giovedì 18 giugno 2015

Sulle sezioni e sui contrassegni

In questi giorni le maestre hanno i primi colloqui individuali con i genitori dei bambini che entreranno a settembre.
Ad ogni bambino è stata destinata una sezione e riservato un contrassegno.

Avete presente quando il Cappello Parlante deve smistare gli alunni di Hogwarts tra le 4 case? Grifondoro, Serpeverde, Tassorosso e Corvonero.

Ecco, qui è uguale: Orsetti, Tartarughe, Tigrotti e Delfini.
No dai, non proprio, diciamo che essendo i bimbi un filino troppo minorenni, la scelta arriva già bell’e fatta, evitando lo stress del cappello. Anzi, l'accoglienza è quanto di più sereno si possa desiderare.
Però un pò l’attesa e l’effetto forse sono simili.

Comunque, non si è mai sentito di bambini capitati in una sezione dove non volevano andare.
Segno che la scelta è sempre azzeccata e le insegnanti non sbagliano mai, proprio come il Cappello di Harry Potter.
O forse, più semplicemente, non ci sono sezioni dove non si vuole andare. Qui non ci sono classi più belle di altre, ma tutte concorrono allo stesso modo a riempire la scuola di meraviglia e di magia.

Poi c’è la seconda incognita del contrassegno.
Una volta decisa la classe, i bambini fremono per sapere che contrassegno avranno, soprattutto quelli con fratelli o sorelle che li hanno preceduti, e che quindi sono bambini di mondo che sanno com’è che vanno le cose.

Spesso per i bambini il contrassegno ricevuto, che le mamme o le nonne dovranno cucire sulle bavaglie e portabavaglie, è un vero e proprio tesoro.
Da quando inizieranno l’asilo in veste di piccoli, fino a quando lo lasceranno, da grandi, avranno il loro bel contrassegno che li seguirà lungo il loro percorso.
Ogni bambino imparerà che contrassegno hanno tutti i compagni. I contrassegni stanno sugli appendini fuori dalle classi, sugli astucci, su bavaglie e portabavaglie. 

I contrassegni possono essere disegni semplici di frutti, oggetti, animali, ad esempio fragole, aeroplani, scoiattoli. Cose così. Cose da bambini.
E loro ne vanno fieri, orgogliosi dei loro tesori.
Sono così, le cose dei bambini. 
Tipo che tra qualche anno ne ritroveremo uno, sfuggito dalla scatola del cucito, in una scatolina di latta nascosta in un anfratto della cantina insieme a: un fazzolettino con i disegni dei cartoni e film di animazione (incredibile come lo scambio di fazzoletti di carta stampati, da Frozen a Topolino a Cars, abbia quasi surclassato lo scambio di figurine!) una sorpresina kinder (che non passa mai di moda), il tappo di un pennarello, una fu gommosa caramella  e un timbrino.

Ma voi grandi ve lo ricordate che contrassegno avevate all'asilo da piccoli? 

1 commento:

  1. Io avevo il contrassegno gatto! Di sicuro la più fortunata delle mie sorelle che avevano candela una e borsetta (!) l'altra :-)
    (però eravamo in un altro asilo)

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