anche le bimbe che, alla faccia del caldo, indossavano gonne vaporose di tulle da principessa. E che alle undici del sabato sera ancora chiedevano le crepes della Carducci.

E c’è stata un’altra cosa molto bella, per noi mamme dell’Associazione, e cioè l’aver lasciato che le altre mamme badassero anche ai nostri figli, o, a turno, l’esserci occupate dei figli delle altre. Senza accordarci, ma come se fosse la cosa più naturale del mondo. La cosa bella è che non c’era da preoccuparsi, erano tutti al sicuro, anche se non sempre sapevamo esattamente dove.

Era tutto bellissimo, nel nostro asilo, che è l’asilo delle favole, di altri giochi, e di avventure piene di sorrisi, amicizia, allegria e non solo...avventure tipo questa: