Domani ricomincia l'asilo.
RICOMINCIA perché domani è il
giorno dei mezzani e dei grandi. I nuovi piccoli INCOMINCERANNO lunedì.
Per una volta (probabilmente la
prima e l'unica in tutto l'anno) è tutto pronto con leggero anticipo rispetto
alle solite corse del mattino: astuccio con pennarelli nuovi, bavaglia linda e
stirata, zainetto con il cambio sono in bell'ordine pronti per iniziare il
nuovo giorno e il nuovo anno scolastico.
E va bene, magari questo ordine
pacifico è stato preceduto da una ricerca affannosa del borsello che chissà
come mai è rimasto riposto sulla terza mensola a destra per tutta l'estate e
proprio sul più bello è stato risucchiato nel buco nero della casa. O vogliamo
parlare del lavaggio all’ultimo minuto e asciugatura rapida (leggere: con phon)
dell'astuccio, rinvenuto trasudante di tutto l'inchiostro accumulato sulla
fodera interna nei mesi precedenti?
Ma insomma, alla fine ce la si fa
ad avere tutto pronto.
I bambini sono pronti?
Ci sono quelli emozionati che
stasera faticheranno a prendere sonno, quelli che "forse però se stavamo
al mare ancora qualche giorno era meglio", quelli che non stanno più nella
pelle perché devono rivedere i compagni del cuore. I vestiti sono preparati
sulla sedia in cameretta, il grembiulino è nuovo perché quello dell'anno scorso
è diventato piccolo, l'orgoglio di essere diventati un po' più grandi in
qualche cuoricino si fa sentire.
Il rientro è tutto per loro.
Nessuna condivisione con i nuovi piccoli. Niente marmocchi, per ora. Tutte le
attenzioni sono per i mezzani e i grandi. È una nuova accoglienza, una riaccoglienza attenta, come quando in famiglia nasce un fratellino o una
sorellina e i più grandi vanno coccolati un po’ più del solito.
I piccoli arriveranno poi, per ora
godiamoci questi due giorni, solo tra noi, in tranquillità.
Quando arriveranno i novellini,
bisognerà insegnare loro tutto, e allora i veterani avranno ognuno un pezzetto
di responsabilità nel far scoprire ai nuovi compagni il Mondo Asilo.
I genitori sono pronti?
Il nuovo inizio porta con sé la
(solita) riflessione: l'evento "primo giorno di scuola" ci allieta e
ci rattrista più o meno in parti uguali.
Menomale che tempo un giorno e
passa tutto e siamo assorbiti da altri pensieri.
E le insegnanti. Eh...le
insegnanti.
Chissà se la loro riflessione è
uguale a quella di noi genitori. O se nel loro caso la bilancia pende più da
una parte.
In fin dei conti, rientrano al
lavoro. Quanti di noi, rientrando al lavoro, penserebbero che "stare al
mare ancora qualche giorno sarebbe stato meglio"?
Va bè, ormai ci siamo, tanto vale
togliersi subito il pensiero dell’inizio, che poi ci si diverte. Si fa fatica,
ma si sta abbastanza spesso allegre. Si sgrida e si sorride. Si ride e ci si commuove. Si porta
tanta, tanta pazienza e qualche volta la pazienza si fatica un po' a non
perderla. Si sta attente, si chiude un occhio, si spiegano cose, si vedono
progressi, si colgono debolezze, dolcezze, attimi e piccoli pensieri.
Ce le si può immaginare così, le
insegnanti, quando fanno il loro lavoro, più o meno.
La Dire. La Stefi Dire da domani
farà quello che aveva tanta voglia di tornare a fare. Stare con i bambini. E
allora non la vedremo più nel suo ufficio.
Ci mancherà un po', ma basta una
rampa di scale su fino a quello che era stato l’asilo nido Alveare e che ora è la Sezione
Primavera, per salutarla.
La Sezione Primavera. Ecco invece
un INIZIO in tutti i sensi. Ma di questo, scriveremo domani.
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